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Il cast

Luca Barbareschi nasce a Montevideo (Uruguay) il 28 luglio 1956. Il suo debutto avviene a metà degli anni ‘70 al Teatro di Verona come assistente regista nell’“Enrico V” diretto da Virginio Puecher. Si trasferisce a Chicago dove prosegue, ancora con Puecher, la sua attività come aiuto regista nell’allestimento dell’opera di Offenbach “I racconti di Hoffmann”. Collabora con la Chicago Lyric Opera Theatre per tre produzioni in qualità di primo aiuto del teatro, poi si stabilisce a New York e qui lavora per un anno agli allestimenti del Metropolitan Opera Theatre sotto la direzione di Frank Corsaro. Studia per quattro anni a New York con i migliori acting couch di quegli anni: Lee Strasberg, Nicholas Ray, (regista di “Gioventù bruciata”), e Stella Adler.  Nel 1983 produce, scrive e interpreta il film “Summertime”, (regia M. Mazzucco), vincitore ai festival di Venezia, Sydney, Londra, Annecy, Nizza. Lo stesso anno ottiene il ruolo di protagonista nel film di Nino Marino “Un uomo americano” (Son of a bitch). Successivamente sceglie Roma come città adottiva.  Nei suoi ventinove anni di intensa e ininterrotta attività, Luca Barbareschi spazia tra teatro, cinema e televisione, ora in qualità di attore e di protagonista, ora in veste di produttore, regista, sceneggiatore o conduttore. Fonda una società nel settore informatico, la Glamm Interactive, e una casa di produzione, la  Casanova Entertainment, operante nel settore teatrale, cinematografico e televisivo, attraverso la quale acquista i diritti di numerosi autori, D. Mamet, S. Shepard, D. Hare, E. Bogosian, M. Kundera, M. Duras, S. Marai, etc…. E’ ideatore e direttore artistico della 1a e 2a edizione del Futurshow di Bologna, fondatore e azionista della Four Point Entertainment, produzione con base a Los Angeles, con la quale, in veste di conduttore, realizza negli anni 90’ centodieci puntate di “That’s amore”, show televisivo di enorme successo. La carriera teatrale di Luca Barbareschi comprende oltre trenta spettacoli, nella maggior parte dei quali ricopre il ruolo di protagonista e regista, mentre con la sua casa di produzione (Casanova Entertainment) ne produce i sette più recenti (“Oleanna”, “Piantando chiodi nel pavimento con la fronte”, “Il cielo sopra il letto”, “Amadeus”, “Pop Corn – Inferno in diretta”, “Harry and me – La grande truffa”, “Boston Marriage”). Per quanto concerne il cinema, gira trenta film come protagonista e cinque come produttore. In televisione partecipa a circa ottanta sceneggiati e a venti varietà.

Questi i suoi impegni più recenti:

per il teatro, interpreta come protagonista l“Amadeus” di P. Shaffer, prestigioso allestimento con la regia di Roman Polanski, e “La grande truffa” di N. Williams, portato in scena nel 2000 e andato in onda l’anno successivo su Rai Due all’interno del programma “Palcoscenico”.

Nel 2001 produce “Boston marriage”, di D. Mamet, con Veronica Pivetti e Valentina Sperlì.

Lo stesso anno, vede premiata la sua costante attività ed il suo impegno con la nomina a Direttore Artistico del Teatro Eliseo di Roma per il quale, nel 2002, dirige lo spettacolo “Una relazione privata” di Philippe Blasband, con Anna Galiena e Fabio Sartor.

Per la televisione conduce il game show “Greed” (130 puntate pre-serali di 30’ su Rai Due), e nel 2002 interpreta e produce la miniserie in due puntate per Rai Uno “Giorni da Leone” di F. Barilli. Il 2003 lo vede protagonista di due fiction televisive: l’una per Mediaset, “Rivoglio i miei figli”, diretta da Luigi Perelli e interpretata a fianco di Sabrina Ferilli; l’altra per Raiuno “Una vita in regalo”, miniserie in due puntate diretta da Tiziana Aristarco, con Irene Ferri, Antonello Fassari e Remo Girone.

Per il cinema, nel 2001 partecipa quale produttore associato, alla realizzazione del pluripremiato cortometraggio di Daniele Pignatelli “Terzo° e mondo”.

