E’ morta a Roma Rossella Falk. Aveva 86 anni. L’attrice – vero nome Rosa Antonia Falcazappa – si è spenta all’ospedale San Giovanni, nella capitale. E’ stata una delle grandi signore del teatro italiano, definita "la Greta Garbo italiana". Nata a Roma il 10 novembre del 1926, figlia di un colonnello, si era diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica e aveva iniziato a lavorare in teatro alla fine degli anni Quaranta. Il debutto nel 1948, alla Fenice di Venezia, come figliastra in Sei personaggi in cerca d’autore. Dal 1951 al 1953 aveva fatto parte della compagnia Morelli-Stoppa e nel 1954 era stata tra i fondatori della Compagnia dei Giovani, insieme a Romolo Valli e Giorgio De Lucco, un nucleo originario al quale si aggiungeranno Tino Buazzelli, Annamaria Guarnieri, Elsa Albani. Resta con i Giovani fino all’inizio degli anni Settanta, quando il gruppo si scioglie per mancanza di fondi. Fra le sue interpretazioni,diretta dai più importanti registi italiani, da Luchino Visconti a Franco Zeffirelli, da Orazio Costa a Giancarlo Cobelli, fino a Giuseppe Patroni Griffi che la considerava sua musa ispiratrice, si ricordano La bugiarda (1955), D’amore si muore (1958), Sei personaggi in cerca d’autore (1963), Tre sorelle (1964), Il gioco delle parti (1966), Metti una sera a cena (1967), L’amica delle mogli (1968), La signora dalle camelie (1975). Nel 1980 portò sulle scene italiane, insieme ad Ivana Monti, il musical "Applause" di Adolph Green e Betty Comden, interpretato a Broadway da Lauren Bacall. Ha sempre privilegiato la carriera teatrale rispetto a quella cinematografica, anche se si è concessa alcune interpretazioni, come "8 e 1/2" (1963) di Federico Fellini o "Io la conoscevo bene" (1965) di Antonio Pietrangeli, e uno girato ad Hollywood, il cupo "Quando muore una stella" (The Legend of Lylah Clare, 1968) di Robert Aldrich. La popolarità televisiva giunse con lo "sceneggiato" "Il segno del comando" (1971).