Una delle più belle voci del teatro italiano, Donatella Pandimiglio, dopo il grandissimo successo della scorsa stagione con il Concerto Tributo a Barbra Streisand Timeless Barbra, decide quest’anno di rendere omaggio alla più straordinaria voce femminile italiana: Mina. L’appuntamento è al Teatro Ghione di Roma per due sole repliche: 27 e 28 gennaio. La Pandimiglio presenterà in questo spettacolo la sua versione di un bellissimo brano del cantautore Bungaro e si divertirà a “giocare” con il repertorio intramontabile della Tigre di Cremona, alternando anche rivisitazioni su cover condivise negli anni anche da lei, cosa che le accomuna in un eclettismo di generi. Dedicherà anche un ricordo al grande regista Antonello Falqui, cui sicuramente Mina deve molto del suo successo e della sua popolarità. In scena con lei una fortissima band e altre sorprese. Mina ha incarnato il modello del talento e della diva dello spettacolo sulle scene, in televisione e nei suoi dischi. Ha fatto la storia della televisione italiana negli anni ’60 e ’70 per poi decidere di non apparirvi più. Ha interpretato le canzoni di successo che hanno accompagnato la vita quotidiana degli italiani per 60 anni. Mina pubblica un lavoro discografico inedito ogni anno. Oggi è forse l’unico caso al mondo di un artista che non si concede ai media (infatti non rilascia interviste e non fa né recital né apparizioni pubbliche da più di 40 anni) rimanendo al primo posto in classifica ogni volta che pubblica un nuovo disco. Con l’ironia che il suo “talento totale” le ha costantemente assicurato, Mina, già da molti anni prima che si parlasse di “look”, ha sempre giocato con la sua immagine, stravolgendola nelle copertine dei suoi dischi, che sono anche state oggetto di mostre nei musei italiani. Donatella Pandimiglio col suo target di Diva teatrale e di voce incredibile e versatile farà rivivere quei momenti magici dei live della grande Mina senza voler cercare in alcun modo di paragonarsi ma solo rendendole omaggio da grande interprete.
Saranno rievocati, in occasione dei 70 anni della televisione italiana, programmi memorabili come Studio Uno: varietà televisivo che è stato tra i più importanti programmi d’intrattenimento della storia della Rai. Ideato dal decano degli autori televisivi Antonello Falqui e da Guido Sacerdote, andò in onda dal 1961 al 1966.
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