Nel 2002 produce con la Casanova in cooperazione con Rai Cinema il suo secondo lavoro come regista, “Il Trasformista”, di cui è anche interprete principale accanto a un cast d’eccezione in cui figurano tra gli altri, Rocco Papaleo, Luigi Maria Burruano e Gigi Diberti.

Nel 2004, infine, interpreterà il musical  “Chicago”, in calendario, tra gli altri teatri, al Sistina di Roma nella prossima stagione.

 Oltre ad aver ricoperto la carica di Direttore Artistico del Teatro Eliseo nella stagione 2001-2002, e della manifestazione per autori e sceneggiatori internazionali Oltremanica (2000-2001-2003), Luca Barbareschi è stato Membro del C.d.A. del Piccolo Teatro d’Europa di Milano e dell’I.M.A.I.E.

Attualmente è Giurato del David di Donatello e dell’European Film Academy, membro della Commissione Revisione Cinematografica del Dipartimento dello Spettacolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, membro per  il triennio 2003-4-5 della Consulta Territoriale dell’Ente Teatro Italiano, Vice Presidente dell’APT Associazione Produttori Televisivi per il biennio 2003-2005, e attuale Direttore Artistico del Teatro Comunale di Latina

 

Maria Laura Baccarini

Il Dizionario dello Spettacolo del '900 la descrive come attrice e ballerina. Definizione esatta ma incompleta perchè omette un aspetto di lei e della sua carriera dal quale non si può prescindere: l'essere cantante.  Maria Laura Baccarini è un'Artista a 360 gradi. Lo è per talento, caratteristiche, background ed esperienze artistiche. Arriva alla danza dalla ginnastica (ha fatto parte della nazionale di ritmica) e proprio alla danza si deve il suo primo lavoro nello spettacolo. Nel 1985 entra a far parte del corpo di ballo della trasmissione "Pronto chi gioca" e l'anno successivo viene creato per lei il personaggio della "fatina" in un gioco per bambini. Proprio nel 1986 si ha anche il suo debutto teatrale con lo spettacolo "Piccoli Equivoci" di C.Bigagli, con S.Castellitto e E.Pozzi, presentato al Festival dei Due Mondi di Spoleto, esperienza alla quale arriva dopo la partecipazione al cortometraggio "IL Vestito più Bello" di F.Archibugi.  Tutte tappe importanti ma all'apparenza quasi fortuite di una carriera mai pianificata, non sognata sin dall'infanzia (nonostante una nonna grande attrice, Laura Carli, e un padre attore e direttore di doppiaggio), che inizierà a delinearsi seriamente nei suoi contorni attuali a partire dal 1990, anno del primo allestimento italiano di uno dei più famosi musicals americani, "A CHORUS LINE". In quello spettacolo Maria Laura è "Cassie", la protagonista, ruolo che mette in risalto la sua bravura e la sua  grande versatilità, frutto del lavoro di chi, come lei, ha sempre ritenuto fondamentale coltivare tutte e tre le discipline: danza, canto e recitazione. "A Chorus Line"(1990-92, ripreso poi  anche nella primavera del 1998) segna l'inizio di una lunga e bella collaborazione con la Compagnia della Rancia e Saverio Marconi, che la porterà ad interpretare, sempre da protagonista, "IL GIORNO DELLA TARTARUGA" (1992-93), nella parte che fu di Delia Scala, e "CABARET" (1993-95), in un ruolo che per la sua complessità e l'inevitabile confronto con Liza Minnelli, conferma ed esalta le qualità tecniche ed interpretative di Maria Laura. "Cabaret", oltre ad un grosso successo personale, rappresenta un momento di grande crescita professionale che spinge Maria Laura verso nuovi percorsi. "GIGI" (1995-97), ad esempio, le offre l'opportunità di lavorare con attori del calibro di E.Calindri, L.Feldman, I.Barzizza. L'esigenza di mettersi in discussione e di confrontarsi con realtà tearali diverse da quella italiana la porta a viaggiare. Nel 1991 è la protagonista di "A  Chorus Line" all' University Theatre di New York e nel 1992 è "Anita" nel tour europeo (versione inglese) di "WEST SIDE STORY" .  Nel 1997 è chiamata ad interpretare ancora una volta "Cassie" nell'edizione inglese - UK Tour - di "A Chorus Line" (Un' Italiana protagonista di uno spettacolo in Inghilterra!!!). Nel 1998 presenta a Roma un recital dal titolo "TUTTO IL MONDO VA IN CERCA D'AMORE". Poi è "Sonia Walsk", la protagonista di "STANNO SUONANDO LA NOSTRA CANZONE" (1998-2000), per la regia di Gigi Proietti, che sarà regista anche della divertente farsa "TAXI A DUE PIAZZE" (2000-02). Quello con Proietti è un incontro fondamentale nella carriera di Maria Laura per il modo in cui, attraverso la sua grande esperienza e la sua direzione, le ha dato l'opportunità di maturare e migliorarsi professionalmente. Riccardo Biseo e Stefano Bontempi (rispettivamente direttore musicale e coreografo di "Stanno suonando...") sono altri due incontri ("reincontro" nel caso di Bontempi, visto che avevano già lavorato insieme in "Cabaret") molto importanti per Maria Laura, per il valore che loro hanno saputo dare al suo lavoro; persone con le quali si sono sviluppati rapporti di collaborazione artistica, ma anche di reciproca crescita e arricchimento umano e professionale. L'ultimo spettacolo in ordine di tempo al quale ha partecipato Maria Laura è "PROMESSE, PROMESSE", regia di J.Dorelli (direzione musicale di R.Biseo, coreografie di S.Bontempi), la cui traduzione italiana è stata curata dal grande Giorgio Calabrese (altro incontro molto importante). Il teatro è indubbiamente la dimensione naturale e ideale di Maria Laura; questo però non preclude la possibilità di fare esperienze di altro tipo, anzi! C'è in lei il desiderio di crescere, la curiosità , la voglia di sperimentare, di esplorare nuove strade, soprattutto a livello musicale, di esprimere al meglio se stessa attraverso la musica e lo spettacolo, di confrontarsi con realtà diverse, con un pubblico diverso (ci sono progetti di lavoro con la Francia, fra cui uno spettacolo dedicato al compositore americano S.Sondheim, insieme alla star francese Lambert Wilson); arricchire il proprio bagaglio di esperienze riuscendo, com'è stato finora, a non tradire mai se stessa.

