POLEMICHE A EDIMBURGO
Debutta oggi nell’ambito del Festival teatrale di Edimburgo il musical “Jihad“, che ha già scatenato polemiche prima del levarsi del sipario e un gruppo di cittadini ha iniziato una raccolta di firme per impedire che la parodia musicata della guerra santa vada in scena. Tra le canzoni dello show spicca “Voglio essere come Osama” che recita: “Per piacere, fammi diventare come Osama, purché però ci sia Al Jazeera a riprendermi”; a cantarla è Hussein, l’organizzatore di un complotto terrorista, protagonista del musical insieme a un giovane coltivatore di oppio afgano senz’arte né parte. “Il primo ministro dovrebbe condannare il disgustoso ritratto del terrorismo e delle sue vittime fatto dal musical Jihad“, è scritto sul testo della petizione indirizzata al primo ministro Gordon Brown. “L’idea di fare dell’ironia sull’estremismo islamico è estremamente offensiva, specialmente per le sue vittime”. L’autore dei testi, il 24enne inglese Ben Scheuer, laureato a Eton, in un’intervista con l’Observer ha tentato di giustificarsi: “È uno spettacolo in cui si balla e si canta al ritmo di un galoppo sfrenato. Volevamo solo tenere alto il morale in tempi di minacce per la sicurezza”. E in un’altra intervista alla Bbc, ha aggiunto: “Lo spettacolo ha suscitato così tante polemiche perché tocca un argomento molto importante per la nostra vita oggi”. Anche nella locandina dello spettacolo gli autori ribadiscono il loro messaggio: “L’Occidente non sarà sconfitto (di nuovo) finché noi avremo un coro così” (riferendosi alle donne in burqa rosa con fucili e spade ritagliati nel cartone che appaiono nello show). Il produttore James Lawler assicura: “Siamo stati molto attenti a non offendere nessuna religione, e chi mette sotto accusa lo spettacolo dovrebbe solo venirlo a vedere per rendersi conto del suo contenuto”. Il musical dovrebbe restare in scena fino al 26 agosto.