Parte da Roma il tour italiano di “Bernadette De Lourdes”

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Scritto da: Redazione • 9 Gennaio 2025
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Già annunciato per il 2022 e poi rinviato causa pandemia, debutterà in Italia il 16 gennaio 2025, all’Auditorium Conciliazione di Roma (dove si è svolta ieri la conferenza stampa di presentazione), e poi in tour (le date nella nostra sezione “Spettacoli“), il musical “Bernadette De Lourdes“. Lo spettacolo, che ha avuto grande successo in Francia, basandosi su documenti autentici racconta gli incontri che Bernadette ha avuto con il commissario Jacometl’abate Peyramaleil procuratore imperiale di LourdesVital DutourLouis VeilleuxMonsignor Laurencele sorelle Tardhival e molti altri.  E poi mette in scena la sua famiglia, l’incontro con la Beata Vergine, la sua lotta calma ed umile per difendere la sua storia dinanzi agli adulti scettici. Insomma il percorso di un’adolescente come le altre che dovrà tentare di spiegare un’esperienza unica ed inquietante.
Su musiche di Grégoire e la messa in scena di Serge Denoncourt, gli autori Lionel Florence e Patrice Guirao, con l’adattamento in italiano di Vincenzo Incenzo, propongono un viaggio in seno agli sconvolgimenti che popolano l’animo dei diversi protagonisti.
La giovane Bernadette è interpretata da Gaia Di Fusco, affiancata da  David Ban (Padre di Bernadette), Chiara Luppi (Louise Casterot Soubirous), Fabrizio Voghera (Abate Peyramale), Christian Ruiz (Commissario Jacomet).
Il musical, inserito nel cartellone ufficiale del Giubileo, affronta temi universali che parlano a tutti, in particolar modo ai giovani che potranno riconoscersi nella protagonista, un’adolescente che dimostra che, anche chi sembra non avere voce, può influenzare profondamente la società.
(Foto © Thomas Vollaire)

Bernadette Soubirous, una ragazzina di 14 anni, si trova vicino alla grotta di Massabielle, lungo le rive del fiume Gave. È qui che, per la prima volta, vede una Signora vestita di bianco, un’apparizione che susciterà incredulità e dibattiti. Da questo evento prende avvio la storia di Santa Bernadette.
Centosessant’anni fa, Bernadette viveva in condizioni di estrema povertà. La sua famiglia abitava nel cachot, un’ex prigione. Soffriva di asma e non aveva avuto la possibilità di imparare a leggere o scrivere. L’11 febbraio 1858, la sua vita cambiò per sempre. Uscita a cercare legna, un improvviso soffio di vento attirò la sua attenzione verso la grotta di Massabielle. Fu allora che vide una Signora vestita di bianco. Bernadette la descrisse così: “Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura azzurra e una rosa gialla su ciascun piede, dello stesso colore della catena del suo rosario.”
Colpita da questa visione, Bernadette iniziò a riferirsi a lei con il termine occitano Aquero (“Quella là”). Nei cinque mesi successivi, la giovane ebbe 18 apparizioni della Signora, che alla fine si presentò come l’Immacolata Concezione. Durante le apparizioni, Bernadette compì gesti inusuali, come scavare con le mani nella terra della grotta per scoprire una sorgente d’acqua fangosa con cui si lavò il viso.
Il 2 marzo, la Signora le chiese: “Vai a dire ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella.”
Questi eventi destarono grande scalpore, spingendo il Vescovo di Tarbes a formare una commissione d’inchiesta composta da sacerdoti e uomini di scienza. Bernadette dovette affrontare lunghi e impegnativi interrogatori sia da parte delle autorità civili che ecclesiastiche. Era una visionaria? Una bugiarda? Una manipolatrice? Nonostante la giovane età, Bernadette rispose con serenità e determinazione, dimostrando una forza d’animo che convinse la commissione e il Vescovo. Nel 1862, fu dichiarato che le apparizioni avevano “tutte le caratteristiche della verità” e che i fedeli potevano considerarle autentiche.
Il 4 luglio 1866, Bernadette lasciò Lourdes per entrare nella Congregazione delle Suore della Carità a Nevers. Nel 1867, emise i voti religiosi e iniziò a prendersi cura degli ammalati presso l’infermeria del convento. Anche lei, però, soffriva a causa di una grave malattia polmonare che la accompagnò fino alla morte, avvenuta il 16 aprile 1879, all’età di 35 anni. Le sue ultime parole furono: “Santa Maria, Madre di Dio, prega per me.”
Nel 1933, Papa Pio XI la canonizzò per l’esemplarità della sua vita religiosa. Oggi il suo corpo riposa nella cappella delle Suore della Carità a Nevers.
Dopo la morte di Bernadette, Lourdes è diventata uno dei principali luoghi di pellegrinaggio mariano per i cristiani di tutto il mondo, attirando ogni anno milioni di fedeli, tra cui molti italiani.

