Dopo il fortunato debutto dello scorso anno nell’ambito della Trilogia d’Autunno di Ravenna Festival dedicata a Giacomo Puccini, “Mimì è una civetta” torna sul palcoscenico del Teatro Alighieri (lunedì 3 ottobre ore 20.30), prima tappa di una lunga tournée che la porterà nei principali teatri dell’Emilia Romagna: Piacenza, Modena, Reggio Emilia, Parma e Ferrara. L’eterna storia d’amore di Mimì e Rodolfo e dei loro scapigliati e squattrinati amici nella Parigi dell’Ottocento, che continua ad affascinare il pubblico di oggi e a ispirare artisti contemporanei come Baz Luhrmann, regista del film “Moulin Rouge”, si è trasformata con successo in opera pop. La Bohème di Puccini assume accenti quasi da musical, le sue celebri arie si rivestono di sonorità e di ritmi rock, pop e jazz. Il titolo di questo divertissement à la bohémienne è la citazione di una frase pronunciata da Rodolfo nel terzo quadro del libretto di Illica e Giacosa. Un libretto che, in questa rivisitazione, è però stato liberamente adattato da Cristina Muti – ideatrice del progetto – con la collaborazione di Anna Bonazza, attualizzando i recitativi qui trasformati in dialoghi parlati, ma sempre mantenendo fede all’originale nelle forme chiuse delle arie, dei cori e dei pezzi d’assieme. Le straordinarie melodie pucciniane, fedelmente rispettate fin nelle tessiture originali, sono state riproposte in un tessuto strumentale e in un impianto d’insieme che Alessandro Cosentino ha ripensato in una chiave del tutto moderna. Su di esse si innestano le improvvisazioni e i virtuosismi della fisarmonica di Simone Zanchini e della tromba di Fabrizio Bosso, due dei più straordinari jazzisti italiani. Regia e coreografie dello spettacolo, riprese ora dall’assistente alla regia Chiara Nicastro, sono del newyorkese Greg Ganakas che, avvalendosi dello staff creativo di fiducia di Ravenna Festival – Vincent Longuemare alle luci, il video programmer Davide Broccoli e Alessandro Lai per i costumi – colloca questa Mimì nelle atmosfere del cinema muto degli anni Venti, prendendone a prestito non solo le evocative immagini in bianco e nero, ma anche i tempi e i ritmi della narrazione. Una sorta di “montaggio” in cui recitazione, canto e danza interagiscono, muovendo su agili e dinamiche geometrie di scale e passerelle metalliche i giovani cantanti, danzatori, attori e la stessa band, parte integrante della scena come in molti musical di successo.
Mimì è una Civetta
da un’idea di Cristina Mazzavillani Muti
“La Bohème” di Giacomo Puccini elaborata per band da Alessandro Cosentino
Con la partecipazione straordinaria di
Fabrizio Bosso tromba Simone Zanchini fisarmonica
personaggi e interpreti
Mimì Mariangela Aruanno
Musetta Giulia Mattarella
Rodolfo Luca Marconi
Marcello Adriano Di Bella
Schaunard Luca Iacono
Colline Paolo Gatti
Benoît Filippo Pollini
Alcindoro Alessandro Blasioli
Parpignol Ivan Merlo
la band
Alessandro Cosentino direttore band e violino, Federico Galieni, Gabriele Palumbo violini, Luca Zannoni tastiere, Riccardo Almagro chitarre, Christian Pepe basso, Tommy Ruggero batteria
l’ensemble
Alessandro Arcodia, Alessandro Braga, Martina Cicognani, Michael D’Adamio, Francesca De Lorenzi, Giovanni Magno, Giorgia Massaro, Chiara Nicastro, Silvia Tortorella
bambini
Sara Bardi, Federico Boerner, Rebecca Felli, Anita Fois, Daria Pavanello, Emiliano Santiago Orioli Giglioli, Andrea Zannini, Federico Pezzilli (violino)
regia e coreografie Greg Ganakas (riprese da Chiara Nicastro)
scene Greg Ganakas e Gregory Gale
costumi Alessandro Lai
light designer Vincent Longuemare
visual designer Davide Broccoli
sound designer Massimo Carli, BH Studio