30 anni Rancia: la mostra

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Scritto da: Redazione • 11 Luglio 2013
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Una mostra consiste nel lasciarsi guardare, spiare da vicino, toccare, affinché ciò che era stato solo sognato da lontano divenga realtà. Una realtà che non perde il suo fascino, che si lascia scoprire nel momento stesso in cui instaura una nuova relazione con il suo pubblico. Spettatori che avevano visto le cose in un’altra forma, ora le osservano proiettate in una dimensione diversa. Ciò è vero per un quadro, ma acquista ancora maggior valore per una scenografia teatrale, per un costume, per un bozzetto o un figurino, per una foto, uno spartito musicale, una lettera privata che diventano patrimonio pubblico e, in quanto tale, collettivo. Elementi che, di solito, il pubblico o non vede perché fanno parte della costruzione di uno spettacolo, oppure scopre dalla sua prospettiva, con lo sguardo di chi siede in platea. Questa mostra per i trent’anni di Compagnia della Rancia intende anche far avvicinare i tanti spettatori che hanno amato il suo lavoro ad alcuni aspetti del dietro le quinte. Poter addirittura camminare dentro alla finzione pura – e nella sua purezza capace di incarnare una verità tutta particolare – del teatro e del suo farsi, nel segno di un alto artigianato che sconfina sempre nella creazione artistica, significa avvicinarsi ancora di più a un mondo che ci appartiene fin dalle origini, in quanto il teatro (tanto più quello musicale) è forma privilegiata di espressione umana dai suoi albori. Da quando il teatro nasceva, andando a braccetto con il rito: una cerimonia laica che ancora oggi celebriamo in tutte le sue forme, e al cui interno la Compagnia della Rancia da trent’anni testimonia una presenza costante, geniale, amatissima.
Un corpo a corpo, sensoriale ed emozionale, con gli oggetti e con le immagini. E’ ciò che la mostra chiede agli spettatori, invitandoli a ripercorrere una storia che appartiene per genesi a questo territorio, da dove è partita, diventando grande, internazionale, punto di riferimento. Non è stato per niente semplice isolare i momenti, scegliere cosa esporre, nel tentativo di essere più completi ed esaustivi possibile. Ma l’oggettività, in questo caso, c’entra poco. E’ stata affidata, per scelta precisa, ai tanti pannelli didascalici, come fossero un solido muro su cui appoggiarsi. Per il resto, il viaggio è puramente un invito a lasciarsi andare alle emozioni, vivificando i ricordi attraverso gli elementi scenici e gli spezzoni video per chi a questi spettacoli ha assistito, oppure cercando di ricostruire con la fantasia scene mai viste, ma spesso immaginate dai racconti ascoltati o dalle cronache lette. Perché la Compagnia della Rancia al centro delle vicende teatrali ha sempre saputo collocarsi, lasciando un segno che diventa memoria collettiva.
Un segno che è stato il concretizzarsi di un sogno: raggiungere il centro del mondo dalla periferia più nobile. Saverio Marconi, Michele Renzullo, Tommaso Paolucci sono il vertice di un sistema che conta, nel tempo, oltre un migliaio di collaborazioni, in tutti i settori dello spettacolo. Laboratorio, sicuramente, di un nuovo modo di intendere, affrontare e restituire il musical (o teatro musicale?), la Compagnia della Rancia è anche un metodo per cogliere il teatro sotto i suoi diversi, e complessi, punti di vista. Ha saputo portare Broadway in Italia senza intaccarne la natura, ma ha saputo anche, recentemente – quasi un ritorno alle origini di quel teatro intorno a cui nel 1983 la formazione si costituì – affrontare alcune difficili prove nella prosa, restituendo vita vera ai testi. E’ stato possibile, tutto questo, grazie all’incrollabile fiducia che la Compagnia della Rancia ha messo nella sua opera. Una fiducia cementata nei rapporti personali, un credere nel significato profondo dell’essere gruppo, un guardare tutti nella stessa direzione per portare a casa il risultato. E’ il segreto del teatro. Un segreto che con questa mostra si svela per diventare tesoro.

Pierfrancesco Giannangeli

La mostra si trova presso il Castello della Rancia a Tolentino (MC)

E’ aperta fino al 6 ottobre con il seguente orario:

h. 9.00-13-00; 15.00-19.00.
Tutti i giorni, lunedì escluso.

Aperture speciali:
Tutti i venerdì da luglio a ottobre: h. 9.00-13-00; 15.00-19.00; 21.00-24.00

 

Foto in alto: i fondatori Tommaso Paolucci, Saverio Marconi e Michele Renzullo

Foto in home: Giampiero Ingrassia nella prima edizione de "La piccola bottega degli orrori"

Foto sotto: Saverio Marconi e Michele Renzullo

più sotto il pannello con i ringraziamenti a tutti coloro che hanno fatto parte della Compagnia.

 

Saverio Marconi e Michele Renzullo

 

Compagnia della Rancia

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