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GIAMPIERO INGRASSIA: MI PIACE CANTARE ED AMO IL MUSICAL!
Questa volta
Morena
ha incontrato per noi al Teatro delle Celebrazioni di Bologna
Giampiero Ingrassia, durante la sua tournée
teatrale di "Harry ti presento Sally".
D. Ciao Giampiero, tu sei un grande attore, ed anche un
cantante e ballerino: niente male per chi, come te,
voleva diventare avvocato...
R. E' vero! Dopo il Liceo Classico i miei amici si iscrissero
alla Facoltà di Giurisprudenza ed io decisi di seguirli. Ma,
dopo un anno di Università, la passione per la recitazione, che
avevo avuto sin da piccolo, era molto cresciuta in me ed era
diventata più forte. Mi iscrissi, perciò, alla scuola "Sharof"
di Roma nel 1981 e la frequentai per sei mesi. Poi uscì il bando
per entrare nella scuola di Gigi Proietti. Tentai e fui ammesso.
D. I tuoi genitori e specialmente tuo padre, il grande ed
indimenticabile Ciccio Ingrassia, cosa pensarono di questa tua
decisione?
R. Quando iniziai la Facoltà di Giurisprudenza pensarono che una
laurea in quel campo mi sarebbe sempre servita; poi quando
decisi di intraprendere un'altra strada mi appoggiarono. Mio
padre era sereno se mi vedeva felice.
D. Hai avuto la fortuna di avere
come insegnante Gigi Proietti. Che cosa ti ha colpito
maggiormente in lui?
R. Per Gigi Proietti ho una sincera, grande venerazione. E'
un artista instancabile, poliedrico che interpreta qualunque
tipo di ruolo per spiegarti come deve essere un personaggio.
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D.
Veniamo al 1989. Un anno molto importante per la tua carriera
artistica perché avvenne l'incontro tra te, Saverio Marconi e la
Compagnia della Rancia. Ti ricordi come andò?
R. Certamente. Stavo girando per la televisione il telefilm
"Classe di ferro", dove oltre a me c'erano artisti come Adriano
Pappalardo e Rocco Papaleo, e venni a sapere che la Rancia
cercava il protagonista per "La piccola bottega degli orrori".
Siccome a me piaceva cantare chiamai Michele Renzullo per fare
un provino. In seguito fui chiamato a Tolentino per provare con
Edi Angelillo e andò bene. Ma tu, sai cos'è successo dopo il
provino?
D.
Veramente, no . Racconta!
R. Dopo il provino tornai a Roma con la mia Golf Turbo Diesel ma
all'improvviso scoppiò una ruota ed ebbi un incidente. Fu un bel
problema perché all'epoca non avevo ancora il cellulare e rimasi
bloccato! Alla fine si risolse tutto: però la Compagnia della
Rancia mi deve una Golf Turbo Diesel.
D. Mica male come inizio! A parte l'auto danneggiata tuo
padre come prese la notizia del tuo nuovo lavoro teatrale?
R. Mio padre ne fu molto contento perché finalmente cantavo!
D. Come ti sei avvicinato al canto?
R. A me è sempre piaciuto cantare. L'ho studiato nel laboratorio
teatrale e poi suonavo con gruppi rock. Il primo gruppo si
chiamava "Ruldy"; poi arrivarono gli "Scarlet", i "Mama"...
GD.
Veniamo a "Grease"...
R. Sai che l'ho proposto io a Saverio? Accadde durante il primo
colloquio che ebbi con Saverio a casa di Michele Renzullo per
"La piccola bottega degli orrori", durante il quale gli chiesi
perché non metteva in scena "Grease", ma lui non era molto
convinto. Nel 1997 quando decise di realizzarlo mi telefonò
perché mi voleva come protagonista.
D. Poi cosa accadde?
R. Mi recai al Teatro Nuovo di Milano dove si tenevano le
audizioni ed incontrai Lorella Cuccarini, che mi aveva visto
lavorare nel musical "Il pianeta proibito", con la regia di
Patrick Rossi Gastaldi, nel ruolo di Capitan Tempesta. Feci un
provino di canto con suo marito Silvio Testi in cui cantai "Johnny
Be Good" se non ricordo male.
