TEEN DANTE è la grande storia d’amore di un giovane poeta agli inizi del suo percorso professionale. Il sommo Alighieri è invitato a scendere dal piedistallo per planare sulla scena nel ruolo di un ragazzo geniale alle prese con i tipici problemi dei suoi 18 anni. I protagonisti, proiettati in una dimensione scenica astratta e onirica, faranno volare la storia al di là del tempo! Un lungo lavoro di ricerca e tre fasi di audizione hanno permesso di dare vita ad un cast di 14 giovani attori affiancati da Claudio Moneta nel ruolo di Brunetto Latini. L’esecuzione delle musiche dal vivo è affidata ad una orchestra di 11 giovani diplomati o studenti master al Conservatorio di Lugano. La colonna musicale dello spettacolo accompagna il racconto spaziando dal pop al rock, al jazz, a musiche per quartetto classico, pur conservando nell’insieme una forte coerenza stilistica. In particolare si distingue un "ambiente" rock nelle canzoni che riprendono integralmente i sonetti di Dante e degli stilnovisti. Vi sorprenderete, senza accorgervene, a cantare i sonetti del sommo poeta e dei suoi “colleghi”! Il musical “TEEN DANTE – Farei parlando innamorar la gente” strappa Alighieri al mito per restituirlo alla vita, alla sua vita di adolescente che nel 2015 compie 750 anni. Dante Alighieri …il sommo Poeta, l’artista eterno, universalmente riconosciuto per la grandezza della sua scrittura, come tutti, è stato un bambino e poi un adolescente, un giovane alla ricerca di affermazione e riconoscimento per il suo talento, un giovane alle prese con la ricerca dell’amore … TEEN DANTE, traendo spunto da Vita Nuova, sua opera d’esordio mai sino a ora rappresentata, nasce e prende corpo scavando tra le righe di ciò che Alighieri racconta di sé diciottenne e reinterpretando gli episodi biografici per andare oltre la semplice ricostruzione biografica o la sua attualizzazione.
A partire dall’originale dantesco la scrittura drammaturgica ha inteso creare un rapporto tra le vicende storico letterarie e le situazioni, gli stati d’animo rimasti immutati nei secoli. Strappato, o forse semplicemente preso in prestito per l’occasione, al mito, Dante Alighieri torna alla vita. Il sommo poeta scende dal piedistallo di artista universale per restituire sulla scena la figura di un ragazzo geniale alle prese con i tipici problemi della sua età. In un’ambientazione scenica di moderna semplicità, arricchita da effetti luminosi di grande impatto, l’interpretazione non poteva che essere affidata ad un numeroso cast di giovani attori e musicisti che hanno oggi l’età che avevano i personaggi che interpretano sulla scena all’epoca degli avvenimenti narrati. Il cast è stato selezionato in tre fasi di audizione durate quasi un anno che hanno consentito di selezionare giovani attori e attrici dotate di un talento interpretativo attorale unito ad una solida tecnica di canto. Da grande poeta quale è, Dante non poteva non amare la musica, infatti secondo il Boccaccio, si è frequentemente dilettato di suoni e canti durante la sua giovinezza, lasciando intendere che non solo il poeta fiorentino apprezzasse la musica, ma che la praticasse anche. Dante parla di musica nel Convivio ed è amante anche della polifonia, intesa più come “armonia celeste”. Il musical è parso quindi il linguaggio ideale per rappresentare le vicende del diciottenne Alighieri.
Musica e canzoni frutto di una scrittura originale, fanno volare la storia al di là del tempo, senza seguire nelle scelte musicali criteri filologici. La musica del tempo di Dante potrebbe risultare al vasto pubblico lontana dalla sensibilità di oggi. La volontà di avvicinare un pubblico vasto ed eterogeneo ha orientato le scelte musicali verso atmosfere capaci di coniugare “il facile ascolto” con la raffinatezza indispensabile ad un prodotto artistico di qualità. La colonna musicale dello spettacolo accompagna il racconto spaziando dal pop, al rock, al jazz, a musiche per quartetto classico, pur conservando nell’insieme una forte coerenza stilistica. In particolare si distingue un "ambiente" rock nelle canzoni che riprendono integralmente i sonetti di Dante e degli stilnovisti. L’interpretazione dei brani è affidata agli assoli dei personaggi protagonisti o a duetti, terzetti o piccoli cori che entrano a sottolineare alcuni passaggi dello spettacolo.Il diciottenne Dante è visto (o immaginato) come un giovane forte ma instabile, deciso ma confuso, timido ma arrogante, la cui unica ricchezza è un immenso talento. Sa di meritare il successo e vuole ottenerlo senza piegarsi a compromessi. Il suo primo e più importante obiettivo è di raggiungere la stessa fama di Guido Cavalcanti, la Grande Star dell’epoca, le cui canzoni si cantano ovunque a Firenze. Come fare? Riceve appoggio e suggerimenti da Brunetto Latini, che incarna in questa rilettura una sorta di talent scout. Dei molti consigli ricevuti da Brunetto, Dante il primo consiglio che segue è quello di innamorarsi e prontamente si innamora di Beatrice. Un amore impossibile? Forse…però funziona!. Dante innamorato scrive il sonetto che conquisterà Guido! Vedremo il giovane Alighieri districarsi tra il grande amore per Beatrice, la passione dei sensi per Gaia, la minaccia delle nozze con Gemma. Lo vedremo subire le lamentele della sorella Tonia e l’indifferenza della piazza, che ignora i suoi versi. Dante di esalterà per essere stato accolto nel gruppo di Cavalcanti, Lapo Gianni, Dino Frescobaldi per poi reagire con durezza alle loro offese. Dante si riconcilia con i Tre Grandi ricevendo da Guido stima e amicizia. Non mancherà il momento della fuga da Firenze dove il poeta tornerà, invocato in sogno da Beatrice, scoprendo finalmente di avere raggiunto il successo. Si arriva al finale…drammatico….che si apre sul futuro.
Debutto assoluto giovedì 1 e venerdì 2 ottobre alle ore 21 – LAC Lugano Arte e Cultura, Lungolago Riva Caccia – Lugano (CH)