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 VITTORIO MATTEUCCI: USO LA VOCE PER ARRIVARE AL
CUORE DELLA GENTE
La "nostra" Morena ha incontrato
Vittorio Matteucci, il "Dracula" dell'opera rock scritta
dalla PFM, diretta da Alfredo Arias e prodotta da
David Zard.
Domanda. Ciao Vittorio, hai da poco
debuttato, come protagonista, nell'opera-rock "Dracula" . In che
cosa consiste questo nuovo spettacolo?
Risposta. Dracula è un'opera rock nata tenendo conto
delle precedenti opere prodotte da Zard quali "Notre Dame
de Paris" e "Tosca amore disperato". In questo spettacolo si
vengono a fondere elementi del musical tradizionale inglese con
quelli dell'opera lirica italiana; il tutto accompagnato dalle
musiche create dalla PFM. Sono musiche molto particolari con
diverse contaminazioni, che sono state successivamente
orchestrate da Natale Massara.
D. Questa versione di "Dracula" assomiglia a quella di
Francis Coppola?
R. Sì, ma la versione di Francis Coppola è stata modificata
nella sceneggiatura per renderla più fluida.
D. Chi viene a vedere questo spettacolo rimane colpito
immediatamente dalla scenografia imponente e d'effetto.
R. E' vero. Questo spettacolo è articolato su un palcoscenico di
1000 metri quadrati (quattro volte quello di un teatro Broadway)
sul quale sorge il castello di Dracula con torri alte 15 metri e
un boccascena di 50 metri quadrati. E' una scenografia, come hai
detto tu, imponente e d'effetto ma funzionale alla storia che si
articola tra Londra e la Transilvania.
D.
Che cosa hai pensato quando ti hanno proposto questo ruolo?
R. Non me l'hanno proposto e ci tengo a precisare che ho fatto
un'audizione con altre persone. Audizione che prevedeva una
prova su parte e poi dei duetti. Quando mi hanno detto che avevo
ottenuto il ruolo del protagonista ne sono stato molto contento
perché, dopo due ruoli da antagonista quali Frollo in "Notre-Dame
de Paris" e Scarpia in "Tosca amore disperato", è stato un bel
riconoscimento.
D. Chi è Dracula?
R. Dracula è il protagonista cattivo ma per modo di dire perché
lo spettatore, durante lo svolgimento dello spettacolo, ha modo
di vedere i vari stati d'animo di Dracula: la speranza, l'amore
e la vendetta. E' un personaggio complesso, molto profondo e
allo stesso tempo contraddittorio che permette, ad un attore, di
sbizzarrirsi. Sono proprio personaggi come questi i più ambiti
per un attore.
D. Che cosa ti hanno consigliato gli autori per creare
Dracula?
R. Mi hanno suggerito di far emergere la grande nobiltà e la
regalità di Dracula. Inoltre di far trasparire la sua forza
distruttiva.
D. Che tipo di trucco è stato adottato per trasformarti in
Dracula?
R.Uso un trucco molto intenso, forte e colorato. Ma non ti posso
dire di più per non rovinare la sorpresa a te ed alle persone
che verranno a vedere lo spettacolo.
D. In questa storia oltre a Dracula c'è un altro personaggio
molto importante: Mina. Che cosa rappresenta Mina per Dracula?
R. Mina per Dracula è la sua principessa. E' l'amore e la sua
redenzione.
D. Le canzoni, interpretate da Dracula, che funzione
svolgono?
R. Permettono di mostrare i diversi stati d'animo che in quel
momento il protagonista sta vivendo. Inoltre consentono allo
spettatore di essere trasportato. con molta facilità, nella
storia e, spero, di emozionarsi come succede a me quando le
canto.
D.
Vittorio, tu hai un curriculum professionale molto vasto. Com'è
iniziata la tua carriera musicale?
R. Ho iniziato giovanissimo, all'età di tre anni, a cantare e da
allora non ho più smesso. Non mi sono precluso nessuna
esperienza canora: ho cantato nelle balere, in Chiesa per poi
cimentarmi nelle colonne sonore, nei jingles pubblicitari e
nella musica classica contemporanea. Ho cercato di assorbire
tutti gli stili così come ho cercato di curare la mia voce
perché emozionasse sempre di più.
D. Nelle tue esperienze hai citato i jingles pubblicitari.
Che cosa ti hanno insegnato?
R. Ho fatto dieci anni di jingles pubblicitari e mi sono serviti
moltissimo perché devi cantare subito senza sbagliare mai.
D.
Quali sono le caratteristiche, secondo te, che un cantate deve
avere?
R. Un cantante deve avere due doti fondamentali. La prima saper
comunicare emozioni e la seconda avere il controllo della
respirazione. Devi sapere che, un po' di tempo fa, fui operato
alle corde vocali per problemi causatemi dal piano-bar. Dopo
l'intervento, per riacquistare al meglio l'uso della voce, mi
recai in un centro di foniatria a Padova dove mi fornirono tutti
gli strumenti necessari per superare i miei problemi ed imparare
l'uso corretto della respirazione.
D. Quindi per te la voce è...
R. La voce unita alla musica è lo strumento per arrivare al
cuore della gente.
Ringraziamo
Vittorio Matteucci per la grande disponibilità.

Morena Pompignoli
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