Ecco qui sotto la prima "foto ufficiale" dei pupazzi protagonisti di "Avenue Q" in Italia. Disegnati da Arturo Brachetti e realizzati da Ada Borgiani, sono i pupazzi che daranno vita ad uno spettacolo che in America (dove chiuderà il prossimo settembre), in Inghilterra e in molti altri paesi è un vero e proprio “cult”. Lo spettacolo sarà in Italia dal prossimo ottobre.
La storia è uno spaccato di vita di un gruppo di amici-vicini di casa, dove le diverse storie si intrecciano, affrontando una seri di grandi temi di attualità, comuni in tutto il mondo, a volte anche scottanti, ma che trattati dai pupazzi diventano decisamente comici. Avenue Q si trova lì, in quella periferia che si è travestita da piccolo borgo, un po’ lontana dal centro laccato, turistico, freddo di qualunque città. Più la via è lontana da quel centro “A”, così impersonale con le sue banche e le sue boutique, più è vivibile. Quella quindicina di viali che separano Avenue Q dal grattacielo in piazza “A” fanno scendere gli affitti notevolmente rendendola accessibile a chi comincia solo ora a camminare con le proprie gambe. Qui ognuno affronta la propria esistenza, ognuno con i propri problemi, ambizioni, dubbi, sensazioni. Tutti insieme si cerca di superare gli ostacoli, ci sia aiuta, si parla, ci si confronta. E alla fine tutti scoprono che forse non c’è niente da scoprire. Che tutto quello che non hai adesso, presto arriverà. E che tutto quello che hai adesso non sarà per sempre. Che il senso della vita non lo trovi alla sua fine ma è la strada che ti ci porta. Non una ma tante storie divertenti che si intrecciano nel migliore dei modi con tutto il sarcasmo e l’ironia che stravolge le regole del Politically Correct. Le canzoni di Avenue Q sono molto divertenti e aiutano a sdrammatizzare i problemi e le riflessioni dei personaggi, rendendo palese che ogni problema, visto con la giusta prospettiva, non è mai così grave come sembra quando ci sta sommergendo. Il modo in cui lo spettacolo si racconta libera le espressioni e le licenze possibili, commuovendo, quando serve, con le note drammatiche degli attori e permettendo di trattare argomenti sensibili, e addirittura osè, grazie all’innocenza dei pupazzi. Il risultato è una commedia moderna, inconsueta, con musiche orecchiabili che ti restano dentro e un gran divertimento ad ogni livello: visivo, linguistico, attoriale… fino al più alto e sofisticato che è quello dell’ironia.
P.S. Attenzione ai bambini! In scena pupazzi anche completamente nudi!