E’ in scena al Teatro Nazionale di Milano (con "opening night" il 5 novembre) il musical Disney campione d’incasso a Broadway, nella versione italiana voluta e diretta da Federico Bellone: "Newsies". Lo show è tratto dall’omonimo film, sempre prodotto dalla Disney, nel 1992 diretto da Kenny Ortega ed uscito in Italia con il titolo "Gli Strilloni". Federico Bellone lo aveva scoperto per caso quando era al liceo e ne era diventato un grande fan, tanto da farne un adattamento teatrale amatoriale. Il film, che era stato uno dei rarissimi "flop" della Disney, grazie all’uscita in videocassetta e poi in DVD divenne un "cult-movie" che conta milioni di appassionati fedeli un po’ in tutto il mondo. Una marea di fan che per anni ha scritto alla Disney sollecitandone una versione in forma di musical teatrale. Solo nel 2011 la Disney decise di mettere in scena in provincia "Newsies the musical", che fu un tale successo da convincere la produzione a portare lo show a Broadway per un periodo di soli tre mesi. Ma anche qui il successo fu esplosivo e lo spettacolo raggiunse poi oltre 1000 repliche ed è attualmente in tour negli States. La passione e l’entusiasmo di Bellone hanno finalmente convinto la Disney e la Bags Live a produrre lo show in Italia, prima edizione quindi in lingua non inglese. Abbiamo chiesto ora a Federico Bellone, che quindi oltre ad esserne il regista è stato anche l’artefice dell’arrivo in Italia di questo spettacolo, di spiegare ai lettori di musical.it perché devono vedere questo musical e cosa devono aspettarsi. "Semplicemente perché lo spettacolo in sé, indipendentemente dal nostro lavoro come creativi, artisti e tecnici, è uno spettacolo straordinario, con una score trascinante (da Tony Award) che esplode energia e un plot estremamente avvincente. "Newsies" è uno spettacolo che ha già dimostrato a Broadway e in tutti gli Stati Uniti d’America di essere un grande fenomeno, nonostante fosse un titolo poco conosciuto. Il pubblico – prosegue Bellone – deve aspettarsi un grande musical Disney, con 34 persone in palcoscenico, un’orchestra di 12 elementi, 47 cambi di scena a vista, un forte impatto di grande energia ed una grande storia piena di emozione, che, a detta di molti fan americani dello spettacolo, ha aiutato a riacquistare la fiducia in loro stessi per il raggiungimento degli obbiettivi della propria vita". E la colonna sonora trascinante di cui parla il regista è opera nientemeno che di Alan Menken, il compositore di Aladdin, La Bella e la Bestia, La Sirenetta, Sister Act e molti altri successi mondiali. Menken è infatti al terzo posto nella classifica delle persone che hanno vinto più Oscar nella storia. La trama è imperniata sullo sciopero che nel 1899, capeggiati dal carismatico Jack Kelly, gli strilloni di New York fecero contro Joseph Pulitzer, editore del New York World, e Randolph Hearst del Journal. Il cast creativo schiera Gillian Bruce alle coreografie, Simone Manfredini alla direzione musicale, Hella Mombrini e Silvia Silvestri alle coreografie, Marco Biesta ai costumi, Valerio Tiberi per le luci e Armando Vertullo per il suono. Il libretto è stato tradotto e adattato da Alice Mistroni, le liriche da Franco Travaglio. Nel ruolo del protagonista Jack Kelly troveremo Flavio Gismondi (nella foto sotto con Federico Bellone). Con lui sul palco Simone Leonardi, Giulia Fabbri, Simona Patitucci ed ancora Roberto Tarsi, Andrea Fazio, Alessandro Valenti, Giovanni Abbracciavento, Pasquale Di Nuzzo, Mattia Pettinari, Riccardo Sinisi, Francesco Caramia, Davide Fienauri, Lorenzo Eccher, Pierluigi Lima, Federico Colonnelli, Taddeo Pellegrini, Vittorio Schiavone, Sergio Melone, Nicola Trazzi, Nicola Ciulla, Marco Massari, Giacomo Buccheri, Andrea Spina, Martina Cenere, Chiara Vecchi, Fabio Gentile. Come dicevamo lo spettacolo debutterà l’1 novembre e starà in scena, solo a MIlano, fino al 27 dicembre.
