Continua
l'appuntamento con la rubrica
" Io e il Musical"
Questa volta Massimo
Davico ha intervistato Renata Fusco,
protagonista
con Raffaele Paganini e Chiara Noschese di "Dance"
che, dopo il grande successo di Milano, sarà in tournée nella
prossima stagione
Il musical per Renata Fusco è stata una scelta precisa o un caso?
E stato decisamente un caso, come tutte le cose belle della vita. Io ho iniziato
come ballerina classica, sono diplomata in danza classica; e proprio subito dopo il
diploma ho conosciuto Saverio Marconi, ho fatto il provino per "A Chorus Line"
e sono entrata, a 18 anni, nel cast di quel grande musical, che è stato per me anche una
grande scuola, in quanto ho avuto la possibilità di fare tanti ruoli: una bellissima
esperienza insomma. Ho interpretato praticamente tutti i ruoli femminili. Quello a cui
sono più legata è senza dubbio Diana Morales, in quanto è anche quello che porta il
messaggio del musical al pubblico. Inoltre ho avuto la fortuna di rifare questo
personaggio nel 98 a Milano, e quindi "col senno di poi", per così dire;
è stato come chiudere una bellissima parentesi
chissà se mi capiterà mai nella
vita di fare ancora "A Chorus Line"?
E prima di arrivare al grande successo di "Grease" quali altri musical ha interpretato?
Ci sono stati "La piccola bottega degli orrori", "Cabaret",
"Dolci vizi al foro" e anche una bellissima esperienza nelloperetta con
Sandro Massimini ( "Il paese dei campanelli" e "Lacqua cheta").
E poi appunto "Grease", con quel bellissimo personaggio che è Rizzo, al quale
sono davvero molto affezionata e con cui nel 99 ho vinto il premio I.M.T.A. come
migliore performer dellanno. Sono davvero legata a questo personaggio
come una
specie di "possesso", un ruolo che ho amato e amo davvero tantissimo. Subito
dopo, ma proprio subito, nel senso che ho iniziato le recite dopo dieci giorni dalla
chiusura di "Grease", ho avuto un ruolo completamente diverso, ma sempre molto
interessante, in "Hello
Dolly" con Loretta Goggi. E adesso cè "Dance" che sta andando
davvero molto bene.
Che differenza cè nellinterpretare un personaggio in qualche modo già
"esistente" e nellaffrontare invece un ruolo nuovo, quasi scritto "su
misura" come in "Dance".
Quando si interpreta un ruolo già fatto da altri cè sempre un po la
paura di non essere allaltezza, di non essere accettata dal pubblico che molto
spesso vuole una riproduzione fedele di quello che ricorda
io però devo dire che ho
sempre cercato di trovare una "mia" strada, perché penso che comunque sia la
soluzione migliore. Per la Bea di "Dance" invece lemozione è stata
diversa, ed è molto bello sapere che un personaggio nasce con te. Anche perché è
successo molto spesso che durante le prove siano state scritte parti di scene sulla base
di quanto era stato fatto
quindi è un po come contribuire alla nascita del
musical; è molto bello, molto gratificante. Laltra faccia della medaglia è che
tutto può cambiare in qualsiasi momento; non bisogna affezionarsi assolutamente a nulla,
essere pronti a "cambiare in corsa", magari perché il pubblico non reagisce
come ci si aspettava, o proprio perché la resa della scena è diversa da come
appariva
non ci si deve quindi affezionare a nessuna soluzione, a nessuna
sfaccettatura. Questa è forse la grande diversità.
Cè un musical, magari ancora non rappresentato in Italia, che vorrebbe
interpretare?
Ho un sogno che so già non essere realizzabile: mi piacerebbe fare "Miss Saigon", ma credo proprio
che in Italia non esista un produttore che voglia metterlo in scena
ha chiuso anche
a Broadway
però mi piacerebbe davvero molto. Lo apprezzo sia dal punto di vista del
personaggio che dal punto di vista musicale.
Il genere musical in Italia sta ottenendo un grande successo; questanno sono
davvero tante le produzioni. Cosa ne pensa?
Sono felicissima. Dieci anni fa abbiamo cominciato un po pionieri, con Saverio
Marconi in testa ovviamente, ed è bellissimo constatare che in così poco tempo, dopo
tutto, questo genere si sia imposto; non credo sia una moda, credo che davvero ci sia un
pubblico di amatori sempre più folto e sempre più informato, che va anche a vedere gli
spettacoli allestero, che è e sarà sempre più esigente. Mi fa davvero piacere
tutto questo.
Sa che sulla " bacheca" di questo sito ci sono molti messaggi di ammiratori per
lei?
Ah, bene, sono contenta; li andrò a leggere senzaltro! Grazie di cuore a tutti!
A
cura di Massimo Davico
Le
altre interviste di "Io e il Musical" : Lorella
Cuccarini , Marco Columbro
, Saverio Marconi , Fabrizio
Frizzi , on. Piero Fassino
, Debora Caprioglio , Banda
Osiris , Raffaele Paganini
, Maria Laura Baccarini, Gigi
Vesigna
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