A Roma “Macbeth Musical Tragedy”

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Scritto da: Redazione • 23 Maggio 2012
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Dalla grande opera shakespeariana, una nuovissima avventura musicale e teatrale si prepara ad approdare al Teatro Sistina in anteprima nazionale: "Macbeth Musical Tragedy". Un musical ispirato dal genio di Shakespeare sull’universale vicenda dell’uomo di fronte alle vie del male. Uno spettacolo dalle tinte forti che d’un fiato ci riporta ad un modo oscuro ma nascosto in ognuno di noi. Musica recitazione canto e danza coniugati insieme per raccontarci la fiaba nera del valoroso Macbeth e della sua Lady e di tutti gli altri personaggi coinvolti nella storia. Un cast di 20 performer diretti da Enrico Petronio sulle musiche di Marco Savatteri con le coreografie di Stefano Bontempi e la direzione vocale di Fabio Lazzara. Un’emozione musicale tutta da scoprire ma “preparatevi a vedere nel tuono, nei lampi e nella pioggia!”. Serata unica il 30 maggio alle ore 21.
 

Note di regia

 

Scritto nei primi anni del ‘600, Macbeth appartiene alla fase matura delle grandi tragedie shakespiriane. Shakespeare ha già scritto Amleto e Otello, e di lì a poco scriverà Re Lear. La visione shakespiriana di un mondo-palcoscenico il cui l’uomo-attore è assolutamente solo a dialogo con la propria coscienza, si esplicita qui in un dramma che non a caso è il più corto della produzione del Bardo. Perché il viaggio dentro di sé – alcuni  critici lo hanno chiamato l’ascensore per l’Inferno – nel Macbeth è un viaggio senza fermate intermedie: diretto, veloce, ineluttabile. Sì, dal punto di vista della sola trama, il Macbeth può essere definito la tragedia dell’ambizione. In realtà la tragedia dell’ambizione è molto di più: che cosa succede quando realizziamo veramente in nostri desideri? Quale è il potere dell’immaginazione?  Cosa succede quando siamo messi davanti alla nostra immagine più vera?

Da queste domande nasce uno spettacolo importante in cui la performance è tutto. Un ensamble di venti performer che dà vita a uno spettacolo coinvolgente, magico, onirico, e che si fonda tutto sulla potenza della parola, della musica e della presenza scenica. Macbeth Musical Tragedy segue in tutto e per tutto l’originale shakspeariano, adottando la traduzione di Agostino Lombardo per le scene recitate.

La vicenda si svolge in una scenografia non-scenografia, ossia uno spazio vuoto delimitato solo da fondali illuminati nelle varie tonalità di un eterno tramonto rosso sangue, dove ogni tanto appare una pallida falce di luna, come a dire che il Cosmo veglia supremo sulle vite degli Uomini; spazio vuoto questo che è dunque lo spazio dell’Anima, dove non c’è nulla altro che Noi. E dove non c’è Spazio, non può necessariamente esserci neanche il Tempo. “Su questa riva e secca del tempo” dice il protagonista. I personaggi dunque si muovono per la scena come dei Mostri. Una gestualità esagerata e plastica li fa assomigliare a degli animali. Il canto diventa un grido, un fluire della Coscienza. Tragedia dunque perché sacrificio dell’Uomo sotto la luna del cosmo. E la musica, nata dallo studio attento dell’originale shakespeariano, crea un tessuto soprannaturale per il viaggio della Parola. Insieme alla parola e alla musica, poi, non ultima, la danza: perché testimoni-artefici del Macbeth sono sei animali del Male, sei danzatori (lupo, gufo, serpente, scorpione, gatto, corvo). Shakespeare nomina gli animali del Male continuamente nel testo. Si può dire, rubandone il senso all’antropologia o all’interpretazione della fiabe, che essi siano gli accompagnatori, gli ispiratori, i simboli stessi delle pulsioni sanguinose dei protagonisti, e che infettino – dunque- con la loro danza, i moti dell’Anima.

La storia del guerriero che – stimolato dalla preveggenza delle streghe e spronato dalla volontà ambiziosa della sua Lady – uccide il buon Re Duncan per afferrare la corona, trasformandosi poi in un re-tiranno che fa carneficina di tutti coloro che lo ostacolano… il pozzo di domande esistenziali nel quale sprofonda… l’eterna lotta del Bene contro il Male, della Pietà contro il Delitto…  la Paura, le visioni, il Sovrannaturale… Macbeth Musical Tragedy è uno spettacolo che sposa la potenza grave dell’originale di Shakespeare all’energia contemporanea dell’intrattenimento. Perché non dimentichiamoci che ciò che in quegli anni andava sui palcoscenici del Globe era rock. Tragico, comico, poetico, magico, umano… lo spettacolo era specchio del Mondo. Sono le nostre storie e le nostre vite. 

                                                                                                                                      

Enrico Petronio

 

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