D.
"Grease" fu un grande successo: che ricordi conservi?
R. Il primo ricordo è il clima che regnava nella compagnia. Un
grande affiatamento; mi sembrava di essere tornato ai
tempi della scuola. Il secondo ricordo riguarda mio padre. Il
giorno che partii da Roma col treno per andare alle prove a
Milano mi chiamò al telefono per dirmi che mi voleva bene. Fu
molto bello.
D. A proposito delle prove, come furono?
R. Terribilmente dure ed intense. Pensa che arrivai al Teatro
Nuovo in ritardo e i ballerini stavano già provando. Credimi se
ti dico che stentai a riconoscerli. Erano stanchissimi e
distrutti. Addirittura Ilaria Amaldi svenne durante le prove.
D.
Com'era il tuo Danny Zuko?
R. Per crearlo ho utilizzato una parte del mio carattere che
avevo a 18 anni. Danny appariva come uno che voleva sembrare più
grande ma in realtà era molto umano e fragile.
D. Parlando di "Grease" mi viene in mente che Lorellla
Cuccarini che tornerà al musical con "Sweet Charity", dal 5
maggio al Teatro della Luna di Milano. Vorresti mandarLe un
messaggio?
R. Un enorme in bocca al lupo e vorrei dirle che rimarrà sempre
la "mia" Sandy. E' una grande professionista, che non si lamenta
mai, instancabile e con una grande autodisciplina.
D. Facciamo un gioco. Descriveresti con un aggettivo o con
una frase i registi con cui hai lavorato?
R. D'accordo.
D. Saverio Marconi.
R. Il primo ed unico nel suo stile.
D. Patrick Rossi Gastaldi.
R. Geniale ed ironico.
D. Massimo Romeo Piparo.
R. Ammiro la sua voglia di creare.
D. Armando Pugliese.
R. Grande borbone napoletano.
D.
Con Armando Pugliese hai realizzato il musical "Salvatore
Giuliano".
R. Questo musical debuttò a Taormina nell'estate del 2001 e con
me c'era Tosca. Per interpretare Salvatore Giuliano mi sono
molto documentato. Ho scoperto che è stato una vittima
dell'Italia di quell'epoca perché era diventato un personaggio
scomodo con il suo ideale di voler creare una Sicilia
funzionante. Mi piacerebbe molto riportarlo in scena sia per la
storia sia per le musiche che erano splendide.
D. Veniamo al tuo ultimo lavoro che stai portando ora in giro
per l'Italia e cioè "Harry ti presento Sally". Chi è Harry?
R. Harry è lo stereotipo dell'uomo medio. Ha paura di legarsi ad
una donna perché teme il dopo. E' una persona predisposta
all'amore ma se ne accorgerà dopo ben dodici anni.
D. Stiamo per finire l'intervista. Quali sono i tuoi prossimi
progetti?
R. Ti regalo un'esclusiva. Io con alcun colleghi apriremo a Roma
nel mese di gennaio-febbraio una scula di teatro. Sarà una
scuola al cui interno si potrà studiare musical, musica,
fotografia ed altre arti ancora, con validi insegnanti quali
Rita Pivano, Ilaria Amaldi, Dino Scuderi, Edi Angelillo, Simone
Colombari, Lorenzo Gioielli e Sergio Friscia. La Scuola si
troverà in Via Assisi, 33 vicino alla Maison De La Danse. A
questa Scuola manca solo il nome e se qualcuno vuole
suggerirlo... ben venga.
D. Ti piacerebbe tornare a fare un musical con la Compagnia
della Rancia?
R. Se Saverio mi proporrà qualcosa... con molto piacere.
L'intervista si conclude qui. Ringrazio per la grande
disponibilità Giampiero e spero di rivederlo presto in un
musical... magari targato Rancia....
Morena Pompignoli
Copyright ©2005 musical.it
11/11/2005, ore 11,45
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