Martedì è morta a 80 anni Françoise Hardy, cantante francese che negli anni Sessanta divenne famosissima in tutto il mondo e contribuì alla costruzione dell’estetica della cultura pop di quegli anni. La morte è stata annunciata sui social network dal figlio Thomas Dutronc, nato dalla relazione di Hardy con il cantante e attore francese Jacques Dutronc.
Hardy nacque a Parigi il 17 gennaio del 1944 e iniziò a suonare la chitarra dopo essersela fatta regalare quando aveva diciott’anni imparando a suonarla da sola. Nel 1962, dopo un primo 45 giri, registrò una canzone d’amore che sarebbe diventata la più celebre di tutta la sua carriera, “Tous les garçons et les filles”. Hardy la cantò per la prima volta in televisione il 28 ottobre di quell’anno, mentre i francesi seguivano gli aggiornamenti sul referendum per l’elezione diretta del presidente della Repubblica: fu un successo, finì col vendere più di due milioni di copie in tutto il mondo rendendo famoso il suo stile di canzoni sentimentali, poi molto imitato.
Nel 1963 Hardy partecipò all’Eurofestival (quello che oggi è l’Eurovision Song Contest) con “L’amour s’en va”, arrivò quinta e a novembre di quell’anno cantò per la prima volta all’Olympia di Parigi.
Nel 1965 cantò al Savoy Hotel di Londra partecipando al periodo della cosiddetta Swinging London: incontrò i Beatles, i Rolling Stones, indossò le minigonne di Mary Quant e la sua canzone “All over the world” restò nella classifica inglese per 15 settimane. Nel 1967 decise di fondare una propria etichetta discografica (Asparagus). Pubblicò diversi album, in Francia e all’estero cantando, oltre che in francese, anche in inglese, italiano, spagnolo, tedesco canzoni di grande successo.
Nel 1968, il suo manager le propose di fermare il tour per un anno, per potersi dedicare alla scrittura di nuove canzoni e a nuove registrazioni. Lei trasformò questa sospensione da temporanea in definitiva decidendo di ritirarsi dalle scene e di non tenere più concerti dal vivo.
Nel frattempo ebbe corteggiatori molto famosi: Bob Dylan (che compose un poema per lei: For Françoise Hardy at the Seine’s Edge), Mick Jagger (che in un’intervista la definì la sua “femme idèale”) e David Bowie. Collaborò con Serge Gainsbourg e Iggy Pop.
Nel 1966 partecipò anche al Festival di Sanremo (cantando con Edoardo Vianello) e cantò “La maison où j’ai grandi”, cover di “Il ragazzo della via Gluck” di Adriano Celentano. Nel 1981 si sposò in Corsica con il cantautore Jacques Dutronc e raccontò la sua vita in un libro: Le désespoir des singes… et autres bagatelles. Recitò anche in diversi film: tra gli altri, Il maschio e la femmina di Jean-Luc Godard, Grand Prix di John Frankenheimer, Chissà se lo farei ancora di Claude Lelouch. (Fonte:ilpost.it). Girò anche alcuni film di genere musicarello.
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