testata_logo.jpg (11960 byte) testata_titolo.jpg (9000 byte) testata_fine barra_lat.jpg (5611 byte)
testata_sotto.jpg (6334 byte) testata_sfumatura.jpg (5152 byte)HomePrenotazioni on-lineIl MerchandisingMusical che spettacolo: i contattimusicalclub
.. ....... ..
primo piano
..
Sette
..
spettacoli in programmazione
.. ....... ..
album
.. ........ ..
La Bacheca
.. ......... ..
Borsino : Il Musical in cifre
.. ......... ..
i links
.. ......... ..
fine_tabella2.gif (1213 byte)
       

musicalstore.gif (23417 byte)

 

a cura di Massimo Davico per musical.it

MASSIMO VENTURIELLO: Io e il musical

Dopo  "L'opera da tre soldi", "Il tango delle ore piccole". 
E all'orizzonte si profila "Rinaldo in campo"

Massimo Venturiello

Una foto di scena da "L'opera da tre soldi" Massimo Venturiello, attore teatrale di prosa, cinematografico e televisivo, da qualche tempo è assiduo frequentatore del teatro musicale. Appena terminata la tournée de "L' opera da tre soldi" è ora impegnato nel musical "Il tango delle ore piccole" per la regia di Giovanni De Feudis (dal 12 aprile al Teatro Nuovo di Milano). Al suo fianco, come già nell'opera di Brecht, avrà come partner Tosca.
Gli abbiamo chiesto di parlarci di questa sua nuova esperienza nel teatro musicale.
Devo dire che la mia prima esperienza nel musical risale alla stagione 1986/87 quando, con la regia di Franco Però, sono stato protagonista di "Del mondo in mezzo ai turbini", che abbiamo rappresentato in Italia ed a Houston. Un'esperienza molto particolare che ricordo con piacere. Era la storia della vita di Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart; le musiche erano del compositore Antonio Di Pofi. Già in tale occasione dunque mi è capitato di cantare dal vivo, accompagnato dall'orchestra. Poi per molto tempo non è più successo per vari motivi, in quanto ho lavorato molto nel teatro di prosa  (ricordiamo "Brancaleone", "La rosa tatuata", "Misery non deve morire", n.d.r.) nel cinema e in televisione. Due anni fa mi è stata proposta "L'opera da tre soldi" e da lì mi sono appassionato, ho cominciato a lavorare sul canto studiandolo più seriamente. Ed è nata una passione, confortata anche dalla presenza di Tosca che mi ha incoraggiato e spronato. Ci è stato poi proposto "Il tango delle ore piccole" ed ora, come spesso avviene nell'ambiente, iniziano anche ad arrivarmi nuove offerte sempre di teatro musicale.

Si parla infatti di una nuova edizione di "Rinaldo in Campo" che la vedrebbe protagonista, ancora accanto a Tosca
E' vero: il progetto esiste, ma per una serie di problematiche non credo riusciremo a farlo nella prossima stagione, in quanto ci sono già impegni sia da parte mia che da parte di Tosca. Dovrebbero essere nel cast anche Ficarra e Picone, ma  anche loro nell'immediato hanno impegni diversi. Però l'intenzione c'è, il progetto è concreto e  Garinei ci terrebbe molto. E' davvero nato un "amore" per il musical da parte mia che credo e spero  continuerà, perché mi diverto molto a lavorare con la musica.

Ci parla de "Il Tango delle Ore Piccole"?
Una foto di scena da "Il Tango delle Ore Piccole"Sì. E' un testo scritto da Manuel Puig, autore de "Il bacio della donna ragno" e di tanta narrativa molto apprezzata negli anni ottanta. "Il tango delle ore piccole" è un grande omaggio al tango, raccontato attraverso la vita di Carlos Gardel,  il più grande cantante di tango, un vero e proprio mito per gli argentini, morto a soli 45 anni in un incidente aereo. Gardel  ha lasciato un segno indelebile nella cultura argentina in quanto è stato il primo a cantare sulle note del tango, che era una musica proibita e che poteva essere suonata solo nei bordelli. Proprio in un bordello dove si esibiva,  Carlos conosce una prostituta e se ne innamora follemente. Poi Gardel diventa una star internazionale e  si incontrano solo  vent'anni dopo, quando sarebbero liberi di avere una vita insieme ma c'è appunto l'incidente che mette fine a tutto. E' uno spettacolo tutto dedicato al tango, con moltissime parti danzate e tante bellissime canzoni.

Cosa ne pensa del successo che il musical sta ottenendo in Italia?
Il teatro tradizionale in Italia, soffocato tra cinema e soprattutto televisione, attraversa un momento di stanchezza, inutile negarlo anche se la cosa, per chi come me ama profondamente la prosa, è certamente triste. Gli spettacoli di teatro musicale al momento hanno più capacità di essere un "evento" in grado di attirare pubblico. Bisogna dare atto alla Compagnia della Rancia ed a Saverio Marconi di aver fatto sviluppare in Italia un genere prima davvero poco frequentato e nel quale oggi sono molti, anche a livello produttivo, ad interessarsi. Si è visto che, in questo momento, il pubblico preferisce forse spettacoli che offrano, oltre ad una parte recitata, anche canzoni e danza. Credo che si sia persa un po' la voglia e l'abitudine degli spettatori ad "ascoltare la parola". "L'opera da tre soldi", che abbiamo appena finito, è stata davvero un grande successo proprio grazie alla musica ed alle canzoni. Non voglio dire che si debba fare sempre e solo teatro musicale, ma credo che questa tendenza debba far capire che occorre dare una "scrollatina" alla "muffa" teatrale che certo non ha fatto bene al settore nel nostro paese.

 12/03/05 - a cura di Massimo Davico per musical.it

Leggi l'intervista a Tosca

 Copyright ©2005 musical.it