In occasione dell’anniversario dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, il Consiglio regionale della Lombardia, il Comune di Bollate, il Teatro Arcimboldi di Milano, il Teatro Villoresi di Monza, il Teatro San Domenico di Crema e Soldout srl, in collaborazione con il regista Maurizio Colombi, hanno lanciato il progetto “La grande letteratura in musical“, con uno showcase che si è tenuto nei giorni scorsi presso l’Auditorium Giorgio Gaber, nel Grattacielo Pirelli, a Milano.
Il progetto si rivolge principalmente alle scuole, che verranno coinvolte per far conoscere la grande letteratura ai ragazzi, in modo leggero e divertente.
Lo spettacolo “Gli Sposi Promessi Show” patrocinato dal comune di Milano, diretto ed ideato da Maurizio Colombi, non è la classica commedia musicale, ma una scanzonata rappresentazione nello stile della commedia dell’arte, che unisce prosa, danza e musica. Tradizione e modernità vanno a braccetto appassionatamente, per uno spettacolo che diverte ed insegna.
Presente, tra gli altri, Carlo Borghetti, Consigliere Regionale della Lombardia, che ha detto sul palco:
«Come Consigliere Regionale sono felice di ospitare nella sede del Consiglio Regionale della Lombardia il debutto di questo spettacolo. Ci teniamo ad aprire il Palazzo alla cultura ed in questo caso, poi, stiamo veicolando il messaggio manzoniano, nei giorni in cui cadono i 150 anni della scomparsa dell’autore de I Promessi Sposi.
Poter proporre il testo immortale in questo modo, attraverso uno spettacolo che parla non solo agli studenti ma a che agli adulti, credo sia un bel modo per aggiornare i modi con cui comunichiamo e preserviamo la nostra cultura. Auspico che ci potranno essere tante repliche di questo show e ci impegniamo a incentivarle».
Dice Maurizio Colombi, autore e regista di successi come Peter Pan, Rapunzel e La Regina di Ghiaccio, ed in scena con Caveman come protagonista:
“Gli Sposi Promessi Show è un varietà umoristico ispirato al celebre romanzo di Alessandro Manzoni. Sono davvero felice di portare supporto delle diverse entità, anche istituzionali, che hanno voluto partecipare a questo progetto e ringrazio tutti. Mi fa ancora più piacere portare questo testo alle scuole, che possono così avvicinare i giovani ad un classico che, a volte, può risultare un po’ noioso agli studenti di oggi. L’obiettivo di questo spettacolo non è tanto quello di insegnare qualcosa: gli studenti il Manzoni lo studiano a scuola. Vogliamo però avvicinare gli studenti al romanzo, grazie a questa veste ironica e satirica e a tratti dissacratoria”.
Il musical vede in scena un cast di 10 performer professionisti tra cantanti, attori e danzatori, che porteranno gli spettatori per mano a conoscere il meraviglioso universo cerato da Alessandro Manzoni.
(Foto © Domenico Pepe)
LO SPETTACOLO (cosa racconta)
È una parodia che ripercorre gli episodi più significativi del romanzo per eccellenza della letteratura italiana. La storia è ambientata nella Lombardia seicentesca succube della dominazione spagnola. Renzo Tramaglino e Lucia Mondella vogliono sposarsi, ma il parroco Don Abbondio cede alle minacce dei bravi inviati da Don Rodrigo, signorotto locale ossessionato dal desiderio di avere per sé la giovane ragazza. Questo causa l’allontanamento dei due sposi promessi e il concatenarsi di vicende che costringeranno i protagonisti a confrontarsi con svariate tipologie di personaggi e avversità. L’eterna lotta fra bene e male, fra cattivi e buoni, fra fede e pentimento dei peccati, passerà attraverso gli occhi dei due giovani intrecciandosi con i burrascosi avvenimenti storici che sconvolsero la Lombardia del 1630: la fame e la carestia del pane, la peste, la milizia dei Lanzichenecchi. Sarà alla fine la divina provvidenza a sistemare disgrazie e disavventure, perché “la fiducia in Dio rende i guai utili per una vita migliore”. All’interno della vicenda si inserisce un gruppo di scalcinati attori impegnati in una rappresentazione teatrale del romanzo che colora l’adattamento con divertenti gag in un clima surreale.
IL LINGUAGGIO DELLO SPETTACOLO
Gli Sposi Promessi Show raccoglie le fasi salienti del romanzo di Manzoni mettendo in risalto le caratteristiche dei personaggi attraverso canzoni appartenenti alla cultura musicale nazional-popolare: da “Brava” di Mina a “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri, passando da Edoardo Bennato alla Pantera Rosa, dai Queen a Michael Jackson e Loredana Bertè. Ma da buon varietà che si rispetti, c’è spazio anche per una sigla (in questo caso in stile barocco), canzoni inedite, divertenti coreografie, esilaranti digressioni sul tema e un concentrato di dialoghi che rispettano fedelmente il romanzo originale ma recitati in modo da esaltare i personaggi rendendoli spassose “macchiette”.
