Sbarca a Parigi, al celebre e prestigioso teatro Folies Bergeres, per due settimane di rappresentazioni, "Siddhartha", il musical italiano scritto da Isabeau, Fabio Codega e Fabrizio Carbon. Lo show sarà in scena dal 25 novembre al 6 dicembre. n alcune repliche narratore d’eccezione sarà Patrick Poivre d’Arvor, giornalista e volto noto della televisione francese, che interpreterà il “vecchio Siddhartha”. Prodotto da “LILITH Sa” e da Gloria Grace Alanis è il primo musical interamente italiano distribuito da Broadway International Company, LLC. Tale contratto di distribuzione internazionale porterà "Siddhartha in tournée nei più importanti paesi asiatici: India, Cina, Giappone, Corea, Brunei e molti altri. In taluni casi tradotto in inglese e in lingua locale. La messa in scena è stata curata da John Rando, regista americano, che ha vinto il Tony Award per la migliore regia del musical "Urinetown" nel 2002. John ha ricevuto la sua seconda nomination nella stessa categoria nel 2015 per il revival di Broadway di "On the Town". Tratto dall’omonimo libro di Herman Hesse, il musical Siddhartha racconta la continua ricerca verso l’illuminazione da parte di un principe destinato al lusso e alla sola bellezza che, spogliandosi delle sue vesti, lascia il suo castello dorato per scoprire la vera essenza della vita e le ragioni della sofferenza. Un susseguirsi di quadri ed emozioni che coinvolgono il pubblico, lo emozionano, lo stupiscono fornendo spunti di riflessione: in un’epoca di crisi e di grandi trasformazioni socio economiche e valoriali la storia di Siddhartha rivela il senso profondo del vivere e spinge ad occuparsi gli uni degli altri. “Si può rendere migliore il mondo in cui si vive, iniziando a rendere migliore il cuore con cui si vive”. Lo spettacolo è stato concepito con un susseguirsi di quadri, che rappresentano le grandi emozioni dell’esistere: la gioia della nascita, il fulgore della gloria, il dramma della morte, la strenua lotta della autentica ricerca interiore e la completa felicità nella ritrovata illuminazione. Le musiche coniugano echi della antica cultura indiana fino alle più contemporanee sonorità e, insieme alle scenografie e alle maxi proiezioni, intendono avvolgere gli spettatori in un’esperienza multisensoriale molto coinvolgente. Importante il contributo musicale di Beppe Carletti dei Nomadi, che firma un emozionante e coinvolgente finale, e di Osvaldo Pizzoli che al flauto ha “colorato” le arie del Musical.