Continua
l'appuntamento con la nuova rubrica
" Io e il Musical"
Questa volta Massimo Davico ha intervistato Marco Columbro!
I musical stanno ottenendo grande successo
qui in Italia. Cosa ne pensa?
Io credo che se una cosa ha successo, alla base cè
sempre la qualità. In Italia prima cera solo la commedia musicale di Garinei e
Giovannini, che indubbiamente hanno lasciato il segno e ancora hanno un pubblico fedele.
Da qualche anno la Compagnia della Rancia è riuscita ad imporre il musical. Cè
riuscito Saverio Marconi perché ha offerto un prodotto di qualità, riuscendo a mettere
insieme collaboratori validi, artisti capaci. Il musical credo che sia uno degli
spettacoli più difficili ed anche più costosi.
Questanno oltre alle produzioni della Rancia e di
Musical Italia ci sono moltissimi altri musical. Un teatro di Milano ha addirittura
dedicato tutta la stagione a questo genere.
Io spero che siano allaltezza. Bisogna stare molto
attenti. Mi ripeto: il musical è un genere difficile. Occorre prima di tutto saperlo
fare, e poi occorrono i mezzi economici per produrlo. Se viene fatto solo per inseguire un
genere che è di moda, ma non si hanno le capacità ed i finanziamenti, si rischia davvero
di deludere il pubblico. Del resto Garinei e Giovannini sono stati per decenni gli unici a
permettersi la commedia musicale, anche perché avevano prima di tutto un teatro di
proprietà, e questo già conta moltissimo.
Cè uno spettacolo "musical" anche
mai giunto in Italia che ricorda particolarmente?
Direi senzaltro "Cats". Io lho visto a
Londra e a Vienna e mi ha davvero colpito, perché è davvero un grande spettacolo,
interpretato da artisti con una presenza scenica eccezionale, con voci straordinarie; la
musica è bellissima e le coreografie perfette.
Ci sono spettacoli che a Londra e New York stanno in scena
per oltre dieci anni. Pensa che in Italia sarà possibile fare altrettanto?
Penso sia molto difficile perché cè una cultura
teatrale molto diversa. Però
chissà, in futuro le cose potrebbero cambiare. Del
resto Lorella (Cuccarini) è già riuscita in un vero miracolo. Il suo
"Grease" ha battuto ogni record.
Il musical può avere successo in televisione?
Dipende. Una semplice ripresa a teatro credo che non
renderebbe. Invece con un vero adattamento televisivo, come si faceva già in passato del
resto, credo potrebbe piacere molto al pubblico. Forse Lorella ci sta già pensando
Le piacerebbe interpretare un musical?
No. Il musical mi piace come spettatore, ma non
minteressa come attore. Anche perché appunto io amo essere attore, ma non sono un
cantante e neppure un ballerino. Quindi non mi sentirei "giusto" in un musical.
Mi piacerebbe invece interpretare una commedia musicale. Se avessi una proposta
interessante in quel senso penso che accetterei.
Questanno quindi a teatro in cosa potremo applaudirla?
In una commedia di Bernard Slade dal titolo "Alla
stessa ora il prossimo anno". E una commedia che ritengo molto bella, molto
particolare. In America ha vinto il Tony Award, lOscar del Teatro. E
considerata la migliore commedia di Slade. Al mio fianco ci sarà Maria Amelia Monti e la
regia sarà di Patrick Rossi Gastaldi. E la storia di due persone che si conoscono
in un albergo, passano la notte insieme e fanno lamore. Al mattino, quando si
svegliano, entrambi confessano di essere già sposati. Nessuno dei due però vuole
rinunciare a questa nuova, insperata, felicità; e così decidono che dedicheranno al loro
amore una giornata ogni anno, nello stesso giorno. La cosa va avanti per trentanni.
E così in palcoscenico vengono portati i cambiamenti non solo dei protagonisti, ma anche
quelli di costume e di storia dagli anni 50 agli anni 80 ed anche le
rispettive, diverse, famiglie. E un testo molto divertente, ma anche con momenti
forti e drammatici. Si ride moltissimo comunque.
E noi verremo ad applaudirLa, in attesa di una commedia
musicale!
A
cura di Massimo Davico
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