Se I Promessi Sposi del Manzoni sono un romanzo di formazione (che racconta cioè l’evoluzione dei protagonisti verso la maturità e l’età adulta), Gli Sposi Promessi Show compiono un processo inverso. Questa riduzione teatrale farà tornare bambini gli adulti grazie all’arte della comicità e della leggerezza. Saranno i momenti drammatici a far ridere lo spettatore: i bravi mandati da Don Rodrigo che parlano con l’accento tipico dei mafiosi siciliani; le esitazioni di Don Abbondio sottolineate da perplesse mimiche facciali di un coro muto; l’avvocato Azzeccagarbugli che svicola in improbabili invenzioni legali; il confronto fra Don Rodrigo e Fra Cristoforo all’interno di un verbale duello western con tanto di conclusiva intervista dei giornalisti come se i due stessero partecipando ad un dibattito politico di Bruno Vespa; il matrimonio a sorpresa come un giallo in stile “La Pantera rosa”; la Monaca di Monza come sensuale e cinica complice di un crimine; la peste che si diffonde toccando qualcuno attraverso un giocoso ed infantile “ce l’hai”.
LE TEMATICHE
Il tema religioso, le questioni politiche ed economiche che derivano dalla personale riflessione del Manzoni alla luce della tradizione Illuminista, il rapporto fra umili e oppressi, fra chiesa e giustizia popolare, fra nobiltà e potere, nonché l’autobiografica esperienza manzoniana e il suo rapporto con le nuove idee del Romanticismo, rendono I Promessi Sposi ancora attuali.
Manzoni racconta della società frivola ed egoista di un tempo. Evidenzia i privilegi di cui disponevano le persone più ricche ed agiate e tutta la sofferenza e la sottomissione cui erano costrette le persone più povere. Ma il bene può essere presente in ognuno di noi, basta scavare a fondo nella nostra coscienza, dimostrando che staccarsi dai pregiudizi dei secoli scorsi aiuta a cambiare in meglio.
I PERSONAGGI
Renzo e Lucia (due giovani di umili condizioni) non riescono a sposarsi a causa dei divieti che Don Rodrigo impone al curato Don Abbondio attraverso i suoi due bravi. Don Abbondio e l’avvocato Azzeccagarbugli tentano invano di dissuadere Renzo dal convolare alle nozze. La serva del curato, Perpetua, dispensa buoni consigli senza essere presa sul serio. Il confessore di Lucia, Fra Cristoforo, si reca senza successo da Don Rodrigo per cercare di mitigare la faccenda e conciliare la situazione. La madre di Lucia, Agnese, suggerisce di organizzare un matrimonio a sorpresa, coinvolgendo due amici di Renzo: Tonio e Gervaso. Il matrimonio a sorpresa fallisce e i due promessi sposi sono costretti a scappare: Renzo a Milano, Lucia presso il convento della Monaca di Monza, che finge di aiutare la giovane ragazza. L’Innominato, sanguinario potente locale senza scrupoli, aiuta Don Rodrigo a rapire Lucia, che nel frattempo ha fatto voto di castità. Dopo un percorso di pentimento e conversione, l’Innominato libera Lucia. I due promessi sposi si incontrano al Lazzaretto, dove Fra Cristoforo scioglie il voto di castità di Lucia, permettendo ai due di diventare – finalmente – sposi.
LO STAFF
Direzione Maurizio Colombi
Coreografie Tony Lofaro
Assistente 1 Giancarlo Capito
Assistente 2 Erika Zanoncelli
Direzione Musicale Davide Magnabosco
Vocal Coach: Alex Procacci
Direzione tecnica: Fabio Leardini
Audio: Massimo Carrozzi
Assistente audio e luci Matteo Bellodi Costumi: Brancato e Basilisco Entertainment Comunicazione Silvia Arosio
Produttrice Esecutiva Olga Nuraliyeva
Gestione Scuole: Federico Del Vecchio
Gestione Comuni Claudio Viscione
Gestione inviti Andrea Abrami
IL CAST IN SCENA
Mattia Inverni (Don Abbondio)
Paolo Barillari (Innominato)
Ivan Rebecca (Monaca di Monza)
Valeria Ianni (Perpetua)
Nicola Ciulla (Fra Cristoforo)
Maria Matilde Pellegri (Agnese)
Massimo Giustolisi (Attore 1)
Matteo Bianco (Renzo)
Sara Marinucci (Attrice 2)
Angela Ranica (Lucia)
PER INFO
www.scuoleateatro.it
lombardia@scuoleateatro.it
Ass. Teatro Lombardia: 333.8123543
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