Trasformare, attraverso l’immaginazione, le vicende storico letterarie narrate nella “Vita Nuova” di Dante Alighieri per raccontarle con uno stile accattivante: è quanto ha fatto l’autrice e regista Mariella Zanetti con il musical “Teen Dante – Farei parlando innamorar la gente” prodotto dalla Radiotelevisione Svizzera. Sulla scena 15 attori e 11 musicisti che sorprenderanno e coinvolgeranno il pubblico con un linguaggio, quello del musical, capace di far volare la storia al di là del tempo e trasmettere emozioni forti. Vi sorprenderete, senza accorgervene, a cantare i sonetti del sommo poeta e dei suoi “colleghi” stilnovisti. Teen Dante è la grande storia d’amore di un giovane poeta agli inizi del suo percorso professionale. Il sommo Alighieri è invitato a scendere dal piedistallo per planare sulla scena nel ruolo di un ragazzo geniale alle prese con i tipici problemi dei suoi 18 anni; in un alternarsi di situazioni divertenti, romantiche, erotiche, grottesche, drammatiche, surreali. Le musiche originali, composte da Giovanni Santini e costruite attraverso un intenso lavoro con Mariella Zanetti, attingono a generi diversi come il pop, il rock, il jazz, il quartetto classico. Rivelare le grandi capacità di attori e attrici non ancora affermati è un punto di forza del progetto: il cast è composto da giovani professionisti scelti attraverso tre fasi di audizioni e da Claudio Moneta nel ruolo di Brunetto Latini. I musicisti sono giovani diplomati o studenti master al Conservatorio di Lugano, scelti dal direttore dell’ensemble Francesco Bossaglia.
Teen Dante è un adolescente che nel 2015 compie 750 anni. Forma di spettacolo tra le più amate, il musical è il linguaggio ideale per rappresentare le vicende del diciottenne Alighieri. Musica e canzoni fanno volare la storia al di là del tempo per trasmettere emozioni forti, sorprendendo e coinvolgendo il pubblico. Il musical non ricostruisce la vita del giovane Dante e non l’attualizza. La trasforma attraverso l’immaginazione, creando così un rapporto tra le vicende storico letterarie e le dinamiche, le situazioni, gli stati d’animo che non sono mai mutati nel tempo. Nel tempo lo spettacolo resta sospeso, astratto, sognato. Le scene si susseguono entrando una nell’altra in una unità di luogo. Le luci hanno un’importanza fondamentale per creare atmosfere di pura suggestione. L’impianto scenografico è un semplice gioco di pedane triangolari di vari spessori e dimensioni che si incastrano e sovrappongono tra loro in modo asimmetrico. Le musiche per questo spettacolo non vogliono in alcun modo seguire criteri filologici: la musica del tempo di Dante è troppo lontana dalla sensibilità moderna. Questo musical si presenta a un vasto e differenziato pubblico e non a una ristretta cerchia di persone musicalmente specializzate: un prodotto di qualità, raffinato e popolare. Si è cercato uno stile diversificato attraverso l’ispirazione a generi diversi, come il pop, il rock, il jazz, il quartetto classico, pur mantenendo al tempo stesso una forte coesione interna. Nello sviluppo delle canzoni che riprendono integralmente i sonetti di Dante e degli stilnovisti, in particolare, si distinguono un’ispirazione rock e la mediazione con modalità di stampo medievale attraverso (forzate) similitudini di natura armonica e melodica che possono essere riscontrate nei due diversi stili. All’estremo opposto si ha una forte ispirazione classica, con l’utilizzo del quartetto d’archi, per alcune scene d’amore. Tutto il resto delle musiche vive tra questi due estremi. Ci si muove all’interno di questa contrapposizione, storicamente insostenibile e filologicamente insensata, proprio poiché non si propone una versione storicamente credibile della giovinezza di Dante, né una sua attualizzazione, bensì una dimensione fuori dallo spazio e dal tempo in cui la figura di Dante viene avvicinata, variata e per certi versi ricreata, senza mai perdere un forte senso di rispetto.
Il diciottenne Dante è visto (o immaginato) come un giovane forte ma instabile, deciso ma confuso, timido ma arrogante, la cui unica ricchezza è un immenso talento. Sa di meritare il successo e vuole ottenerlo senza piegarsi a compromessi. Il suo primo e più importante obiettivo è di raggiungere la stessa fama di Guido Cavalcanti, la Grande Star dell’epoca, le cui canzoni si cantano ovunque a Firenze. Come fare? Riceve appoggio e suggerimenti da Brunetto Latini, che incarna in questa rilettura una sorta di talent scout. Dei molti consigli ricevuti da Brunetto, Dante il primo consiglio che segue è quello di innamorarsi e prontamente si innamora di Beatrice. Un amore impossibile? Forse…però funziona!. Dante innamorato scrive il sonetto che conquisterà Guido! Vedremo il giovane Alighieri districarsi tra il grande amore per Beatrice, la passione dei sensi per Gaia, la minaccia delle nozze con Gemma. Lo vedremo subire le lamentele della sorella Tonia e l’indifferenza della piazza, che ignora i suoi versi. Dante si esalterà per essere stato accolto nel gruppo di Cavalcanti, Lapo Gianni, Dino Frescobaldi per poi reagire con durezza alle loro offese. Dante si riconcilia con i Tre Grandi ricevendo da Guido stima e amicizia. Non mancherà il momento della fuga da Firenze dove il poeta tornerà, invocato in sogno da Beatrice, scoprendo finalmente di avere raggiunto il successo. Si arriva al finale…drammatico….che si apre sul futuro.
"Teen Dante" sarà in scena a Lugano, presso il LAC, l’1 e 2 ottobre.
Personaggi e interpreti
Dante Alighieri Valentino Mannias
Brunetto Latini Claudio Moneta
Beatrice Lucia Donadio
Guido Cavalcanti Giuseppe Palasciano
Gaia Sara Zanobbio
Lapo Gianni Jacopo Sarno
Tonia Maria Vittoria Scarlattei
Dino Frescobaldi Francesco Rina
Gemma Roberta Rigano
Corso Donati Giancarlo Latina
E con Sara Dho, Valentina Mignogna, Francesca Tripaldi, Riccardo Buffonini, Emanuele Turetta
Musicisti
Enrico Filippo Maligno violino
Livia Roccasalva violino
Virginia Luca viola
Giacomo Cardelli violoncello
Elisa Lomazzi tastiera
Ferdinando Romano basso elettrico
Silvia Cignoli chitarra elettrica
Luciano Zampar batteria
Chiara Pedrazzetti arpa
Francesco Parini trombone
Giulia dalla Bona sassofono
Maestro del coro Gianluca Sambataro
Coreografa Elizabeth Boeke
Scenografa Beatrice Marchio
Stilista Martino Midali
Costumista Cecilia Tognetti
Light designer Salvatore Anversa