Fausto Cigliano, il più classico degli interpreti napoletani, considerato l’ultimo maestro della musica napoletana, è morto il 17 febbraio a Roma: era ricoverato al Policlinico Gemelli, in seguito a complicanze legate a un problema ai reni che da qualche tempo lo affliggeva. Due giorni prima, il 15 febbraio, aveva compiuto 85 anni. Autore e chitarrista raffinato molto popolare negli anni 50 e 60, Cigliano è stato a lungo un apprezzato custode della melodia partenopea. Solo da qualche anno si era allontanato dalle scene. Per la sua antologia cinematografica della canzone napoletana «Passione», John Turturro lo aveva voluto nel 2009 interprete di «Marzo» ai piedi del Caravaggio al Pio Monte della Misericordia.
Cigliano era nato a Napoli nel 1937, figlio un comandante dei vigili urbani. Perse il padre nel 1952, quando aveva solo 15 anni: da allora la chitarra era diventata la sua inseparabile compagna. Aveva vinto un festival di Napoli negli anni d’oro, nel 1959, con «Sarrà chi sà» insieme a Teddy Reno: quello stesso anno era stato anche a Sanremo, dove sarebbe tornato altre due volte, e dove nel 1964 avrebbe portato il brano «E se domani», diventato poi un successo di Mina. Nel ‘67 era arrivato in finale a «Canzonissima».
Con la sua bella presenza e il tratto sempre signorile da giovane era stato anche attore in film come «Cerasella» e «Guardia , ladro e cameriera» di Steno. In «Identificazione di una donna» di Michelangelo Antonioni è sua la musica della chitarra. Nel brano «Ossessione 70» ci sono tutti i nomi della nazionale italiana di calcio che partecipò ai mondiali del Messico. Nel 2015 il Comune di Napoli lo ha premiato per i 60 anni di carriera, nominandolo ambasciatore della musica napoletana nel mondo. Dal 1957 ha scritto e inciso tantissimo, quelli che allora erano i 78, 33 e 45 giri, spesso in coppia con il maestro della chitarra Mario Gangi, e decine cd di classici napoletani usciti fino ai primi anni 2000.(Fonte: corriere.it)
Del 1957 il film commedia musicale “Classe di ferro” con la regia di Turi Vasile e le musiche di Lelio Luttazzi. Nel 1959 fu nel cast del musicarello “Destinazione Sanremo” di Domenico Paolella.
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