Sconcerto e delusione dei teatri per la nuova chiusura imposta

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Scritto da: Redazione • 26 Ottobre 2020
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In seguito alla chiusura imposta a teatri e cinema dall’ultimo DPCM firmato dal Premier il 24 ottobre, l’ATIP – Associazione Teatri Italiani Privati presieduta da Massimo Romeo Piparo esprime grande sconcerto e delusione in una lettera indirizzata oggi al Presidente del Consiglio Conte, ai Ministri Franceschini e Speranza, al Commissario per l’emergenza Borrelli e al Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Miozzo.

Ma l’amarezza delle ultime ore non ha spento la voglia di ripartire per uscire dal baratro della crisi degli ultimi mesi: per questo l’Associazione ha indetto per il prossimo mercoledì 25 novembre, esattamente 1 minuto dopo la mezzanotte (quando cioè cesserà l’obbligo di chiusura imposto dal DPCM), la “Giornata Nazionale dello Spettacolo dal Vivo”: 24 ore di confronto e condivisione nei maggiori teatri privati italiani, da nord a Sud, che riapriranno per la prima volta in contemporanea dopo lo scorso marzo. Al centro della Giornata Nazionale incontri con Politica, Istituzioni, personalità del mondo della Cultura e dello Spettacolo su temi di vitale importanza: non assistenzialismo ma misure fiscali da parte dello Stato, maggiori tutele per i lavoratori, la ridefinizione dei criteri di assegnazione del Fondo Unico per lo Spettacolo, il rapporto del Teatro con la Tv e la Scuola, le differenze tra teatro pubblico e privato.

In attesa della Giornata Nazionale dello Spettacolo dal Vivo, nella lettera inviata oggi dal Presidente Piparo, l’ATIP chiede alle Istituzioni di permettere agli operatori dello Spettacolo dal Vivo, ancora una volta penalizzati, di poter continuare a svolgere il proprio lavoro nel pieno rispetto delle misure di sicurezza e contenimento del virus. Il rischio infatti è che questa ennesima battuta d’arresto possa rivelarsi fatale per le Imprese teatrali private. L’ATIP inoltre invita gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico e i Ministri Franceschini e Speranza a visitare di persona i Teatri, per constatare l’alto livello di sicurezza garantito, con l’auspicio che la chiusura possa essere revocata.

Nata nel maggio scorso, l’ATIP – Associazione Teatri Italiani Privati vede come nucleo fondatore 18 grandi Teatri Privati sparsi lungo tutta la Penisola, ma nelle ultime settimane molte realtà produttive e numerosi teatri si sono aggiunti.

I Teatri fondatori – da soli – sviluppano 28.984 posti a sedere; 2300 giornate di spettacolo dal vivo in una stagione; 2.5 milioni di biglietti venduti; 60 milioni di euro di incasso; 6 milioni di IVA sui biglietti.
I Teatri ‘fondatori’ di ATIP sono (in ordine alfabetico):
Ambra Jovinelli, Roma (800 posti)
Augusteo, Napoli (1420 posti)
Celebrazioni, Bologna (966)
Colosseo, Torino (1503)
Creberg, Bergamo (1526)
Degli Arcimboldi, Milano (2346)
Geox, Padova (4500)
EuropAuditorium, Bologna (1700)
Lyrick, Assisi (1000)
Manzoni, Milano (850)
Metropolitan, Catania (1780)
Morato, Brescia (1800)
Politeama, Genova (1054)
Quirino, Roma (850)
Repower, Milano (1730)
Sistina, Roma (1565)
Team, Bari (2056)
Verdi/A. Pagliano, Firenze (1538)

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