“Love Story“, scritto da Erich Segal nel 1970, fu un fenomeno sia letterario che cinematografico: bestseller in vetta alla classifica stilata dal New York Times, Love Story divenne il libro di fiction più venduto negli Stati Uniti nel 1970 e venne tradotto in 33 lingue in tutto il mondo. Il film, interpretato da Ryan O’Neal e Ali Mac Graw e diretto da Arthur Hiller, fu il numero uno ai box office del 1971. La colonna sonora di Francis Lai vinse il premio Oscar. Come vi abbiamo già riportato, “Love Story” è ora anche un musical (musiche di Howard Goodall e liriche di Stephen Clark) in scena con grande successo a Londra, dove è stato prodotto dalla “star” del West-End Michael Ball e dove in sole 7 settimane ha già avuto oltre 20.000 spettatori e si è distinto come uno dei più artisticamente innovativi, “boutique musical, semplice e bellissimo…” (Daily Mail). Nella prossima stagione teatrale il musical arriverà anche sui palcoscenici italiani grazie alla società Project Leader che si è aggiudicata i diritti per l’Italia affidandone la produzione a Bruno Borraccini e Antonio Murciano (Il pianeta proibito). Nel quarantesimo anniversario dell’uscita in Italia del film, la più grande storia romantica che ha conquistato il cuore della platee di tutto il mondo rivivrà sui nostri palcoscenici. Love Story, il cui slogan tratto una frase della protagonista femminile “Amare significa non dover mai dire: mi dispiace” divenne all’epoca popolarissimo, racconta del giovane Oliver Barrett, ricco studente di Harvard e giocatore di hockey che incontra in una biblioteca una ragazza italoamericana, Jennifer Cavalleri, studentessa di musica e di forte carattere che all’inizio tiene a distanza il ragazzo di buona famiglia. Nonostante le differenze sociali i due si innamorano e si amano profondamente e, contravvenendo alle condizioni imposte dal padre di Oliver che non approva l’unione, decidono comunque di sposarsi con una cerimonia originale e molto intima alla quale partecipa solo il padre della ragazza. Per coronare il loro sogno d’amore entrambi sono costretti a rinunciare a qualcosa: lei rifiuta una borsa di studio a Parigi, dove ha sempre sognato di andare, e lui interrompe completamente i rapporti con i genitori. Queste scelte li costringono a vivere in severe ristrettezze economiche; lei lavora come insegnante per sbarcare il lunario e lui entra alla facoltà di legge di Harvard dove si laurea con voti altissimi. Quando finalmente Oliver viene assunto da un prestigioso studio legale di New York e Jenny può smettere di lavorare, la coppia decide di mettere su famiglia ma non riescono ad avere figli. Entrambi si sottopongono ad accertamenti clinici dai quali si scopre che Jenny è affetta da una forma di leucemia fulminante e che le resta poco da vivere.
Il cast creativo e artistico non è ancora stato annunciato. A lato e in home page il logo inglese del musical.