Continua
l'appuntamento con la nuova rubrica
" Io e il Musical"
Questa volta Massimo Davico ha intervistato Saverio Marconi!
Nella rubrica di incontri con personaggi famosi e sul loro
rapporto con i musical, mi è sembrato giusto e doveroso rivolgere alcune domande alla
persona cui senza dubbio si deve laccresciuto interesse generale verso questo genere
teatrale: il regista ed attore Saverio Marconi. A lui ed alla Compagnia della Rancia
bisogna riconoscere il merito di aver fatto scoprire al grande pubblico italiano titoli
come "La piccolo bottega degli orrori", "Cabaret", "La cage aux
folles", "West Side Story", "Cantando sotto la pioggia", fino ai
clamorosi successi di "Grease", "Sette spose per sette fratelli",
"Hello Dolly", "A qualcuno piace caldo", senza dimenticare
"Dance", il primo musical italiano. Sempre a Saverio Marconi si deve il lancio o
la "riscoperta" di artisti come Maria Laura Baccarini, Raffaele Paganini, Manuel
Frattini, Gennaro Cannavacciuolo, Tosca, Chiara Noschese, Renata Fusco, Arturo Brachetti,
Michele Carfora, Francesca Taverni e moltissimi altri. Saverio Marconi è attivo anche in
Francia, dove ha curato la messa in scena di "Nine" e di "Sette spose per
sette fratelli".
Il
favore che il genere musical sta incontrando in Italia in questo periodo si deve
senza dubbio soprattutto a Saverio Marconi. E' contento che il suo lavoro abbia portato
molti altri a tentare la carta del musical?
Quando una passione personale diventa la passione di molti c'è sicuramente un
pizzico di orgoglio. Certo il genere 'MUSICAL" è un genere che non permette
imbrogli, per farlo è necessario avere molta determinazione e preparazione. E mi
riferisco sia a chi lavora per mettere in scena lo spettacolo, sia agli artisti che lo
devono interpretare.
Tra i musical da lei portati sulla scena, quale ricorda con maggiore soddisfazione?
Ogni spettacolo che ho fatto in questi anni ha accresciuto la mia esperienza di
regista e per questo non riesco a farne una graduatoria. Sono davvero legato un po a
tutti; ho ricordi piacevoli legati a ogni messa in scena.
"Grease" si può considerare il primo spettacolo italiano a lunga tenitura.
Pensa che si potrà arrivare anche in Italia a musical che restano in scena decenni, come
avviene a Londra e New York?
Forse ci si arriverà, io me lo auguro veramente, ma tempo che sarà in un futuro non
troppo vicino
sono troppe le strutture e le tradizioni di teatro itinerante che
giocano a sfavore delle lunghe teniture. "Grease" è davvero un grande record
per lItalia.
Lei era arrivato al grande successo come attore cinematografico. Come è nata poi la
sua passione per il musical?
E' una passione che mi è nata da piccolissimo quando mi portavano a vedere i film
musicali. Forse la carriera di attore è stata solo un esperienza importante per
arrivare a fare il regista. Quando ne ho avuto la possibilità il mio interesse si rivolto
subito al musical!
Tra i musical cui ha assistito come spettatore all'estero, quale ricorda maggiormente?
Sono ormai quasi venti anni che vedo quasi tutto quello che si produce a Londra e nella
Grande Mela e l'elenco sarebbe lunghissimo ma i musical che più mi piacciono sono quelli
che hanno più idee che soldi, fatta eccezione per "Il fantasma dell'opera" e
"Sunset boulevard".
Quali caratteristiche deve possedere uno spettacolo musical per avere successo in
Italia?
Proprio non lo so, ma se lo sapessi non lo direi!!!
Secondo Lei il musical può avere successo in televisione?
La televisione può essere un ottimo mezzo di diffusione ma il musical è uno
spettacolo dal vivo e per questo ha bisogno che il pubblico non sia virtuale ! Gli
interpreti hanno bisogno della risposta immediata degli spettatori, risposta che può
essere diversa ogni sera.
Quali sono i suoi lavori in cantiere per i prossimi mesi?
Per il momento sto lavorando al debutto invernale di DANCE!, che è uno spettacolo cui
tengo particolarmente essendo il primo, vero musical tutto italiano. Fino ad ora è stato
rappresentato solo per una settimana a Trieste nellambito del Festival
dellOperetta. A gennaio sarà al Teatro Nuovo di Milano. In cantiere poi ci sono
molte idee nuove
devo ancora decidere quale sarà la prima a vedere la luce.
Mi risulta che ci sia un progetto con i Pooh
Sì è vero. Stiamo pensando ad un "Pinocchio"
vorremmo fare un grande
spettacolo. Ma lo stiamo ancora studiando.
Buon lavoro!
A
cura di Massimo Davico
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