Gene Hackman e la moglie trovati morti in casa

News

Scritto da: Redazione • 27 Febbraio 2025
Sei in:  / Home / News / Gene Hackman e la moglie trovati morti in casa

Gene Hackman è morto. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Santa Fe New Mexican che cita come fonte la polizia locale, l’attore è stato trovato nella sua casa di Santa Fe con il corpo della moglie Betsy Arakawa mercoledì.
Hackman, attore leggendario e due volte premio Oscar, aveva 95 anni; la moglie, una pianista classica, 63. Gli agenti che si sono recati nella loro casa nel pomeriggio di mercoledì hanno trovato morto anche il loro cane. Secondo quanto riferito da Adan Mendoza, lo sceriffo che ha confermato la notizia al Santa Fe New Mexican, non ci sono al momento particolari che facciano pensare a un omicidio. Le autorità locali non hanno fornito dettagli sulla causa del decesso né sul momento della morte della coppia.
Secondo la Press Association, è al momento in corso un’indagine sulla loro morte.
Hackman e la moglie, che si erano sposati nel 1991, vivevano in un complesso chiamato Old Sunsed Trail, a nord-est di Santa Fe, in New Mexico.
Gli agenti sono arrivati a casa loro per indagare sulla morte di «due anziani e di un cane», e hanno scoperto i corpi di un uomo «di circa 90 anni e di una donna di 60». Poche ore dopo la conferma sulla loro identità. (Fonte: corriere.it)
Gene Hackman (il cui vero nome era Eugene Allen Hackman) era nato il 30 gennaio 1930 a San Bernardino, in California, ma i primi anni li passò in Illinois. Quando aveva 13 anni, suo padre lasciò la moglie e i figli; lui crebbe quindi con la madre, che morì in un incendio quando lui aveva da poco compiuto 30 anni, probabilmente per essersi addormentata a letto con una sigaretta accesa.
A 16 anni, mentendo sulla propria età, Hackman si arruolò nei Marines, nei quali restò per alcuni anni finendo anche in Cina e Giappone. Tornato negli Stati Uniti fece lavori di ogni tipo, si interessò al giornalismo e alla produzione televisiva e poi, a circa 30 anni, decise di studiare recitazione in California, alla rispettata Pasadena Playhouse, dove conobbe Dustin Hoffman e Robert Duvall. Prima di diventare famosi i tre furono conviventi anche uno con l’altro in diverse case e combinazioni, ma mai tutti e tre insieme. Si racconta, tra l’altro, che a un certo punto alla Pasadena Playhouse qualcuno fece una sorta di sondaggio su chi, tra tutti gli studenti, avesse meno possibilità di avere successo, e che a vincere il sondaggio furono Hoffman e Hackman.
Hoffman ebbe successo a trent’anni, con Il Laureato. Hackman ci mise un po’ di più: Lilith – La dea dell’amore, il primo film in cui qualcuno si accorse della sua presenza, uscì quando aveva 34 anni. Arrivò dopo varie parti a Broadway – nel frattempo Hackman era andato a New York – e, soprattutto, prima del ruolo che probabilmente gli cambiò la vita: quello di Buck Barrow, fratello di Clyde Barrow, in Gangster Story.
Dopo essere stato nominato all’Oscar come miglior attore non protagonista per Gangster Story e poi per Anello di sangue, nel 1972 Hackman vinse quello per il miglior protagonista grazie a Il braccio violento della legge, in inglese The French Connection, un gran film di William Friedkin, in cui lui era il detective Jimmy Doyle, più noto come “Popeye”. Il nome con cui, avrebbe raccontato Hackman, certa gente che incontrava per strada lo chiamò per anni.
Gli anni Settanta, quelli dei suoi quarant’anni, furono senza dubbio i migliori di Hackman. Recitò tanto e bene: tra gli altri in Arma da taglio, L’avventura del Poseidon, Lo spaventapasseri, La conversazione, Bersaglio di notte, Frankenstein Junior, Stringi i denti e vai! e Superman.
All’inizio della sua carriera Hackman aveva dato l’idea di poter essere soprattutto due cose: il cattivo, non particolarmente bello, cinico e senza morale; oppure l’uomo qualunque, quello che potrebbe sedertisi accanto in un volo senza farsi notare granché. Invece, già solo negli anni Settanta, fece vedere di poter fare davvero di tutto: dal Lex Luthor in Superman all’eremita cieco di Frankenstein Junior, quello della minestra bollente.
Negli anni Ottanta, sempre alternando generi, stili e parti da protagonista e da non protagonista, Hackman recitò in Reds, Eureka, Mississippi Burning, Colpo vincente, Senza via di scampo e, cambiando di nuovo genere, in Un’altra donna di Woody Allen.
Nel decennio successivo tornò a recitare in un western, accettando una parte in Gli spietati di Clint Eastwood. Un ruolo molto apprezzato (premiato con un Oscar come miglior attore non protagonista) in un film a sua volta molto apprezzato e “crepuscolare”. Seguirono, tra gli altri, Il socio, Allarme rosso, un altro ruolo comico in Piume di struzzo, Nemico pubblico e i tre western (ormai ci aveva ripreso gusto) Wyatt Earp, Pronti a morire e Geronimo.
Negli anni Duemila Hackman riuscì a infilare almeno un paio di ottimi ruoli: uno comico nei Tenenbaum e uno più serio in La giuria, con il suo amico Hoffman. Ma già dalla fine degli anni Novanta aveva diminuito le sue presenze e il suo ultimo lungometraggio di finzione è Due candidati per una poltrona, del 2004, dove l’altro candidato è Ray Romano. (Fonte: ilpost.it)

© Musical.it

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER, Resta aggiornato sulle ultime notizie dal mondo del musical.

©2025 MUSICAL.IT - P.I. e C.F. 01262820432