Un album con una dimensione pop, influenze elettroniche e r’n’b. Giulia Ottonello, dopo il successo nel musical "Cats" e prima di affrontare il nuovo musical "Frankenstein Junior", ha realizzato "I miei colori", album in uscita in autunno e già anticipato dal brano "Playboy", in rotazione nelle radio e disponibile su I-Tunes. Scritto dalla stessa Ottonello con Stefano Cabrera (violoncellista dei Gnu Quartet), "Playboy" a un primo ascolto può apparire una semplice e moderna canzone pop; in realtà è un brano di denuncia. Come Giulia a dichiarato a Musicalnews "Racconta di un momento storico di grande crisi, di mancanza totale di diritti e profondità d’animo, di come sia fin troppo spesso immaginata una giovane donna e di come si debba muovere nel sistema della nostra società se vuole riuscire a fare carriera e ad avere successo. Racconta l’immagine distorta della donna che ci ha regalato il nostro Bel Paese ed in parte anche il resto del mondo. Io sono per l’amore, per la pace, per l’ uguaglianza. Ogni essere vivente in questo mondo ha il diritto di vivere in base a questi principi". Sotto vi proponiamo il videoclip che ha utilizzato fra le location anche il Gay Pride di Roma.
Playboy, playboy, playboy
playboy, dai che ce la fai diventerai ragazza playboy
sfilando il mio baby doll al primo provino che ho
tutta coperta di schiuma
mi sento regina e padrona
lo so se sarà coniglietta
tu mi stringerai stretta stretta
ma non sono abbastanza rifatta
se il mondo è tutto una tetta.
Playboy un sogno per un giorno
playboy il gloss è il mio documento
playboy conosco il tuo vizietto
playboy tu paghi io non parlo
se essere playmate mi capiterà mai
almeno un posto da valletta è quello che vorrei
super party girl per politici e playboy
è questo il premio che vorrei
Playboy un sogno per un giorno
playboy il gloss è il mio documento
playboy conosco il tuo vizietto
playboy tu paghi io non parlo.
playboy un sogno per un giorno
playboy il gloss è il mio documento
playboy conosco il tuo vizietto
playboy tu paghi io non parlo.