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Pinocchio: l'avventura è appena iniziatahhhhhhkkkkkk

 


Il logo di Garinei e Giovannini
Continua l'appuntamento con la rubrica " Io e il Musical"
Questa volta
Massimo Davico ha intervistato Pietro Garinei, indiscutibilmente, insieme a Sandro Giovannini, il "padre" della commedia musicale italiana. 83 anni appena compiuti, conserva l'entusiasmo di sempre ed un amore incondizionato per il palcoscenico. Alla guida del Teatro Sistina di Roma, ha regalato e continua a regalare al pubblico serate d'intrattenimento di gran classe, con un successo sempre costante.


Pietro GarineiInnanzitutto grazie per aver accettato questa intervista. Una rubrica che si intitola “Io e il musical” non poteva non includere Pietro Garinei, se consideriamo che il termine musical è in realtà l’abbreviazione di “musical comedy”, cioè commedia musicale…

Sì, però devo dire che in Italia si tende a differenziare: per noi “musical” è quello americano, mentre commedia musicale è un po’ un’altra cosa, tant’è vero che noi i nostri spettacoli non li abbiamo mai chiamati musical. In effetti da noi l’aspetto “commedia” è prevalente, diamo maggior spazio alla storia che è un po’ leggera, “vagheggina”…mentre il vero musical americano, oggi specialmente, è quasi tutto cantato, senza o con pochissime parti recitate. Devo anche dire che una volta non era così, in quanto anche i musical americani avevano caratteristiche diverse, pensiamo a “Cantando sotto la pioggia” ad esempio.

Come è nato il Suo amore per il teatro musicale?
Noi abbiamo sempre fatto teatro musicale, fin da quando abbiamo cominciato. Abbiamo prodotto delle riviste per Wanda Osiris e il nostro rapporto con la musica è sempre stato molto frequente. Poi un giorno sono andato in America e un amico mi ha portato di corsa in teatro a vedere “Guys and Dolls” (Bulli e Pupe). La mattina dopo ho subito telefonato a Sandro Giovannini  dicendo “guarda dobbiamo cambiare tutto: non dobbiamo fare più riviste, ma dobbiamo provare a fare qualcosa di diverso”.

Adesso in Italia c’è un interesse sempre maggiore per il teatro musicale…
Io credo che interesse da parte del pubblico ci sia da molto tempo. Fin dal 1960 quando abbiamo fatto “Attanasio Cavallo Vanesio” il pubblico ha dimostrato di amare questo genere teatrale. Ora c’è una maggior offerta perché anche altri produttori hanno iniziato a fare, ed anche in modo pregevole, spettacoli con musiche, soprattutto a fare in italiano musical americani. Ed è chiaro che l’interesse del pubblico è cresciuto perché c’è una generazione giovane che oggi è pronta ad essere conquistata.

Come giudica le produzioni di quest’ultimo periodo in Italia?
Non è mai simpatico parlare e giudicare il lavoro degli altri. Ma è facile parlarne quando il lavoro degli altri è decisamente apprezzabile.

C’è l’intenzione di riproporre, dopo “Rugantino” altre celebri commedie musicali di Garinei e Giovannini?
Già quest’anno, accanto alla nuova produzione “I Figli della Lupa”, abbiamo riproposto “Beati Voi” con il nuovo titolo “Malgrado tutto…Beati Voi”, che non era un tentativo di far pensare che si trattasse di uno spettacolo completamente nuovo, ma voleva un po’ agganciarsi all’attualità in quanto “malgrado” tutto quello che sta succedendo per dire…”beati voi” ci vuole un certo coraggio. Io so che il titolo che il pubblico maggiormente richiede è “Aggiungi un posto a tavola”  seguito da “Se il tempo fosse un gambero”. Bisogna trovare un bel cast…bisogna trovare un cast interessante…lo stiamo cercando. L’intenzione c’è sicuramente. Mi piacerebbe anche riprendere “Ciao Rudy”…anche altri…tutti i grandi spettacoli mi farebbe piacere riproporre al pubblico di oggi.

Da cosa si lascia guidare nella scelta degli interpreti dei suoi spettacoli?
Questa è una domanda curiosa, perché si crede spesso di sceglierli, come è ovvio, perché sono giusti per la parte, sono vicini al personaggio che devono interpretare. Però molto spesso si scelgono anche perché sono simpatici…nella vita. Bisogna tener conto che le compagnie sono gruppi a volte di quasi cinquanta persone che devono convivere tutte le sere per diversi mesi: se c’è un’aria simpatica, un clima gradevole tutto è più facile. Se uno si trova alle prese con qualche “bizzoso”, “noioso”…la cosa diventa difficile e meno divertente. Credo che l’armonia in un gruppo che fa spettacolo, e forse non solo, sia determinante per il successo.

Io La ringrazio moltissimo per la Sua disponibilità e Le auguro buon lavoro.
Grazie a voi che con il vostro impegno ci date una mano a far conoscere i nostri spettacoli e il nostro lavoro con questi nuovi mezzi di divulgazione!

A cura di Massimo Davico

Le altre interviste di "Io e il Musical" : Lorella Cuccarini , Marco Columbro , Saverio Marconi , Fabrizio Frizzi , on. Piero Fassino , Debora Caprioglio , Banda Osiris , Raffaele Paganini , Maria Laura Baccarini, Gigi Vesigna, Renata Fusco, Ottavia Piccolo , Manuel Frattini, Giampiero Ingrassia, Michele Renzullo, Michele Carfora, Antonello Angiolillo. Mauro Marino, Gianni Gori, Loretta Goggi, Tosca, Simona Samarelli, Rossana Casale , Franco Ghizzo, Heather Parisi, Luisella Berrino