Torino piange la scomparsa di uno dei suoi figli più brillanti nel panorama teatrale italiano: è morto all’età di 82 anni Gian Mesturino, poliedrica figura la cui carriera ha abbraciato ruoli di attore, scenografo, autore teatrale e architetto.
Nato nel piccolo comune di Solonghello, Mesturino ha dedicato la sua vita al teatro, combinando la sua formazione da architetto con la passione per le arti sceniche. Dopo gli studi in architettura e le prime esperienze alla Rai come scenografo, ha trovato la sua vera vocazione al Teatro Stabile di Torino, dove ha conosciuto Germana Erba, che sarebbe diventata sua compagna nella vita e nel lavoro.
Insieme a Germana Erba, ha dato vita a un vero e proprio impero teatrale torinese, acquisendo e ristrutturando il Teatro Erba, il Teatro Alfieri e il Teatro Gioiello. In questi spazi, Mesturino ha saputo mettere a frutto le sue competenze di architetto, curando personalmente gli interventi di ristrutturazione per ottimizzarne acustica e funzionalità.
Ma è forse nel ruolo di Gelindo che Mesturino ha lasciato l’impronta più profonda nella tradizione culturale piemontese. Per oltre cinquant’anni, ha dato vita a questo personaggio del teatro popolare natalizio, diventando un punto di riferimento per generazioni di torinesi. La sua ultima interpretazione di Gelindo, nel dicembre 2024 al Teatro Erba, rimarrà nella memoria come testimonianza della sua dedizione all’arte teatrale.
Il suo impegno nella formazione dei giovani si è concretizzato nel ruolo di preside del Liceo Germana Erba, dove ha contribuito a plasmare il futuro delle arti performative. Nel 2022, pur cedendo la gestione dei teatri Alfieri e Gioiello, ha mantenuto la direzione del Teatro Erba, continuando fino all’ultimo a essere protagonista della vita culturale torinese.
L’eredità artistica di Mesturino continua attraverso sua figlia Miriam, affermata attrice di teatro e televisione, testimonianza di come la passione per il palcoscenico sia diventata una tradizione di famiglia.(Fonte lastampa.it)
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