E’ una delle (poche) novità assolute della stagione. Stiamo parlando della versione italiana di “Once” dal titolo “Una volta nella vita“, una produzione Compagnia della Rancia con la regia di Mauro Simone. Dopo l’anteprima della scorsa primavera a Tolentino, lo spettacolo sarà in tour partendo dal Teatro San Babila di Milano dal prossimo novembre (le date nella nostra sezione “Spettacoli“). Tratto dall’omonimo film irlandese del 2006 scritto e diretto da John Carney, vincitore del Premio Oscar per la Miglior Canzone con Falling Slowly, Once diventa uno spettacolo musicale nel 2011 con il libretto di Enda Walsh, ottenendo fin da subito un grande successo – anche grazie alla straordinaria colonna sonora scritta da Glen Hansard e Markéta Irglová – e vincendo 8 Tony Award, 2 Olivier Award e un Grammy Award.
In scena, un eccezionale gruppo di 11 artisti che suonano una moltitudine di strumenti, oltre a cantare, recitare e danzare. L’elemento che rende unico Una volta nella vita costituisce anche la sua sfida più grande: far suonare l’intera partitura dei brani per mano degli stessi artisti.
Una volta nella vita racconta la storia di un musicista di strada di Dublino, sul punto di rinunciare ai propri sogni, e di una giovane donna colpita dalle sue struggenti canzoni d’amore; la storia di un Ragazzo che ha rinunciato all’amore e alla musica e della Ragazza che lo ha ispirato per sognare di nuovo èun vero e proprio inno alla vita, all’amore, alla musica.
Nel ruolo di “Ragazzo” – che con la sua voce graffiante e profonda e la sua chitarra canta di un amore perduto – c’è Luca Gaudiano, vincitore nel 2021, dopo un folgorante percorso ad Amasanremo, delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo, con il brano “Polvere da sparo” (Leave Music/Adom Music /Sony Music).
Attrice, cantautrice, danzatrice, Jessica Lorusso è “Ragazza”, un personaggio fortemente positivo, una giovane donna tenace, profonda, leale e onestamente amorevole.
Per il regista Mauro Simone, Una volta nella vita è un racconto indimenticabile sull’inseguire i propri sogni, sul rifiuto di vivere nella paura e sul potere che la musica ha di connetterci tutti. È uno spettacolo “dolorosamente bello e gioiosamente edificante”, sull’amare incondizionatamente, senza aspettarsi nulla in cambio.
(Foto © Giulia Marangoni)
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