Ci racconta un po' della sua carriera e di come si è avvicinato al mondo del musical?
Io mi chiamo in realtà Gianfranco Finocchi. Ho cambiato il cognome per…motivi evidenti… L'avevo cambiato in Fino, ma ho trasformato ancora la F in Ph per evitare somiglianze…politiche.
La passione per il musical è sempre esistita, anche se inizialmente mi ero avvicinato al mondo dell'opera - mi piaceva moltissimo il "Rigoletto" - che comunque si dice sia la vera origine del musical. Poi per diversi anni ho fatto altre cose, imitazioni, presentazioni, tanta televisione, tanti spot pubblicitari e… l'incontro vero e proprio con il musical è avvenuto in modo del tutto fortuito: accompagnando una persona a fare il provino per "Grease". Lì c'erano alcune persone che mi conoscevano che mi dissero: "ma come tu non fai il provino?". Fra l'altro con Lorella Cuccarini avevo già lavorato in "Fantastico" con Pippo Baudo. Hanno insistito, sono salito sul palco e…sono stato preso per il ruolo di Sonny. E così a trentacinque anni suonati mi sono messo in mezzo ai ventenni a fare due ore e mezzo di spettacolo tutte le sere, con grande fatica fisica ma con grande soddisfazione. Poi ho fatto altri due musical, " Blood Brothers" con Marina Fiordaliso e "Eppy, l'uomo che ha costruito il mito dei Beatles"; nel frattempo ho scritto canzoni con Gianfranco Fasano. Insomma, nel mondo della musica mi muovo da circa vent'anni. Ed ora ancora un musical sulla mia strada, questo "Bulli e Pupe". Il musical è uno spettacolo che regala bellissime emozioni sia al pubblico che agli interpreti. Mi chiedo spesso però se gli spettatori si rendono conto del grande lavoro e della fatica che ci sono dietro uno spettacolo di questo genere.

Ci parla un po' di "Bulli e Pupe"?
Questo musical è una grande scommessa…non solo perché proprio di scommesse si parla, ma perché ho la responsabilità di avere il ruolo che fu di Frank Sinatra… Grazie al cielo io faccio coppia con una grande professionista come Marina Massironi, che è davvero strepitosa. Inoltre le canzoni di questo spettacolo sono un po' atipiche rispetto al repertorio di Sinatra, non sono conosciutissime e quindi spero di darne una versione personale. Sono molto contento di far parte di questo cast e sono sicuro che il pubblico si divertirà moltissimo. E' la storia di una scommessa, ma non solo. E' una bellissima trama.

C'è un musical che Le piacerebbe interpretare in versione italiana?
A me è piaciuto moltissimo "Starlight Express", ma mi dicono che punto troppo in alto e che è troppo difficile da realizzare… A parte gli scherzi io sto lavorando ad un progetto mio che spero un giorno di poter realizzare: "I tre moschettieri"…chissà. 

In bocca al lupo!