Così
inizia la commedia musicale Chicago... e bisogna dire che i
suoi creatori, John Kander (musiche), Fred Ebb (testi/libretto) e
Bob Fosse (coreografie/regia/libretto) mantengono in pieno la loro
audace e sinistra promessa. Abbondano infatti le situazioni
pericolose, non mancano splendore e stile, né una buona dose di
umorismo. Chicago racconta infatti le prodezze amorose di
Roxie Hart, una ballerina di nightclub che uccide il proprio amante;
narra di Billy Flynn, un astuto avvocato che trasforma Roxie in un
celebre personaggio; e di Velma Kelly, una ballerina che si trova in
prigione, abile nell'attirare l'attenzione della stampa e
nell'individuare la presenza di talento. E' un viaggio nostalgico
nel genere vaudeville, che ci riporta soprattutto all'esperienza del
grande teatro. Lo stile “Fosse” dona al musical una esplicita
sensualità ed un’inusuale eleganza trasmesse anche dalla colonna
sonora, un classico del repertorio jazz e swing tra cui spicca la
famosa “All That Jazz”. Chicago debutta per la prima volta a
Broadway il 3 giugno 1975 dove ottiene un enorme successo di
critica e pubblico proseguendo le repliche per 3 anni consecutivi.
La produzione attuale
di Chicago, rivisitazione del musical del 1975, debutta a Broadway
nel 1996 con le coreografie rivisitate da Ann Reinking e la regia di
Walter Bobbie che mantengono i canoni originali creando uno
spettacolo energico e seducente che non rinnega la superlativa regia
e coreografia di Bob Fosse. Da allora Chicago è stato rappresentato
nei teatri di tutto il mondo. Nel 1997 è approdato a
Londra dove, tutt’ ora in scena, riscuote un grandissimo
successo ogni sera. Oltre ad essere stato rappresentato in inglese e
in diverse lingue straniere, Chicago è stato tradotto anche in russo
per il suo debutto a Mosca nel 2002.
Non c’è dubbio:
Chicago è uno dei più grandi trionfi di tutti i tempi. Con più di
50 premi vinti a livello internazionale (Grammy Awards, Olivier
Awards, Helpman Awards e soprattutto 6 Tony Awards per Migliore
Regia, Migliore Coreografia e Migliore Revival di un Musical) si è
confermato come uno dei più eccitanti spettacoli mai visti. Sette
anni dopo il debutto del revival del musical a New York e dopo
oltre 10.000 repliche, Chicago continua a divertire milioni di
persone. Ha incassato mezzo miliardo di dollari dal 1996 ad ora e
più di 12 milioni di persone sono state catturate dalle ammalianti
note di “All that jazz” e “Razzle dazzle”. Lo spettacolo è andato in
scena in 16 paesi e “All that jazz” è stata cantata in 5
differenti lingue.
CHICAGO: una storia vera
Dietro la storia di Chicago si cela un dramma giudiziario realmente
accaduto nel 1924 a Chicago e strappato dai titoli dei giornali
dell’epoca. I personaggi di Roxie e Velma sono infatti ispirati a
due donne: Beulah Annan (Roxie) che venne accusata di aver ucciso l’
“intruso” Harry Kalstedt e Belva Gaertner che venne arrestata per
l’assassinio del marito. Entrambe vennero assolte dalle loro
imputazioni, ma gli omicidi diventarono storie da prima pagina per
il quotidiano Tribune grazie alla reporter Maurine Watkins
che trattando il fatto di cronaca con ironia riuscì a catalizzare
l’interesse e l’attenzione dei lettori.
La presunta gravidanza usata per velocizzare il processo, l’avvocato
ipocrita che istiga la frenesia dei media e procura l’assoluzione ad
entrambe le donne, creano una visione della realtà talmente distorta
da sembrare uno spettacolo hollywoodiano.
Maurine Watkins , la giornalista del Tribune decise di tramutare i
fatti di cronaca avvenuti Chicago in una commedia dal titolo
Chicago che raggiunse Broadway nel 1926.
La versione cinematografica fu realizzata due anni dopo e nel
1942 ne seguì una seconda versione dal titolo “Roxie Hart”
con Ginger Rogers nel ruolo principale.
Bob Fosse cercò di trasformare questo soggetto in un musical nella
metà degli anni 50, ma ci volle molto tempo per ottenere i diritti.
