Una ghiotta notizia: torna in scena il celebre musical di Pazzaglia/Modugno “Cyrano“, a quarant’anni dalla prima ed unica edizione con lo stesso Domenico Modugno protagonista (anche in una versione per la televisione diretta da Daniele D’Anza). Questa nuova edizione vedrà protagonista Gennaro Cannavacciuolo, con la regia di Bruno Garofalo, in una produzione Pragma s.r.l.. Debutto dal 5 al 15 dicembre al Teatro Augusteo di Napoli.
Il CYRANO di Modugno – Pazzaglia – Note su una messa in scena, di Bruno Garofalo
Cyrano, favola morale e romantica, in cui l’amore è un valore immenso, tanto da sacrificare se stessi per la felicità dell’oggetto del proprio sentimento: un atto quasi disumano, dove il bene altrui è al di sopra del proprio. Un messaggio di invito all’amore essenziale, autentico ed oltre ogni logica.
Non è una novità che un classico del Teatro di prosa ispiri una operazione così complessa, ovvero la trasposizione in opera musicale. E quando a farlo sono Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno, allora si vive un’emozione che solo un capolavoro come il Cyrano, può provocare!
Un’emozione che ho provato da giovane scenografo e costumista, nel lontano 1978, quando Modugno era Cyrano, Paolo Malco un appassionato Cristiano e Catherine Spaak una vibrante Rossana.
Oggi ho l’onore di far rivivere tutto questo anche da regista, forse perché sono tra gli ultimi testimoni diretti e, mi piace crederlo, anche perché ho contribuito con passione ad un evento rimasto negli annali.
Nel momento in cui scrivo, alcuni nomi del cast sono in via di definizione. Ma non posso tacere su quello di Gennaro Cannavacciuolo, il cui valore, sensibilità raffinata e bravura suonano come una dote d’altri tempi: un vero “primo attore” che sa coagulare intorno a se masse di spettatori dal palato fine ed esigente. Gennaro sarà Cyrano, e con lui la Magìa ancor più tangibile e avvolgente.
La proposta produttiva nasce dalla passione ed impegno di una compagine del Sud, capitanata da Rosario Imparato, al quale va la mia gratitudine per gli sforzi quotidiani compiuti affinché il vero Teatro non vada disperso nei rivoli “commerciali”, ed al quale voglio esprimere i ringraziamenti di tutti quelli che amano ancora il Teatro…. Quello vero.
Bruno Garofalo
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