"Musical in Bocconi" è il titolo dello spettacolo che alcuni studenti hanno messo in piedi tra una lezione e una laurea. Si va in scena in aula magna, giovedì 3 aprile alle ore 21. Ecco come i protagonisti illustrano l’esperienza sul quotidiano telematico dell’Università:
Musica e parole. Balli e storie d’amore. Esami e legami d’amicizia. Sono tanti gli elementi che si incrociano, proprio come in un film. O meglio, come in un musical. Solo che, questa volta, non si riesce a capire se la storia più bella si svolga sul palco o piuttosto sia quella, nascosta, che ha reso possibile tutto questo.
Già, perché “Musical in Bocconi”, che si appresta ad andare in scena sul palco dell’Aula Magna dell’Università Bocconi nella serata del 3 di Aprile, è un’opera molto particolare, più che nel suo svolgimento, con brani tratti da alcuni dei musical più di successo e alcune canzoni pop del panorama internazionale, nel suo essere il frutto dell’impegno e della passione di un gruppo di studenti che, prima di imbarcarsi in questa impresa, non avevano nessuna esperienza, o quasi, in fatto di canto, ballo e recitazione.
Aule e corridoi di via Sarfatti sono stati, nell’intreccio tra palcoscenico e realtà che sembra caratterizzare questa vicenda, teatro di ogni cosa: dalla scelta degli interpreti alla stesura finale della storia, dalla realizzazione di costumi, scenografie e coreografia, alle prove di canto, ballo e recitazione, finendo per diventare, inevitabilmente, anche lo sfondo delle vicende del musical stesso, tra amori, amicizie, speranze, illusioni, difficoltà e successi, fino alla laurea finale del protagonista. Vicende che tanto assomigliano a quella che è la realtà di quasi tutti i ragazzi in età da università.
Tutto è nato con dei provini a cui hanno partecipato una cinquantina di studenti. Tra di loro c’era anche Vanessa, studentessa al primo anno del Cleacc, il corso il laurea in economia per le arti, la cultura e la comunicazione, che tra lezioni e libri di testo era ben lontana dal pensare di mettersi a cantare e ballare. Senonché, proprio il giorno prima dei provini un suo compagno di corso l’ha messa al corrente di quello che ci sarebbe stato l’indomani, facendole accendere una lampadina di entusiasmo. Non ci ha pensato molto: ha semplicemente deciso di seguire l’impeto del momento e provare a cogliere al volo l’occasione: “Ho provato praticamente per tutta la notte le canzoni che avrei portato al provino, mentre i miei genitori dormivano al piano di sopra. Mi sono presentata e mi hanno scelto. E per fortuna hanno preso anche il mio compagno”. Così, nel giro di pochi giorni Vanessa ha trasformato quella che era una sua passione tramandata dalla famiglia di musicisti, in un’opportunità che la vedrà nei panni della protagonista femminile del musical. Che sia l’inizio di una grande carriera da attrice nessuno lo può dire, ma che la storia abbia dei risvolti “da favola”, non si può negare. Meno che mai se si pensa che il Musical per Vanessa non solo è stata anche l’occasione per far sbocciare una vera storia d’amore con Andrea, un altro dei ragazzi contagiati, per restare in tema musicale, dalla “febbre del sabato sera”… made in Bocconi. Anche a scriverlo a tavolino, un copione migliore sarebbe stato difficile da trovare!
Lo stesso discorso vale per Lelio, studente di economia delle Istituzioni e dei mercati finanziari e protagonista maschile del Musical, da due anni nell’Associazione Arte, cultura e teatro della Bocconi, che dopo l’esordio con Trappola per topi di Agatha Christie ha messo in scena ogni anno uno spettacolo teatrale. Lelio è già salito sul palco dell’Aula Magna (e del Teatro di Macerata, dove lo spettacolo Sesso e bugie è andato “in tournée” un paio di anni fa), ma il mettere in scena un vero e proprio musical era un’idea che accarezzava già da tempo. Fino a che il sostegno della professoressa Arianna Brioschi docente dell’Area marketing della Sda Bocconi e vicepresidente del gruppo teatrale e l’incontro con Simone Ferri, il regista, neolaureato al Cleacc, hanno contribuito a rendere possibile la cosa.
“Il far parte dell’Associazione teatrale Bocconi è stato un grosso aiuto”, racconta Lelio. “Mi ha dato l’opportunità di vivere un contatto diretto con l’Università stessa, organizzando, chiedendo permessi e promovendo le nostre iniziative”. Riuscire a realizzare un musical, poi, è stato entusiasmante: “Sotto tutti i punti di vista: organizzativo, di coinvolgimento, e di amicizia”.
“Uno degli intenti”, sottolinea Simone Ferri, “era quello di promuovere il musical come genere all’interno dell’università. Questo al di là di quella trentina di persone straordinarie che sono state coinvolte direttamente nella realizzazione di “Musical in Bocconi”. “Siamo anche andati anche a vedere lo spettacolo Grease messo in scena dalla Compagnia della Rancia, avendo la possibilità di intrattenerci a parlare con il regista. Una bellissima esperienza, che ci piacerebbe potessero fare tutti gli studenti della Bocconi”.
Al di là di quello che succederà sul palco, allora, il musical il suo vero successo l’ha già ottenuto, riuscendo a offrire a chi ha partecipato a questo progetto una nuova occasione di crescita e un grande punto di aggregazione.
“Chi verrà a vederci”, spiega ancora Simone, “deve essere consapevole di venire a vedere uno spettacolo amatoriale fatto da studenti il cui primo obiettivo è sempre stato lo studio. Una delle cose più difficili, ma che per me è sempre stata imprescindibile, è stata proprio quella di far sì che gli impegni relativi a questa avventura non intralciassero lo studio e le scadenze universitarie di ciascuno”. Lo stesso Simone ha dato il buon esempio, riuscendo a preparare lo spettacolo, fare uno stage nel marketing del gruppo Mediaset e a laurearsi.
Sulla pagina del sito dell’Università dedicata al “Musical in Bocconi” ci sono i nomi di tutti i protagonisti di questa bella avventura, anche se per vederli in faccia e apprezzare “dal vivo” il loro impegno, l’invito è per tutti per la sera del 3 aprile in Aula Magna.
Perché mai come questa volta si può dire che comunque vada sarà un successo. Anzi, a dire il vero, un successo lo è decisamente già stato!