Dopo oltre 30 repliche in tour che hanno riscosso grande successo anche di critica, sarà in scena dal 2 maggio ogni giovedì al Murazzi Student Zone di Torino il musical italiano "Valjean", tratto da "I Miserabili" di Victor Hugo. Scritto da Fulvio Crivello (che ne firma anche la regia) insieme a Fabrizio Rizzolo (che ha composto anche le liriche) su musiche (suonate dal vivo al pianoforte) di Sandro Cuccuini, Valjean è prodotto dall’Associazione 9430. Protagonista, nei panni di Valjean, lo stesso Fabrizio Rizzolo (Tutti Insieme Appassionatamente). Con lui in scena Isabella Tabarini, Sebastiano Di Bella, Susi Amerio, Giorgio Menicacci e Diego Micheli, che danno vita a ben 27 personaggi. La compagnia ha portato lo spettacolo anche nelle carceri milanesi di San Vittore e Opera. Valjean – Il musical è infatti un progetto con una forte valenza socio-culturale, che nasce con l’obiettivo di arrivare anche negli istituti penitenziari italiani, per mostrare ai detenuti quanto importante sia la determinazione in fase di riscatto personale. Non a caso è stato realizzato grazie alla collaborazione con i Provveditorati alle Carceri Italiane e il Ministero della Giustizia. "Abbiamo cercato, nel corso di questi anni, di lavorare su Valjean seguendo i criteri e le metodologie tipiche delle produzioni americane o londinesi – spiegano gli autori in un’intervista a Fabrizio Gatti su "La Nuova Provincia" – dove tutto lo Staff lavora contemporaneamente alla creazione. Lavorando in questo modo, abbiamo potuto soddisfare l’esigenza di utilizzare la musica non come semplice contributo alla narrazione ma come elemento primario, attraverso il quale la storia potesse essere raccontata con fluidità e ritmo tipicamente anglosassoni ed i personaggi avere quella profondità e quella carica emozionale che i grandi romanzi ottocenteschi richiedono. L’idea di utilizzare il Pianoforte nello spettacolo (e non le basi), nasce dalla volontà di portare in scena un Musical "off", dove la musica dal vivo, l’utilizzo degli interpreti sempre on-stage e le scenografie sorprendenti non per la loro pomposità ma certamente per la loro versatilità, rendono lo spettacolo un contenitore sempre in evoluzione dentro il quale lo spettatore viene coinvolto e rapito dal ritmo e dagli eventi. Valjean ha richiesto quasi cinque anni di lavoro a tavolino, che è il tempo medio di scrittura di un musical, e circa sei mesi per l’allestimento. Ma dopo ogni replica – proseguono – viene rivisto e continuamente aggiornato. E’ un continuo work in progress che fa sì che lo spettacolo "riviva" in scena ogni sera. E proprio questa è la sua forza: la sedimentazione dei contenuti che ha permesso di creare parti drammatiche e parti comiche in una alternanza estremamente dinamica e grande impatto emozionale, tale da tenere il pubblico inchiodato alla sedia per tutti i 100 minuti di durata. Se, come è stato più volte sottolineato dai media e dal pubblico, "Valjean" è uno spettacolo imperdibile, lo è per la sua freschezza ed attualità e per la sua rigorosa scrittura che ne fa un tipico esempio di musical "off-Broadway". E sull’inevitabile confronto con "Les Miserables", Fulvio Crivello e Sandro Cuccuini dicono "Sappiamo di avere un eminente concorrente, un musical a partitura continua (tanto per intenderci, senza parti recitate) che da quasi vent’anni spopola sui palcoscenici di Londra e Broadway, ma siamo convinti che questa versione italiana possa incontrare maggiormente l’interesse dei nostri spettatori. In primis perché artisticamente più vicina al gusto mediterraneo, ed inoltre perché certamente più comprensibile e quindi più emozionante. Siamo comunque fieri di confrontarci con un tale grandissimo concorrente e speriamo che il numeroso pubblico che vorrà venirci a vedere sui palcoscenici di tutta Italia ci conforti nella scelta. E questo è il nostro sogno".