"Con la sua intelligenza e la sua energia, accanto a Paolo Grassi e Giorgio Strehler, ha contribuito in modo determinante ad affermare il concetto del teatro inteso come servizio pubblico": con queste parole Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro di Milano, ricorda Nina Vinchi Grassi, nota a tutti come la «signora del Piccolo», scomparsa questa mattina nella sua abitazione di Milano all’età di 98 anni. Nina Vinchi ha dedicato la vita al Piccolo, il teatro che ha rappresentato, dal secondo dopoguerra, il punto di riferimento civile di Milano e un modello gestionale per i teatri europei. Impiegata con la passione del teatro, frequentava, nel 1946-1947, il Circolo Diogene in via Filodrammatici, sede di dibattiti sulla necessità di un rinnovamento teatrale. Qui conobbe Paolo Grassi, che le propose di occuparsi della segreteria del nascente Piccolo Teatro. Fin dalla fondazione, ha fatto parte della struttura organizzativa dell’ente e, dal 1958, ne è stata la preziosa e infaticabile Segretaria Generale. Per decenni è stata sostegno e contraddittorio di due personalità di primo piano della cultura italiana, Giorgio Strehler e Paolo Grassi, che sposò nel 1978. Era l’ultima testimone della storia del primo Teatro Stabile italiano e capostipite di una generazione «di ferro» che ha svolto un ruolo primario nella salvaguardia della continuità istituzionale e nella promozione a livelli d’eccellenza del teatro italiano. Domani dalle 10 alle 14 nel foyer del Piccolo Teatro Strehler verra’ allestita la camera ardente. Seguiranno i funerali.