
La favola di Peter Pan, la favola del bambino che vola, la favola del bambino che non vuole crescere mai, la favola dei bambini “che cadono dalla carrozzina quando la loro bambinaia guarda da un’altra parte e se nessuno li trova vengono portati nell’Isola che non c’è“. La favola dell’Isola che non c’è, la favola dell’Isola che forse i grandi non raggiungeranno mai, l’Isola che non c’è che invece i bambini conoscono. La favola, il gioco, la favola del teatro, il gioco del teatro, il gioco dove non è importante riuscire a volare realmente ma è importante giocare, e quindi credere al volo. Uno spettacolo che porta i ragazzi a credere al gioco e quindi a renderlo vero, che porta i ragazzi a non scherzare, lo scherzo che noi adulti spesso facciamo dimenticando che invece bisogna giocare: il gioco è vero, lo scherzo è falso. I bambini giocano i grandi scherzano. Il Teatro aiuta a giocare a far diventare realtà un mondo che è solo fantasia. La favola del bambino che non voleva crescere! Un invito, rivolto ai giovani spettatori, a rimanere bambini il più a lungo possibile e a vivere quella dimensione per molto tempo. Per i grandi un invito a tornare un pò bambini e ricominciare a giocare, vedere il mondo con gli occhi e il cuore del bambino. Chissà, forse le cose andrebbero meglio. Una messa in scena in chiave di commedia musicale, con una colonna sonora indimenticabile che conferisce allo spettacolo un tono moderno, dal ritmo brioso e intenso. Luci e costumi particolarmente curati fanno da cornice importante ad un gruppo di attori che recitano, ballano e cantano unendo capacità artistiche di indubbio valore, ad uno spirito fanciullesco e libero da costrizioni appartenenti ad un teatro vecchio.