Abbiamo incontrato BAZ, il popolare comico di Colorado, che il prossimo 6 novembre, a Bolzano, debutterà nel ruolo del Cappellaio Matto in "Alice nel paese delle meraviglie il musical", per la regia di Christian Ginepro.
BAZ alias Marco Bazzoni: da Colorado al Musical. Che effetto fa? e sopratutto, ci sarà da ridere?
Sono davvero contento di fare qualcosa di completamente diverso, il musical è sempre stata una mia piccola passione. Nei villaggi facevo finta di fare piccoli musical! E utilizzo per imparare quando studio o canto quelli più famosi. Ridere? Di certo il cappellaio matto si presta a gag comiche: chi mi vedrà non rimarrà deluso.
Molti teatri prestigiosi tra le tante date del nuovo tour: la tua popolarità televisiva sarà certamente un valore aggiunto per lo spettacolo; da un punto di vista artistico come ti porrai con i tuoi compagni di viaggio?
Assolutamente alla pari, anzi….ho da imparare sicuramente da chi lo fa di mestiere!
Il vulcanico Christian Ginepro, un tipo esigente, firma la regia di Alice. Porterai parte del tuo personaggio nel Cappellaio Matto? Che Cappellaio vedremo?
No, Baz non ci sarà ma di certo userò tutte le armi del mio bagaglio comico.
Abbiamo letto che da sempre hai una passione per il Musical, è vero? Quali sono i tuoi riferimenti?
Il mio preferito è Jesus Christ Superstar, musicalmente imbattibile!
E’ un anno importante per te. Al cinema con Vincenzo Salemme, ora Alice. Che esperienza è stata il cinema?
Mi sono divertito molto durante le riprese. E poi sono sempre stato un grande appassionato di cinema! Un’esperienza da ripetere, senza dubbio.
Si studia per diventar grandi? Cosa ti aspetti da questa esperienza con il Musical?
SI studia continuamente: chi si ferma è perduto soprattutto in questo mestriere. Questo musical è un’opportunità per me, posso far vedere un altro lato di Marco Bazzoni. E mi aspetto grande divertimento in una simile esperienza così diversa rispetto a ciò che sono abituato fare!
Cosa ti senti di dire ai tanti ragazzi che ti seguono con affetto?
Grazie! Credo sia impagabile ricevere continue manifestazioni d’affetto per strada, su Internet, in teatro e in televisione. Mi sento molto fortunato.
