Lei ha interpretato numerosi musical. Come è nata questa passione?
Prima che per il musical è nata una passione per il canto. Io ho fatto la scuola di Gigi Proietti e lì se non sai cantare..non entri. Sei anni fa è arrivata la prima occasione con "Alleluja brava gente" al Sistina con Garinei. Saverio Marconi mi ha vista e mi ha chiamato e da lì è poi cominciata l'avventura. E devo dire che io sono molto felice di tutto questo, perché credo che per un attore poter recitare e cantare insieme sia davvero il massimo. Quindi posso dire che il mio amore per il musical è nato "sul campo".

Con "Le notti di Cabiria" e "Dance!" è diventata anche autrice
Sì, sempre grazie a Saverio che mi ha dato questa possibilità ed ha rischiato con me. Mi ha fatto questa proposta che io ho accettato…forse un po' incoscientemente, ma con grande piacere e con grande volontà. E' molto bello vedere dall'interno la genesi di uno spettacolo… è elettrizzante. Io avevo scritto solo monologhi per me, ma non avevo mai scritto musical e dialoghi per tanti personaggi. Di questa grande opportunità sarò sempre grata a Saverio.

C'è qualche musical che Le piacerebbe interpretare, il famoso "sogno nel cassetto"?
Sa che non ho mai visto un musical all'estero? Comunque spero di rimediare al più presto; già il mese prossimo, visto che sarò libera dagli impegni di "Dance!" ho in programma un viaggio a Londra e credo che ne vedrò moltissimi! Quindi devo dire che non ho un "sogno nel cassetto"… penso che , per fortuna, la vita sia stata molto generosa con me… penso che forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe poter continuare a interpretare musical tutti nostri, originali ed italiani e magari…portare i nostri spettacoli all'estero!

Il musical ha finalmente un grande seguito in Italia e ora sono molte le compagnie che si cimentano in questo genere teatrale. E' un bene o si rischia di inflazionarlo?
Io credo che sia senza dubbio un bene. Se ci sono tanti musical e sono fatti bene è senz'altro un vantaggio per tutti… certo se sono fatti male un po' meno, ma poi sono convinta che il pubblico sia in grado di riconoscere il prodotto di qualità da quello improvvisato. E il problema forse è proprio questo: non si può improvvisare. Saverio per fare "Dance!" ha impiegato sei anni. Ora invece c'è molta gente che si sveglia la mattina e fa il musical. Comunque io credo nella legge della selezione naturale. In teatro intanto non si può ingannare il pubblico: resiste solo chi ha le capacità.

Mi permetta una domanda che senza dubbio le avranno fatto spesso: cosa pensa di avere ereditato da suo padre in questo lavoro?
Mi fa piacere comunque rispondere a questa domanda perché ho sempre nel cuore un suo insegnamento: il nostro ambiente, il teatro, è fatto di gerarchie e si tende purtroppo ad avere un "rispetto gerarchico". Mio padre mi ha invece insegnato ad avere rispetto in ugual misura per tutti, dall'ultimo macchinista al prim'attore. E questo cerco sempre di tenerlo presente. Purtroppo vedo molto spesso che tanti attori non si comportano così. Per il resto, geneticamente credo che la natura abbia fatto il suo corso…credo la mia voce - io non ho mai preso lezioni di canto - derivi da lui.

Dopo "Dance!" che programmi ci sono per Lei ora?
Ho appena firmato il contratto per il personaggio di "Consolazione" nella nuova edizione di "Aggiungi un posto a tavola!" e quindi continuo con la commedia musicale… ritorno nella mia "grande casa", il Teatro Sistina che frequentavo anche da piccolina. Mi stacco da Saverio… ma per poco e comunque lui stesso mi ha consigliato di accettare questo ruolo che è stato lanciato dalla grande Bice Valori.

Allora buon lavoro e saremo tutti ad applaudirLa al Sistina!
Grazie, vi aspetto.