Dopo il Manfredi del '62, il Montesano del '78 e il Mastandrea del '98,
la terza edizione consecutiva della commedia musicale più fortunata di G&G avrà
nuovo protagonista: Michele La Ginestra, un attore romano 36enne «sorridente e
malizioso», come lo ha definito ieri Pietro Garinei, presentandolo in modo
anticonvenzionale nel ristorante interno del Sistina, teatro dove questo popolare
spettacolo riandrà in scena dal 11 maggio fino al termine di giugno sempre con Sabrina
Ferilli come Rosetta, Maurizio Mattioli come Mastro Titta e Simona Marchini come Eusebia.
Ha l'aspetto di un ragazzone ingenuo solo in apparenza, questo ex "compagnuccio della
parrocchietta" dedito al Belli, a Trilussa e a Pascarella, cultore di Petrolini,
aspirante attore già a 15 anni, e più tardi praticante sulla scena del Teatro dei
Satiri, al Tordinona o allo Spazio Uno in lavori che erano di volta in volta suoi, di
Carla Vistarini, di Michele Serra o (a quattro mani) di Claudia Poggiani. Una carriera
"sospesa" dai 24 ai 28 anni quando, per "tacitare i genitori", si
laurea in lettere e diventa avvocato. Dal 1997 è direttore artistico del Teatro Sette di
Roma dove alterna l'attività di attore, regista e autore. Ha fatto anche qualche
esperienza televisiva (Solletico su Rai Uno e Beato Tra le Donne, rete 4) e
Cinematografica ("Cresceranno i Carciofi a Mimongo" di F. Ottaviano, "Tre
Stelle" e Villa Ada" di Pingitore). Questo Rugantino, insomma, è proprio un
caciarone benefattore dei tempi nostri.
leggi l'intervista che il nuovo Rugantino ha
rilasciato a Massimo Davico!
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