Ad un anno dalla scomparsa dell’attore-cantante Gennaro Cannavacciuolo, nella sala gremita del teatro Ghione di Roma, è stata annunciata la creazione dell’Associazione Culturale Gennaro Cannavacciuolo .
Gennaro Cannavacciuolo è stato un talentuoso attore-cantante, noto per la sua poliedricità, il suo rigore scenico e la sua grande eleganza, valori che l’associazione vuole ricordare ma soprattutto promuovere presso le nuove generazioni, tramite l’istituzione del Premio Gennaro Cannavacciuolo . La finalità del premio è quella di dare spazio e sostenere un attore-cantante italiano tra i 18 e 35 anni che si potrà distinguere per capacità espressiva e poliedrica , nonché per una preparazione tecnica o una innata capacità di affrontare il comico, il tragico, il cabaret, la rivista, opere cantate e ballate, quali l’operetta, il teatro-canzone ed il musical, alla stregua di quanto portato in scena da Gennaro Cannavacciuolo.
Un’iniziativa di alto profilo, a stretto contatto con il mondo del teatro e della cinematografia nazionale che vede come primi membri confermati della giuria Pino Strabioli , Luciano Mattia Cannito e Enzo De Caro . Il bando verrà pubblicato a novembre e la serata di premiazione annuale si terrà il 24 maggio con l’esibizione dei candidati finalisti; al vincitore verrà offerto un supporto concreto per i suoi obiettivi professionali.
Chi vuole sostenere l’Associazione e le sue iniziative può iscriversi seguendo le istruzioni sul sito dedicato all’Associazione.
Il 24 e maggio 2022 è improvvisamente scomparso dalle scene Gennaro Cannavacciuolo, noto attore napoletano artisticamente figlio di Eduardo de Filippo e di Pupella Maggio. Ha lasciato nel suo pubblico un grande rammarico ed un gran vuoto nel mondo dello spettacolo. Nato a Pozzuoli, ha trascorso quaranta anni dei suoi sessanta in teatro, in giro per l’Italia e all’estero, interpretando anche ruoli televisivi e cinematografici. Puntuale, rigoroso, raffinato, spiritoso, ha interpretato con estremo impegno e passione i suoi personaggi trasmettendo, con il suo personalissimo stile, sempre forti emozioni. I suoi spettacoli sono stati frutto di lavoro tenace e di minuziose ricerche d’archivio per rivivere anche ricordi di cronache a volte lontane, ripercorse tra invenzioni e citazioni. Estremamente ecclettico, è stato uno dei pochi artisti capace di affrontare il comico, il tragico, la rivista, il cabaret con uno stile inconfondibile in tutti i suoi personaggi.
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