Domani, Venerdì 31 maggio alle ore 20.00, al Teatro Guanella di Milano (Via Giovanni Duprè, 19) debutta “Wait – Il Musical”, lo spettacolo con la regia di Claudio Raimondo, prodotto dal CPM Music Institute, la Scuola di Musica fondata e presieduta da Franco Mussida, e l’associazione Le Belle Arti.
Con la direzione artistica di Franco Mussida (Fondatore e Presidente del CPM Music Institute), Davide Mesfun (collaboratore dell’associazione Kayros di Don Claudio Burgio che supporta e dà alloggio a minori segnalati dal Tribunale per i Minorenni e dai servizi sociali) e Nicola Danè, Wait – Il Musical è un progetto sociale che vede il CPM Music Institute collaborare con ragazzi provenienti da contesti fragili, minori affidati per giustizia e studenti dell’Università Bicocca, tutti uniti per portare alla ribalta temi importanti e dare un segno di speranza.
Il musical mette in scena la storia di dieci ragazze e ragazzi che aspettano un certo Davide a teatro. Nel frattempo giocano, recitano, litigano, si scontrano, cantano e rappano. Davide, come un Godot post-moderno, non arriva mai e, alla fine della giornata, la scena non è più la stessa.
Scritto insieme ai giovani attori ed ispirato alle loro esperienze, il testo del musical tocca temi delicati, come il suicidio, l’integrazione, la diffusione dell’uso di armi fra i giovani, e lo fa a tratti sotto forma drammatica a tratti in forma di farsa.
“Per le cose impossibili siamo già attrezzati, per i Miracoli ci stiamo attrezzando”. Wait, questo musical fuori norma interpretato da una trentina di ragazzi, sta in mezzo tra queste due opzioni estreme – dichiara Franco Mussida – per via di alcune sfide al limite. La prima è stata dare massimo credito alla “non professionalità” dei ragazzi protagonisti, alle loro tante fragilità personali e sociali che stanno a sandwich tra legalità e illegalità. Convincere ciascuno dei personaggi a crederci e a fare il protagonista della loro stessa storia di vita. Wait sta in mezzo tra l’impossibile e il miracolo in quanto è stato creato solo sulla speranza, senza alcun copione, con Nicola, Claudio e Davide che facevano da trascrittori e traduttori di emozioni in parole e gesti, in un tempo quasi impossibile per una produzione di questa natura. Ci sta in mezzo perché ha compensato tutto con il cuore, la dedizione, la generosità, la professionalità di musicisti ed educatori. A Wait ci ha lavorato tanta brava gente dello spazio Polline. Tanti ragazzi del CPM: cantanti, compositori, autori, arrangiatori, i musicisti della Band, di cui vado fiero e orgoglioso. Le Associazioni e Paolo, che con Davide e me, conosce ed ha frequentato le galere da decenni a vario titolo, anche da detenuto. Wait è un momento artistico unico, di massima sincerità e di speranza. Il lavoro rimarrà nel cuore di chi lo ha creato ed interpretato. Ma soprattutto del pubblico che ne assimilerà le forti emozioni. Ci auguriamo di cuore che possa proseguire ben oltre venerdì, ne ha tutte le qualità. Wait è anche il regalo che il CPM Music Institute fa a se stesso per festeggiare i suoi primi 40 anni di vita!»
Con la direzione artistica di Franco Mussida e la direzione musicale di Giuseppe Seccia, le musiche sono state composte dagli allievi del CPM Music Institute: Andrea Colombo, Andrea Panigoni, Angelo Ligrone, Carloalberto Viani, Caterina Rebesani, Davide Mettifogo, Giacomo Gagliardini, Giovanni Minelli, Marco Pezzali, Michela Lettini, Giorgia Serafini, Irene Pellegrini, Nicolò Caliari, Matteo Lambo, Sergio Marinelli, Simone Mangialenti, Riccardo Clerici e Rita Elena Nisticò.
E saranno sempre gli allievi del CPM Music Institute, coordinati da Lorenzo Niniano e Susanna Lecce, a eseguire dal vivo le composizioni. Sul palco la band composta da Daniele Bressani (batteria), Alberto Pantaleo (basso), Giacomo Gagliardini, Lorenzo Niniano (chitarre), Giacomo Gulino, Alessia Maiuzzo (tastiere) e Kevin Amorino (violino) e accompagnata da Andrea Colombo, Asia Boccascino, Caterina Rebesani, Giorgia Serafini, Giovanna Bravato, Marta Giaccardi, Rita Elena Nisticó e Susanna Lecce (voci).
Lo spettacolo si inserisce nell’ambito della rassegna “Musicami” con il contributo di Fondazione di Comunità Milano.
Il CPM Music Institute (riconosciuto Istituto di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica dal MUR) vanta un programma didattico ricco e articolato di corsi specializzati nella formazione strumentale, vocale e professionale curati da insegnanti professionisti (Basso, Batteria, Canto, Chitarra, Pianoforte&Tastiere, Tecnico del Suono, Composizione Pop Rock, Electronic Music Producer, SongWriting, Arpa, Fiati e Violino Pop Rock) e propone percorsi Accademici, Pre-Accademici, Multi e Mono Stilistici, Individuali (AFAM, BAC, Diploma, Certificate, Individuali e Master). È inoltre possibile intraprendere il triennio e il biennio per conseguire il Diploma Accademico di 1° e 2° livello, titoli equivalenti ad una Laurea triennale e magistrale, riconosciute sul territorio nazionale e in tutti i Paesi Europei.
Molti di coloro che hanno studiato al CPM lavorano oggi in orchestre prestigiose, suonano e cantano come coristi o musicisti all’interno di band di importanti artisti (da Laura Pausini ad Ermal Meta), altri hanno intrapreso carriere artistiche proprie (tra i quali Mahmood, Chiara Galiazzo, Renzo Rubino, Tananai, Assurditè, Lucrezia, Chiamamifaro).
Dal 1988 si occupa anche di portare la Musica in luoghi estremi, la più recente iniziativa è CO2 “Controllare l’odio” che consiste nell’installazione di speciali audioteche di sola musica strumentale divisa per stati d’animo, attive in 10 carceri italiane (Milano, Opera, Monza, Torino, Alessandria, Roma, Napoli, Venezia, Genova, Bologna). Realizza progetti musicali educativi per il sociale, come le attività educative inserite nei programmi di recupero della Comunità di San Patrignano (dove è presente anche un’audioteca attiva), e per l’industria, come la progettazione di una radio di qualità per il circuito NaturaSì, per la cultura, con la partecipazione al Premio Campiello Giovani e al Festival Giffoni.
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