Pochi giorni dopo il clamoroso successo dell’anteprima di “Fantasmi a Roma – una favola musicale”, il nuovo musical scritto da Gianfranco Vergoni e Massimo Sigillò Massara e prodotto da Medina, in esclusiva su musical.it, Simona Patitucci – ispiratrice e anima dell’operazione – racconta la sua “meravigliosa creatura”: “Sì, l’idea di Fantasmi a Roma è mia. Sin da bambina ho amato questo film e ho da sempre percepito e ritenuto che si prestasse ad una versione "musicale". La leggera profondità di questa favola moderna e sempre attuale, era secondo me una trama perfetta per una trasposizione in chiave "favola musicale". Mi sembra di non aver sbagliato”.
Qual è stato lo spirito che ha permesso di formare il gruppo di lavoro?
La formazione del gruppo creativo è stata "naturale". E’ come se una "forza " superiore favorisse l’aggregazione delle persone giuste. Dalle musiche di Massimo Sigillò Massara, ai testi di Gianfranco Vergoni tutto ha preso forma con una naturalezza ed una fluidità davvero rara. Grande "direttore d’orchestra," Fabrizio Angelini ha poi amalgamato il tutto . Tra l’altro nel momento in cui ho aggregato tutti gli ingredienti del team creativo, ignoravo che i tre avessero già collaborato in passato ed erano entusiasti di tornare all’opera assieme. E ritengo che non ci poteva essere gruppo creativo più affiatato e coeso. Ciliegina sulla torta, la musica dal vivo degli straordinari musicisti della “Palermo Art Ensemble”, ragazzi di enorme talento, grande professionalità ed anime meravigliose.
Come sono stati scelti i protagonisti?
Nel corso della stesura dello spettacolo abbiamo redatto una sorta di "dream cast" , cioè una lista di interpreti che sarebbero stati il nostro sogno in ciascun ruolo. Eravamo consapevoli che visto il carattere "avventuroso" e no-budget di questo primo appuntamento in forma di showcase, potevamo anche incassare dei rifiuti dai grandi performer che avevamo in mente. Così non è stato, e chi magari ci ha dovuto dire di no per impegni precedenti ha garantito la propria presenza per il futuro, ribadendo un concetto che io ho sempre ritenuto valido: in tempi "complicati ", come questi, perché non investire in un progetto valido che dia il giusto spazio ai grandi talenti che abbiamo in Italia, senza privilegiare per motivi di "cassetta" dei nomi televisivi che spesso non sono all’altezza della situazione, pur impegnandosi al massimo?
I Fantasmi e Roma: legati indissolubilmente? Com’è nata l’idea di presentarla su una piazza?
Il fortunato incontro con l’Assessore Alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma, Dino Gasperini, ha permesso di realizzare questo primo obiettivo, ovvero presentare al pubblico romano e non solo, un "assaggio" della nostra favola musicale. Quale miglior palcoscenico, per i nostri fantasmi, della piazza dove ha sede la farmacia della famiglia Garinei, dove Pietro Garinei e Sandro Giovannini da ragazzi si riunivano per cominciare a costruire la grande tradizione della commedia musicale italiana? Quando l’Assessorato ci ha proposto piazza San Silvestro, io l’ho interpretato come una specie di segno di continuità e di affetto da parte della ditta G&G.
La suite ha avuto un successo straordinario. Quale sarà il futuro?
Nell’immediato affrontiamo varie tappe : prima di tutto, la realizzazione di un Original Cast Album, con tutte le canzoni dello spettacolo; contestualmente siamo alla ricerca di una casa romana per i nostri fantasmi, dato che il nostro obiettivo è portare in scena lo spettacolo a Roma per un lungo periodo, offrendo al pubblico, che sono sicura ci sosterrà, come sta già facendo sui social network, uno spettacolo di grande qualità ed inventiva a prezzi popolari. Questo è il nostro scopo: riportare il pubblico che ama il teatro musicale a teatro senza imporre dei sacrifici economici che in questo momento storico sono improponibili.
Quale messaggio lasciano i Fantasmi al mondo del teatro e agli appassionati di musical?
Lanciare un messaggio … Mi pare un’impresa un po’ ambiziosa. Siamo tutti consapevoli che con quest’avventura stiamo facendo i salmoni: risaliamo la corrente. Ma quando le porte si spalancano, io non rispondo: "ripasso più tardi". Mi impegno, chiedo, racconto ed ascolto, ma dalla porta passo, di certo! Parafrasando Walt Disney : "Se puoi sognarlo, puoi realizzarlo".
a cura di Marco Sacco
Foto Simona Patitucci: Ivan Leon Cerullo
Foto showcase: Virginia Bettoja