"Altrove è la magia di elevarsi sopra ogni cosa. E’ il luogo che differisce da ciò che tempo e destino hanno scelto per noi prima ancora di venire al mondo. Nel silenzio di un abbraccio, nel calore vicendevole degli amanti, è lì che si svela il codice dell’Altrove". Così Michele Terralavoro presenta il suo album intitolato appunto "Altrove". Michele è un artista maturo nonostante la giovane età (classe 1991), perché il suo bagaglio artistico spazia dalla danza alla scrittura, dalla recitazione alla musica. Lo ricordiamo nei cast di “Gypsy” con Loretta Goggi, “La Bella e La Bestia”, “Don Bosco il musical”, ed in svariate esperienze televisive. Il singolo Altrove è anche il brano più importante, perché descrive il coraggio di dire Ti Amo, senza aspettarsi nulla indietro. La musica, come la vita, è un viaggio e ogni sua caduta rappresenta l’alibi per abbandonare la corsa, ma non per Michele che vede in esse l’opportunità di risollevarsi rafforzato. Il dolore ti forgia e ti rafforza, le scorciatoie ti rammolliscono. Su questo principio il musicista romano ha costruito la sua carriera, e prima ancora la sua stessa vita. Il dolce arpeggio di pianoforte in apertura sembra un eco distante delle onde della vita. Un tema perfetto per fotografare il tempo infinitesimale di un gioco di sguardi: la finestra verso l’altrove. "Altrove come sinonimo di silenzio, di panoramica dall’alto, di sguardo reciproco che sa di infinito – dice Michele – Perché a volte il destino sa essere il dolce balsamo ai dolori della vita".