Il Salone d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi (a Nichelino, Torino) ospiterà due appuntamenti della rassegna domenicale del Teatro Superga “Musical a Corte“.
Domenica 20 marzo alle ore 19 “ABBA Musical“. Il musical è un genere che, per sua costituzione, tende a inglobare qualunque fenomeno musicale – colto o popolare che sia – che possa servire a rinnovare la narrazione in musica e allargare la vendita di biglietti. Era inevitabile che gli ABBA entrassero nella galassia musical per l’infallibilità delle melodie, la varietà negli arrangiamenti, l’ambivalenza tra edonismo da discoteca e cupezza Bergmaniana, l’alternanza di solista-duetto-coro che apre a molteplici possibilità narrative. Appena sganciati da Agnetha e Frida nei primi anni ‘80, Benny e Björn hanno subito scritto Chess – o, meglio, varie incarnazioni di Chess, dato il libretto mai definitivo – insieme a Tim Rice reduce da Jesus Christ Superstar ed Evita. Sembrava sarebbe stato il primo di una lunga serie di nuove partiture teatrali, e invece la coppia ha scritto solo un altro musical in svedese: Kristina. Il loro vecchio catalogo però ha generato il juke-box musical più popolare al mondo, Mamma Mia, che si è sdoppiato anche in due film dal cast stellare e dal box-office miliardario. ABBA Musical celebra in acustico proprio il catalogo degli ABBA.
Domenica 3 aprile, sempre alle 19, I Fantasmi dell’Opera. Il musical per certi versi nasce dalle ceneri dell’Opera e anche se spesso si crogiola del suo essere “popolare” e “commerciale”, ogni tanto vuole ricordare le nobili ascendenze. Negli anni ’80, al culmine dell’espansione mondiale dei mega-musical nati a Londra – Les Miserables, Starlight Express… – è tornata l’esigenza di riconnettersi al mondo operistico, per gigantismo e lusso nelle produzioni, per l’eliminazione delle battute parlate in onore di un canto continuo, per le storie narrate (Miss Saigon è di fatto un remake di Madama Butterfly come Rent lo sarà di Bohème) o per l’ambientazione delle storie. Proprio intorno a un Feuilletton francese ambientato al Palais Garnier di Parigi nasce una (forse) involontaria sfida tra le due sponde dell’oceano: New York contro Londra, il Musical di Broadway contro il Musical del West End. Due grandi autori all’apice del successo – Maury Yeston reduce da Nine e Andrew Lloyd Webber fresco di Cats – si cimentano entrambi con Il Fantasma dell’Opéra di Gaston Leroux. I Fantasmi dell’Opera mette a confronto le due composizioni come se dovessero ancora debuttare, senza sapere che The Phantom of the Opera di Lloyd Webber ha sbaragliato completamente Phantom di Yeston anche a casa sua, diventando il musical di maggiore tenitura nella storia di Broadway.
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