Roberto Ciurleo ed Éléonore de Galard sono noti per aver creato spettacoli di grande successo, capaci di attirare migliaia di spettatori. Tra le loro produzioni spiccano titoli come I Tre Moschettieri, Saturday Night Fever e Robin Hood, che ha registrato oltre 800.000 spettatori in soli nove mesi. Tuttavia, la sfida che li ha appassionati per quasi un decennio è di tutt’altra natura.
Nel novembre 2010, durante un pellegrinaggio improvvisato a Lourdes con il cast di Robin Hood, Roberto ed Éléonore hanno avuto un’intuizione davanti alla grotta di Massabielle. “In quel momento abbiamo provato un’emozione fortissima,” racconta Roberto. “Ricordo che Éléonore mi disse: ‘Se Robin Hood avrà successo, sarà grazie a Lourdes. Dovremo tornare a ringraziare.’” E così accadde.
Decisi a mantenere la loro promessa, i due si sono lanciati in un progetto ambizioso: raccontare l’incredibile storia di Bernadette Soubirous, una ragazza di 14 anni, fragile e analfabeta, che ha reso Lourdes una meta di pellegrinaggio per milioni di persone da tutto il mondo. L’impresa non era semplice, ma per Roberto ed Éléonore la chiave era chiara: collaborare strettamente con la Chiesa.
i sono stati validati da esperti e basati esclusivamente su documenti autentici e verbali dell’epoca. “Era come se dovessimo creare uno spettacolo per la prima volta,” ricorda Éléonore. Bernadette de Lourdes non è stato pensato per i grandi teatri parigini, come il Mogador o il Palais des Sports, ma per essere rappresentato proprio nel luogo in cui la storia ha avuto origine: Lourdes.
Per ospitare lo spettacolo, è stata creata una sala apposita, lo Spazio Robert Hossein, con quasi 1.500 posti, progettati per accogliere anche persone disabili o allettate. Questa scelta, insieme alla decisione di concentrarsi sulla storia di Bernadette, ha avuto fin dall’inizio una dimensione internazionale.
Nel gennaio 2019, il cast si è esibito a Panama in occasione delle Giornate Mondiali della Gioventù, cantando davanti a oltre 600.000 persone. Ora lo spettacolo si prepara per una tournée in Italia, America Latina, Stati Uniti e Polonia. Per accogliere i pellegrini provenienti da tutto il mondo, a Lourdes sono stati previsti sottotitoli in diverse lingue.
Il ruolo principale è stato affidato a Eyma, una giovane di appena 16 anni, considerata un vero prodigio. Gli spettatori vengono trasportati nella Lourdes dell’Ottocento grazie a una fedele ricostruzione della grotta di Massabielle, lo stesso luogo dove Bernadette, l’11 febbraio 1858, vide per la prima volta la Madonna.
È lì che la storia ha inizio.

© Musical.it

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