Dal 18 ottobre 2012 al 27 gennaio 2013 (dopo alcune preview attualmente in corso) al Teatro Nazionale di Milano scoppia "La febbre del sabato sera", la nuova produzione targata Stage Italia, consociata del colosso olandese leader europeo nella produzione di musical. Con 8 repliche settimanali, La febbre del sabato sera ci farà rivivere la leggendaria era della disco nella New York anni ‘70, tra pantaloni a zampa di elefante, camicie dalle fantasie psichedeliche e stravaganti acconciature, sulle leggendarie hit dei Bee Gees, da Stayin’ Alive a Night Fever a You should be dancing, dalla colonna sonora del celebre dance-movie diretto nel 1977 da John Badham. Il suggestivo impatto scenografico, caratterizzato da cambi di scena rapidi e inaspettati e un’orchestra dal vivo, contribuiranno a ricreare la magica atmosfera del film.
LA TRAMA
Tony Manero è un giovane che vive nella degradata periferia newyorchese di Bay Ridge, con la sua famiglia di immigrati di origine italiana. Lavora come commesso in un colorificio, ma il sabato sera cambia pelle e diventa il re della discoteca Odissey 2001. Questo è il luogo di ritrovo dove va a ballare con gli amici, i popolari "Baroni" Joey, Gus, Double J, Bobby e con la sua amica di infanzia e partner di danza Annette. Una sera nel locale Tony incontra l’affascinante Stephanie e si sente subito attratto da lei. Alla sala prove di Dj Monti, disc-jockey dell’Odissey, Tony rivede Stephanie e, nonostante la freddezza iniziale, riesce a uscire con lei e scoprire che ha un lavoro a Manhattan dove anche lui spera di trasferirsi. Tony convince la ragazza a ballare con lui al Disco Champions Contest, l’imminente gara di ballo dell’Odissey, e annuncia ad Annette, da sempre innamorata di lui, di avere una nuova partner. La coppia viene proclamata vincitrice, anche se Tony è convinto che una coppia di danzatori portoricani sia stata penalizzata per ragioni razziali e decide di consegnare loro il premio. Stephanie intanto si è trasferita definitivamente a Manhattan e, dopo un litigio, gli fa credere di averlo preso in giro e di non provare nulla per lui. Tony inizia a riflettere sulla propria vita e sul proprio futuro e, dopo eventi tragici che coinvolgono i suoi amici e essersi riconciliato con Stephanie, decide definitivamente di lasciare il suo quartiere per ricominciare da capo a Manhattan.
IL CAST
Ad interpretare Tony Manero nel ruolo che fu di John Travolta, sarà Gabrio Gentilini, un giovanissimo talento nato in provincia di Forlì, scelto tra oltre 2000 candidati provenienti da tutta Italia. Gentilini, classe 1988, di un anno più giovane di John Travolta quando interpretò nel 1977 questo indimenticabile film generazionale è al suo primo ruolo da protagonista. Accanto a lui altri giovani artisti che interpreteranno i ruoli principali: Marina Maniglio (Stephanie Mangano), Laura Panzeri (Annette), Filippo Strocchi (Dj Monti), Lucianna De Falco (Flo Manero), Sebastiano Vinci (Frank Manero sr. / Fusco), Giacomo Buccheri (Frank Manero jr. / Jay), Massimiliano Pironti (Bobby C.), Luca Santamorena (Double J.), Giuseppe Verzicco (Joey) e Samuele Cavallo (Gus).La regia italiana di questo nuovo allestimento italiano è di Carline Brouwer, mentre l’adattamento di testo e liriche in italiano è a cura di Franco Travaglio. Chiara Noschese già Casting Director, svolgerà per il nuovo show il ruolo di Regista Associato e Acting Coach.
Le scene e i video sono di Carla Janssen Hofelt, i costumi di Cocky Van Huijkelom, il disegno luci di Andrew Voller, il disegno fonico di Jeroen Ten Brinke, parrucche e trucco di Sjoerd Didden. Infine le coreografie sono firmate da Chris Baldock.
LE MUSICHE
A creare la leggenda de La febbre del sabato sera anche le famosissime hit dei Bee Gees, Stayin’ Alive, Night Fever e You should be dancing, che compongono la colonna sonora prima del film e poi del musical, presentato in anteprima mondiale a Broadway nel 1998 e subito diventato un successo. Per la trasposizione teatrale, prodotta sempre da Robert Stigwood, Barry e i suoi fratelli gemelli Robin e Maurice Gibb scrissero il nuovo brano Immortality, per raccontare ancora meglio la passione e la voglia di libertà che sono al centro della storia raccontata nella pellicola cinematografica. Gli arrangiamenti musicali sono di Phil Edwards e Nigel Whright, il direttore musicale è Simone Manfredini e il programmatore musicale è Lee McCutcheon.
I COSTUMI
60 sono le parrucche create appositamente per lo spettacolo in 6 mesi di lavoro, grazie ad uno studio approfondito del periodo storico e delle mode del momento, il tutto reinterpretato per le esigenze dello spettacolo. Tony Manero sarà l’unico personaggio in scena ad avere dei costumi assolutamente simili a quelli di John Travolta nel film. I costumi degli altri personaggi, invece, hanno un design completamente originale, con uno stile moderno e realizzati con elementi originali recuperati in mercatini vintage di tutta Europa e con elementi sartoriali creati appositamente per lo spettacolo.