CHICAGO finalmente raggiunse il palco a Broadway nel 1975, con Gwen
Verdon nel ruolo di Roxie e Chita Rivera nel ruolo di Velma.
Nell’autunno del 1995 “Encores!”, un progetto musicale dedicato al
mondo del musical che si teneva al City Center di New York, annunciò
la sua stagione primaverile nella quale era previsto il musical di
Kander/Ebb/Fosse. Il 2 maggio 1996 Chicago andò in scena per 4
recite con una sala esaurita ed un pubblico entusiasta. Il cast
includeva Ann Reinking, Bebe Neuwirth, James Naughton, Joel Grey,
Marcia Lewis e D. Sabella sotto la regia del direttore artistico di
Encores!, Walter Bobbie e del direttore musicale Rob Fisher.
“Desideravo fare uno show su un fatto reale fin da quando venni in
città” dice il regista che lavorò come attore a New York nel 1971.
Coinvolse nella produzione anche Ann Reinking, un’attrice e
coreografa che era stata una delle danzatrici discepole di Fosse e
che era subentrata a Gwen Verdon nelle repliche dello show teatrale
originale. “Non volevo far rivivere la produzione di Fosse del 1975,
ma volevo fare un omaggio all’artista Fosse.” Insieme, cominciarono
a incorporare figure firmate da Fosse. Il risultato è qualcosa di
simile agli show di Fosse, ma diverso dalla produzione del 1975 in
termini di concetto. E’ molto più spoglio e minimale: “Avevo sempre
amato lo show, ma ero realmente contento di vedere come una
produzione snella rivelava la forza dello scritto.”
La critica e il pubblico assistettero entusiasticamente ad uno show
che fu così immediato ed energico che si pensò subito di trasferirlo
a Broadway.
Dopo aver vinto una ardua battaglia per i diritti del musical, i
produttori Barry e Fran Weissler si trovarono davanti una sola
sfida: trasformare lo show da un fantastico concerto in una potente
produzione teatrale.
Indubbiamente lo show già conteneva ciò che il pubblico di Broadway
desiderava – un musical grandioso, una stupefacente coreografia e
una performance veramente memorabile con un cast di star.
Quando Chicago cominciò le sue preview al Richard Rodgers Theatre il
29 ottobre non era più un concerto, ma una energica produzione
pienamente realizzata di un grande musical. Walter Bobbie e Ann
Reinking avevano trasformato Chicago in diamante nero, appuntito e
abbagliante. Invece di grandi effetti scenici, la produzione era
costruita attorno alla galvanizzante energia e personalità degli
artisti e delle canzoni. Lo show era pronto per esprimere ciò che
l’idea iniziale prometteva.
Il debutto, il 14 Novembre 1996, fu qualcosa di
estremamente elettrizzante.
Le critiche, messe in luce da una immagine in copertina del New York
Times (edizione locale ed internazionale) non mancarono di note
positive per ogni aspetto della produzione e degli artisti.
Come disse Vincent Canby nella sua entusiastica recensione sul
Sunday Times “Anche il libretto di Kander ed Ebb improvvisamente
rivela di essere a livello – forse anche meglio – dei libretti di
Cabaret e Kiss Of The Spider Woman. La musica di Mr. Kander che fa
libero uso di suoni Dixieland, rag, soft shoe e jazz scuote i sensi
e poi rassicura con armonie di irresistibile dolcezza, che agiscono
come contrappunto ai più caustici testi che abbia mai scritto Mr.
Ebb”.
Broadway scoprì la grandezza di Chicago che continuò a stupire la
critica e il pubblico vincendo 6 Tony Awards inclusi Miglior Regia
di un Musical, Miglior Coreografia e Miglior Revival di un Musical.
Quando, solo un anno più tardi, lo show debuttò al Adelphi Theatre
di Londra, il pubblico britannico fu sedotto istantaneamente, e lo
show fu presto nominato come Oustanding Musical Production ai
Laucence Olivier Awards, con Ute Lemper vincitrice del premio
Miglior Attrice di Musical. I critici furono ancora una volta
persuasi. “Questo è lo show che stavamo aspettando” dichiarò Charles
Spencer del Daily Telegraph, prima di continuare con “Questa grande
produzione di uno show splendido porta la vecchia voglia di baldoria
nel West End” Nicholas de Jongh dell’ Evening Standard annunciò
“Nessuna notte teatrale quest’anno eguaglia il divertimento di
CHICAGO”.
La trama
I protagonisti