La Bernstein School of Musical Theater di Bologna ha presentato il nuovo corso professionale, al termine del quale gli allievi potranno conseguire un Diploma Accademico di I Livello in Recitazione, diploma equipollente a una Laurea di I livello della classe L-3 (Laurea triennale in Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda).
Un traguardo molto ambito che arriva dopo un lungo percorso in cui la BSMT, prima scuola di Musical Theater nata in Italia ventotto anni fa, ha dimostrato di avere tutte le caratteristiche necessarie per divenire un’Accademia idonea a rilasciare un titolo riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR). La BSMT, diretta da Shawna Farrell e con la direzione amministrativa di Giuseppe Lombardo, è diventata negli anni un punto di riferimento per l’insegnamento delle arti performative e delle discipline dello spettacolo, grazie all’esperienza della Direttrice e a un corpo docenti formato dai migliori professionisti nel settore della recitazione, canto e danza.
Tra i nomi degli insegnanti della scuola spicca Saverio Marconi, cui abbiamo avuto modo di rivolgere qualche domanda.
La Rancia e la BSMT cosa hanno in comune?
La Compagnia della Rancia nasce nel 1983 e la Bernstein School of Musical Theater di Bologna dieci anni più tardi.
All’inizio non ci occupavamo di musical, ma nell’88 decidemmo di produrre “La piccola bottega degli orrori”, fu un successo che ci spinse a proseguire su quella strada e nel 1990 arrivò “A Chorus Line”, un cast pazzesco e oltre 222 repliche in un anno.
Anche la BSMT iniziava negli stessi anni il suo cammino di formazione per aspiranti performer, portando in Italia un modello quello del “triple threat performer” che qui non esisteva. Shawna Farrell, affiancata da ottimi insegnanti, offre ancora oggi la sua esperienza al servizio di giovani talenti e dopo 28 anni, la BSMT è stata riconosciuta come eccellenza nel campo del musical, tanto che il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca le ha concesso la possibilità di rilasciare dall’anno accademico 2020-21 il Diploma accademico di I livello, equiparato alla Laurea triennale; allo stesso tempo Compagnia della Rancia è ad oggi la più longeva e riconosciuta realtà di produzione di musical in Italia.
Com’è stato sentirsi soprannominare il “Re del Musical”?
Una bella sensazione, anche se era facile esserlo perché non c’era nessuno che faceva musical in Italia. Così come per la BSMT: sono stati i primi, non c’erano scuole di musical e loro hanno capito che si poteva riempire questo vuoto. Essere i pionieri vuol dire scommettere sul niente. Ma quando poi arrivano i risultati la soddisfazione è più grande, perché sai di essere stato il primo e di avere dato vita a qualcosa che probabilmente in molto cercheranno di copiare. La cosa bella è che oggi l’impegno e l’entusiasmo sono gli stessi di allora.
Perché sei qui alla BSMT?
Tanti anni fa ebbi un primo contatto con Shawna che mi propose un incontro a scuola con i ragazzi per parlare dello spettacolo “Nine” che avevo fatto a Parigi.
Alcuni anni dopo durante un viaggio a New York vidi “Next to Normal” e “American Idiot” e me ne innamorai, successivamente Shawna mi propose di mettere in scena proprio “Next to Normal” come produzione a Bologna nell’ambito del suo “A Summer Musical Festival” nell’edizione del 2014. È stata per me un’esperienza molto importante e in quell’occasione ho capito che avrei potuto trasmettere qualcosa della mia esperienza a tutti quei ragazzi che, come delle spugne, sono pronti ad assorbire ogni insegnamento con grande entusiasmo e l’umiltà e professionalità che alla BSMT viene insegnata.
Da quel momento il nostro rapporto non si è più interrotto, ho iniziato a fare degli incontri frequenti con gli allievi, ho firmato altre regie e ho capito fondamentalmente che la mia missione di adesso è trasmettere la mia esperienza a questi giovani.
Ora capisco molto bene il valore di una citazione di Giorgio Strehler, regista che stimo moltissimo e mia fonte di ispirazione: “Nessuna generazione vive in se stessa, in un suo spazio. Ma vive in uno spazio occupato da altre generazioni che si scontrano e si influenzano a vicenda.”
Ecco per me questa scuola contiene il futuro e sono felice di farne parte.
La foto di Saverio Marconi è di © Ignazio Marconi
L’attenzione agli allievi, l’accuratezza nell’insegnamento delle discipline artistiche, la solidità accresciuta negli anni, oltre agli spazi offerti dalla sede, sono stati oggetto di attento esame da parte del MIUR che da oggi la riconosce come soggetto AFAM, cioè istituzione di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica i cui titoli hanno valore legale equiparato ai titoli universitari.
Al termine del triennio di studi gli allievi dovranno raggiungere i 180 crediti previsti per il conseguimento del Diploma Accademico che dà diritto alla possibile iscrizione ad un Corso di Laurea Magistrale presso qualsiasi Ateneo italiano o estero (le strutture didattiche competenti operano il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti dallo studente).
Per il corso triennale la BSMT intensificherà la collaborazione già esistente con i docenti dell’Università di Bologna e del DAMS.
Il percorso per il conseguimento del Diploma Accademico è finalizzato alla costruzione e allo sviluppo della personalità artistica di ciascun allievo, attraverso la conoscenza e la fusione dei tre principali linguaggi dello spettacolo: la recitazione, il canto e la danza.
Il primo anno di corso è caratterizzato da un intenso lavoro tecnico finalizzato ad apprendere la grammatica di base delle materie fondamentali e rimuovere problematiche e lacune preesistenti in modo da sviluppare la personalità artistica di ciascun allievo, che prenderà forma negli anni successivi.
Il secondo anno lo studente prosegue il lavoro tecnico sulla voce e sul corpo iniziando parallelamente a confrontarsi con la performance, la scena teatrale, fino alla costruzione del personaggio.
Nel terzo anno, il percorso di perfezionamento tecnico ed espressivo si completa attraverso lo studio di repertori più complessi e la messa in scena di produzioni dirette da professionisti dello spettacolo dal vivo. Ciascun allievo, con il supporto dei docenti, lavorerà inoltre alla preparazione di un portfolio individuale in vista sia dell’Esame Finale (Showcase) che per l’avvio alla carriera professionale.
Nei tre anni le materie di base (solfeggio e lettura dello spartito, tecniche dell’improvvisazione, dizione, esercitazioni tecniche di lettura, tecniche del training fisico e vocale, storia dello spettacolo, drammaturgia, elementi di foniatria) si uniscono alle discipline caratterizzanti (danza, educazione alla voce, canto, esercitazioni sceniche, tecniche della recitazione, recitazione in versi e in lingua inglese, recitazione cinematografica e televisiva, tecniche della commedia dell’arte, trucco per il teatro e mimo) e alle discipline affini (emissione vocale, tecniche di respirazione, recitazione su partitura musicale, voice in the speech, musical, canto corale, elementi di coreografia, interpretazione del personaggio, acrobatica e combat).
Il corso prevede la frequenza obbligatoria a tempo pieno, con accesso tramite audizione.
Il riconoscimento ottenuto dal Ministero è punto d’arrivo e di partenza allo stesso tempo: segna infatti un traguardo raggiunto (con oltre 500 diplomati impegnati in produzioni in Italia e all’estero), ma anche un primo passo nel riconoscere l’importanza della formazione sul Musical Theater in Italia.
Per il piano di studi completo e dettagliato per ciascun anno, si rimanda al sito della BSMT.
Pubbliredazionale © Musical.it