Ritorna
l'appuntamento con la rubrica
" Io e il Musical"
Per voi
una nuova intervista a Antonello Angiolillo,
attore/cantante/ballerino, protagonista di "Metropolis"
e "Joseph"
Antonello Angiolillo è di nuovo ospite delle nostre pagine per
raccontarci della sua stagione 2003-2004.
Nell'intervista
precedente avevi concluso parlandoci del progetto del "Quartetto
G": raccontaci di questa esperienza...
Il progetto è diventato realtà,
e "Tutto fa Brod...Way" è il risultato di questa esperienza che ci
piace molto; è bello che quattro persone (Angiolillo, Laura Ruocco,
Fabrizio Paganini e Sabrina Marciano, n.d.r) legate da una forte
amicizia possano lavorare insieme e addirittura "co-produrre" uno
spettacolo. Le virgolette sono dovute al fatto che in realtà la
produzione è del Sistina, ma che con Garinei c'è stato un piacevole
e costruttivo lavoro a cinque mani. La tournee dello scorso anno ha
avuto un grande successo, e riprenderà a marzo per tutta la
primavera; stiamo definendo giusto in questo periodo i contatti con
i teatri e le date. Il Quartetto G sta lavorando per mettere in
scena un nuovo spettacolo per il prossimo anno... sono tanti i
teatri che ce l'hanno chiesto!
A settembre sei stato
protagonista di "Company", un musical poco conosciuto ma di grande
qualità...
Verissimo!
"Company" è stato prodotto dalla Co!, e ha visto impegnati, in
scena, quasi tutti ex allievi della Bernstein School of Music
Theatre di Bologna. Il mio personaggio, Robert, è molto impegnativo.
Pur cantando molto, è un ruolo da attore. Mi sono stati utilissimi i
suggerimenti e il confronto con il regista Massimiliano Farau, e il
lavoro vocale con Shawna Farrel.Lo spettacolo era stato concepito,
soprattutto dal lato dell'allestimento scenico, per essere
rappresentato al Teatro Romano di Trieste, uno spazio all'aperto; in
realtà poi portato in scena, a causa del cattivo tempo, in un teatro
"tradizionale". E' stato un lavoro molto interessante e con un
bellissimo cast e mi auguro che una produzione, di qualità come
questa possa avere il giusto risalto, anche con una tournée.
L'autore di "Company" è Sondheim, un autore "colto", che ha firmato
le liriche di "West side story", osannato persino dai più grandi.
Sarebbe l'autore ideale per quegli enti lirici che vogliono
avvicinarsi ai musicals, ma che hanno il timore ad inserire il
genere in cartellone.
Veniamo al futuro, un
futuro molto vicino, visto che la prossima settimana sarai in scena
con "Metropolis".
Beh, "Metropolis"
era già stato presentato in anteprima al festival "Vignale Danza"
nell'estate del 2001. Rispetto a quell'allestimento sono stati
aggiunti degli elementi scenici, e, trattandosi di un'operazione
"liberamente ispirata" al leggendario film di Fritz Lang
recentemente restaurato, il regista Ivan Stefanutti ha pensato di
trasformare il padre del protagonista (ruolo sicuramente
giustificato dall'epoca in cui è stato realizzato il film) in una
madre, che meglio ci permette di delineare il rapporto con il
figlio: è emblematico come sia diverso l'atteggiamento di questo
figlio, prima intimorito di fronte ad una madre autoritaria che
chiama "mammina", poi in lotta al fianco degli operai e di Maria,
vera protagonista dello spettacolo, interpretata in modo eccellente
da Laura Ruocco. Lo spettacolo non ha musiche originali, ma sono
stati riarrangiati, da Stefano Scatozza, vari brani dei Queen e di
G. Moroder. Confesso che mi sarei aspettato che l'idea di un musical
su "Metropolis" sarebbe arrivata dall'estero, mentre sono orgoglioso
che sia partita proprio dall'Italia; inoltre sono felicissimo, e
anche un po' in soggezione, di recitare al fianco di una grandissima
attrice come Lucia Poli, un mostro sacro, che con poche battute
riesce ad esprimere tutto quello che c'è da esprimere. Lo scienziato
è interpretato dal divertente Marco Carena.
Concludiamo l'intervista
con un disponibilissimo Antonello chiedendogli della ripresa di "Joseph"
prevista a gennaio 2004 a Roma.
Lo scorso
anno mi sono divertito tantissimo nei panni di Joseph, in un
allestimento di grande qualità, una produzione intelligente con una
orchestra dal vivo eccezionale... non ci dimentichiamo che
l'orchestra dal vivo è una caratteristica quasi imprescindibile per
un buon musical...a Broadway non si va in scena senza. Riprenderemo
a gennaio con il regista Claudio Insegno, con cui mi trovo in grande
sintonia e che mi ha già diretto in "Francesco, il musical" insieme
a Fabrizio Angelini che in questa produzione curerà le coreografie.
Io e Fabrizio iniziammo insieme, nell'ormai lontano 1990, nel cast
di "A chorus line", il mio primo musical. Abbiamo modi diversi di
lavorare, ma è sempre stimolante, anche perché proveniamo tutti e
tre dal mondo del teatro... anche se non escludo, un giorno, la
possibilità di fare del cinema!
Ringraziamo
Antonello, e aspettiamo di vederlo presto in scena!
Intervista a cura di S.M. |