 

Lorenza Mario inizia gli studi di danza classica a nove anni e nel 1986 entra nella compagnia “Veneto Balletto” di Padova. Nell’estate dello stesso anno ottiene il 1° premio per la coreografia nell’ambito del concorso di Vignale Danza. Il suo esordio televisivo risale al ’92 partecipando a vari programmi sia per la Rai sia per Mediaset, tra cui: Acqua calda, Grande gioco dell’oca, Buona Domenica, Re per una notte, Fantastica italiana. Il vero e definitivo riconoscimento e successo arriva nel 1996 chiamata come soubrette a “Rose rosse” e nel ’97 a “Viva l’Italia”. Da questo momento la carriera di Lorenza Mario non conosce più soste e spazia dalla televisione al teatro con sempre più convincente versatilità. Nell’estate del ’96 infatti, il Teatro Massimo di Palermo la scrittura nella promozione di “Al Cavallino Bianco” nel ruolo di Claretta a fianco di Calindri, Masiero e Barra, per la regia di Filippo Crivelli. Al Teatro Massimo ritorna nell’estate del ’97 per “Orfeo all’inferno”, regia di Vito Molinari. Per Canale 5, sempre nel ’97, è ospite protagonista di una puntata di “Cascina Vianello”. Nella stagione ’98-’99 è nel cast di Domenica In e, sempre per la Rai, nel ’99 partecipa al film-tv in due puntate “Provincia Segreta”, con Andrea Giordana. L’impegno nella fiction continua nel 2000 con un film in due puntate per Canale 5 “La casa delle beffe”, per la regia di Pierfrancesco Pingitore. Numerose le sue partecipazioni in specials nelle reti televisive nazionali. Nel 2000 debutta nel musical con “Tributo a George Gershwin”, con Cristian De Sica, e la tournée la impegna fino all’aprile 2001 in molti prestigiosi teatri italiani, tra cui il Nuovo di Milano ed il Sistina di Roma. Nell’estate 2001 è protagonista nello spettacolo “Les marine de la Tour Eiffel à Paris” di Micha Van Hoeke, accanto a Gilbert Bécaud, Carol Arbo, Desmond Richarson, al Teatro Massimo di Palermo. Da ottobre, è in tournée per la commedia musicale prodotta dal Teatro Sistina “E’ molto meglio in due” con Gianfranco Jannuzzo e Paola Quattrini, coreografia di Gino Landi e regia di Pietro Garinei.