
GIOVANNI MARIA LORI: LA MUSICA E' LA MIA VITA!
Stavolta Morena
ha intervistato per noi Giovanni Maria Lori, direttore
musicale di moltissime produzioni targate Compagnia della Rancia
e non solo.
Domanda. Ciao Giovanni, dal 1998 con "A
Chorus Line" ti occupi, con successo, della direzione musicale
dei musical della Compagnia della Rancia. Attualmente, con
Silvio Testi, hai lavorato al musical "Sweet Charity" (in scena
al Teatro della Luna di Assago fino al 28 maggio, ndr) con
Lorella Cuccarini e Cesare Bocci. Che tipo di lavoro avete
svolto?
Risposta. Sul musical "Sweet Charity" io e Silvio abbiamo voluto
attuare una rivisitazione delle musiche con suoni moderni,
cercando comunque di mantenere una coerenza con quelle
originali. Abbiamo effettuato una contaminazione sulle musiche
originali specialmente sui pezzi coreografati da Luca Tommassini,
per cercare di valorizzare al massimo le sue idee. Con noi
c'erano due validissimi collaboratori quali Pino Perris e
Roberto Tucciarelli che hanno arrangiato i diversi brani
seguendo le indicazioni mie e di Silvio.
D. Molte volte capita, nella fase di adattamento delle
musiche, di dover modificare la tonalità delle canzoni. Com'è
andata in questo caso?
R. Noi, come hai detto tu, siamo al servizio dei protagonisti ed
adattiamo le tonalità delle canzoni ai cantanti con i quali
stiamo lavorando in quel momento. Questa volta però è stato
diverso. Non abbiamo modificato quasi niente perché le tonalità
dei protagonisti erano uguali a quelle originali.
D.
Qual è la canzone che ti piace maggiormente in "Sweet Charity"?
R. Sicuramente "Big Spender"! E' una canzone meravigliosa e, per
me, è il simbolo di questo musical!
D. Perché ritieni che "Big Spender" sia il simbolo di "Sweet
Charity"?
R. Perché questo è il brano che lo rappresenta meglio ed
inoltre è molto difficile da interpretare. Devi sapere che
questa canzone viene cantata dalle ragazze del Fandango
(il locale dove lavora Charity, ndr) nel primo tempo e per
fargliela interpretare nel modo corretto, ho dovuto lavorare
molto sulla loro voce "sporcandola" perché era troppo pulita.
D.
Tu avevi già lavorato con Lorella in "Grease" come l'hai
trovata?
R. Lorella è un'artista straordinaria perché le dici come
eseguire un brano una volta sola e subito capisce. Anzi riesce
ad aggiungere del suo raggiungendo un risultato perfetto. E'
veramente sbalorditiva e da "Grease" l'ho trovata notevolmente
migliorata e molto maturata a livello artistico.
D. Durante questa stagione teatrale ti sei occupato anche
della direzione musicale di "The Producers".
R. Verissimo. "The Producers" è stato scritto da Mel Brooks in
maniera perfetta ed ha un equilibrio musicale con un ritorno di
temi geniale. La cosa più facile di questo musical è che era
tutto scritto e, quindi, era solo da eseguire.
D. Mi viene da chiederti un confronto con "Sweet Charity".
R. In "Sweet Charity" non era tutto scritto. Per esempio tutte
le musiche di sottofondo sono state create cercando di
valorizzare le idee di Saverio Marconi, il regista, che ha
riadattato lo spettacolo in base a come lo vedeva.
D.
Torniamo a "The Producers". Che cosa ti piaceva di questo
spettacolo?
R. Per me che sono compositore, mi piaceva tutto: dal tema della
canzone "Si può fare", ai contrappunti che sono presenti alla
fine del primo atto.
D. Dei protagonisti di "The Producers" c'è qualcuno che ti ha
sorpreso?
R. Non è facile come domanda perché tutti sono stati bravissimi.
Enzo Iacchetti è meraviglioso ed è diventato un mio grande
amico. Mi ha stupito perché non pensavo che una persona
proveniente dalla televisione avesse un tale carisma anche sul
palcoscenico teatrale. Gianluca Guidi è stato fantastico, perché
è riuscito ad interpretare un ruolo difficile, ottenendo un
risultato strepitoso. Simona Samarelli, Marco Massari,
Gianfranco Phino e Fabrizio Angelini sono delle vere e proprie
macchine da musical e dei grandi amici.
D.
In questa stagione teatrale non ti sei riposato un momento
perché ti sei occupato fra l'altro della direzione musicale del
nuovo spettacolo di Manuel Frattini, prodotto dalla "Palazzo
Irreale" "TOC TOC - A time for musical" con la regia di
Mauro Simone . Che tipo di lavoro hai fatto?
R. Con Marcello De Toffoli abbiamo creato delle nuove musiche e
arrangiato dei pezzi già famosi con arrangiamenti innovativi.
Abbiamo cercato di costruire a Manuel un vestito musicale perché
potesse, non mettere in scena la sua vita, ma dimostrare di
essere il "Fred Astaire del 2000".
D. Come ti sei avvicinato alla musica?
R. Ho iniziato ad amare la musica fin da piccolo perché nella
mia famiglia sono tutti musicisti; la mia passione per quest'arte
era così forte che ho iniziato a frequentare il conservatorio
all'età di sette anni anziché all'età prevista di otto anni.
D. Che cos'è per te la musica?
R. La musica è la mia vita: senza non potrei vivere.
D. Come nascono le tue composizioni?
R. Nascono dalla mia sensibilità. Vedi, il compositore è come
un'antenna che "capta" le musiche, le ascolta e dà loro un
nome. Poi, logicamente, per valorizzare al massimo l'idea
musicale è necessario lo studio.
D. Quale caratteristica deve avere un cantante per lavorare
in un musical?
R. Deve saper usare la voce in tutte le sue sfaccettature. Avere
timbri diversi.
D. E per un musicista?
R. Deve essere polistrumentista perché i budget per realizzare
un musical sono bassi!
D. Come vedi la musica in Italia?
R. La musica italiana è alla ricerca di una strada.
Personalmente, preferisco un compositore di cinema o di teatro
ad uno contemporaneo per la qualità del prodotto che riesce ad
ottenere.
D. C'è un musical che avresti voluto dirigere musicalmente?
R. Sì ed è "West Side Story".
D. C'è una persona che per il tuo
percorso artistico è stata significatica ed a cui vorresti dire
grazie?
R. Sì certo. Tutta la Compagnia della Rancia e in
particolare Saverio Marconi. Loro hanno creduto in me e mi hanno
dato fiducia. Inoltre lavorare con Saverio, il vero maestro del
musical, mi ha permesso di crescere artisticamente facendomi
conoscere meglio il teatro ed in particolar modo il musical.
D. Siamo alla fine dell'intervista. Quali sono i tuoi progetti
futuri?
R. Sto scrivendo le musiche del nuovo spettacolo prodotto dalla
"Palazzo Irreale" dal titolo "Tre metri sopra il cielo", che
vedrà la regia di Mauro Simone. Inoltre continuerò a dedicarmi
con passione all'insegnamento nella "Scuola del Musical" di
Saverio Marconi. Una scuola dalla quale spero di veder nascere
nuovi talenti.
L'intervista si conclude qui ed io ringrazio Giovanni Maria Lori
per la gentilezza e la disponibilità.

Morena Pompignoli
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