Mickey Rooney deve far ripartire la sua carriera nello show business, in caso contrario morirà "in pochissimo tempo". Lo ha detto ieri alla Cnn Michael Augustine, avvocato del novantenne celebre attore hollywoodiano, indimenticabile interprete di numerosi musical (a fianco spesso di Judy Garland) e poi di grandi film "cult" come "Capitani coraggiosi" e "Colazione da Tiffany". "Lui è disponibile, utilizzabilissimo sul mercato – ha detto l’avvocato – e vogliamo farlo lavorare". La difficile situazione di Mickey Rooney era salita alla ribalta nazionale quando lui stesso ne aveva rilasciato una drammatica testimonianza al Congresso all’inizio del mese, nella quale aveva dichiarato che i membri della sua famiglia avevano preso il controllo della sua vita rendendolo "spaventato, deluso e arrabbiato". Il giudice Goetz aveva allora emesso un ordine restrittivo imponendo a Christopher Aber, il figlio della moglie di Rooney, di stare lontano almeno 30 chilometri dall’attore. Gli avvocati di entrambe le parti avevano però dichiarato di essere vicine a un accordo che rimuovesse il provvedimento. L’avvocato del figliastro, John O’Meara, aveva avanzato l’ipotesi di una tutela legale su Rooney che estromettesse Aber dagli affari dell’attore, sostenendo che avrebbe potuto "avvicinare la famiglia alla pace", pur ammettendo che "gli affari di famiglia hanno bisogno di tempo per poter essere risolti". La moglie di Rooney, Jan, in una lettera ufficiale al giudice, ha dichiarato che lei non era inizialmente d’accordo che il marito fosse posto sotto tutela, ma ora è invece convinta di sì. La disposizione potrebbe aiutare "a restituire la pace alla mia famiglia" e spianare la strada a Rooney per "potersi esibire, da solo e con me". Mickey e Jan Rooney si esibiscono occasionalmente come duo musicale, incluso lo scorso giugno in uno spettacolo omaggio nel primo anniversario della morte di Michael Jackson.