“A Chorus Line Italia” in quarantena

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Scritto da: Redazione • 4 Maggio 2020
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Ce lo aveva anticipato Pamela Pagano nella diretta Instagram di mercoledì scorso. Fabrizio Angelini ha “riunito a distanza” i cast di tutte le edizioni italiane di “A Chorus Line” (quasi al completo …) per un video davvero imperdibile. Ecco come lo presenta lo stesso Fabrizio:
Suggestionato dal video del cast americano di A Chorus Line 2006 in quarantena, ho pensato: facciamolo anche noi!
Ma sono andato oltre, cercando di coinvolgere interpreti di tutti i cast italiani, dal 1990 allo scorso anno. Non sono riuscito a rintracciare tutti purtroppo, ma ben 77 hanno risposto all’appello. Performer italiani tra i 23 e i 64 anni (chi è stato danzatore lo è per tutta la vita) hanno partecipato con entusiasmo, spedendo video da tutta Italia e dall’estero, dove vivono o lavorano (Parigi, Londra, Duisburg, Miami, San Diego, New York, Amburgo, Vienna, Barcellona…). A loro si sono aggiunti Saverio Marconi, Michele Renzullo e Chiara Noschese, che in momenti diversi hanno determinato la presenza di A CHORUS LINE in Italia e che ringrazio, così come ringrazio il pianista accompagnatore M° Marco Bosco e la mia “maestra” di editing-video Serena Mastrosimone. E non posso non inviare un saluto a Baayork Lee, che “è” A CHORUS LINE, e i suoi assistenti Peter Barry e Luis Villabon.
Abbiamo danzato nei soggiorni, nei balconi, nei terrazzi degli appartamenti e in quelli condominiali, nei giardini e nei cortili sotto casa, perfino sui letti…. Abbiamo spostato divani e tavoli per fare spazio, rispolverato la coreografia in alcuni casi un po’ arrugginita (per alcuni dopo 30 anni era il minimo…), faticato e sudato per essere al meglio, non senza un po’ di fiatone, acido lattico e qualche contrattura…
L’abbiamo fatto anche pensando al domani di questo momento inaspettato e incredibile, in attesa che riaprano i Teatri (non senza un po’ di apprensione, e chi è del mestiere SA) per poter tornare a danzare, cantare, recitare e suonare dove effettivamente vorremmo tutti stare: il palcoscenico. Che la danza dunque sia propiziatoria per l’inizio della FASE 2, per il nostro lavoro e per tornare ad abbracciarci.
Mai come in questo periodo di isolamento è stato importante ritrovare quel filo che unisce la Chorus Line Family in Italia ma anche al resto del mondo, per sentirci un tutt’uno, legati non solo da una stessa coreografia, ma anche da un’esperienza in comune che in qualche modo ci ha segnati. Perché il mondo si divide tra chi ha fatto A CHORUS LINE e chi non l’ha fatto.
Noi l’abbiamo fatto.
Buon divertimento!

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